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Foglie di rafano inizio primavera

Dall’acqua al vaso, per poi finire in piena terra ai piedi dell’olivo. La storia della pianta del rafano che ho nell’orto è lunga e piena di peripezie.

Ha inizio a casa della mia amica EvaMaria, austriaca trapiantata da molti anni sulle pendici delle Alpi Apuane e adesso mia vicina di casa. Conoscitrice di rimedi naturali, EvaMaria coltiva il rafano in un grande vaso, convinta che nessuno possa fare senza delle proprietà curative di questa pianta, tantomeno le sue amiche più care.

Per questo ogni anno, quando rinnova la pianta, la estrae dal vaso, prende alcune parti di radice che le occorrono per il suo uso personale, mentre altre le mette in vasetti di vetro pieni di acqua, le fa radicare e le distribuisce alle amiche.

Un buon modo per prendersi cura degli altri.

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Ciao,
abito a Sapri, provincia di Salerno, sono un pensionato e
coltivo un piccolo orto attaccato alla mia abitazione…Tutto ciò è un grosso divertimento e soprattutto la scoperta di tante nozioni che la terra mi regala!

Nel mio piccolo orto che coltivo non mi sono mai cimentato con i carciofi, per ora ho piantato dei semi in vaschette di polisterolo e sono spuntate già delle piccole foglie:
Come proseguire? Forse è meglio creare una serra? Quali
precauzioni prendere? Quando è tempo di interrarli?
Ogni consigio è ben accetto per poter continuare in tale avventura.
In attesa di una Vostra cortese risposta, cordialmente saluto. (Minieri Giuseppe – Sapri – Campania)

Ciao Giuseppe,
grazie per tutto quello che racconti di te e delle tua bella esperienza nella Natura…vera Maestra di vita!
Hai fatto bene a seminare adesso i carciofi in piccoli vasi, infatti vedi subito spuntare le prime foglie. Per adesso direi che il percorso da seguire è il seguente: coltiva le tue piantine all’aria aperta irrigandole bene, quando vedi che in autunno le temperature calano molto, specie durante la notte, allora allestisci per i carciofi in vaso una piccola serra fredda per fargli passare tutto l’inverno, ricordandoti sempre di dare acqua quando serve. Poi in primavera iniziata le tue piantine saranno pronte per essere trapiantate in piena terra, dove avrai già preparato loro il terreno adatto durante l’inverno.
Salute e buon orto.

E’ possibile coltivare in vaso un frutto ‘grande e grosso’ come l’anguria (Citrullus lanatus)? E’ possibile ma bisogna scegliere la giusta varietà e prendere i giusti accorgimenti. Per non sbagliare abbiamo chiesto ancora aiuto a Tommaso Turchi e al suo libro ‘Il BalconOrto’, imbattibile per i consigli sulla coltivazione in vaso.

E se ormai è tardi per seminare l’anguria e dobbiamo accontentarci di mangiare quella acquistata, possiamo sempre provare a conservare i semi delle angurie più gustose che assaggeremo durante l’estate. Chissà che l’anno prossimo, con un po’ di fortuna, riseminando quei semi non ritroveremo sul nostro balcone quel sapore!

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Se siete tipi curiosi e vi piace coltivare nell’orto o sul balcone qualche pianta inusuale potete provare il sesamo. Sebbene sia diventato di uso comune in cucina è piuttosto difficile che qualcuno decida di coltivarlo. I suoi semi sono ricchi di calcio e omega 3 e 6, per questo sono raccomandati a chi soffre di osteoporosi o malattie cardiocircolatorie. Il suo uso risale ai tempi degli antichi egizi, che come sempre la sapevano lunga in fatto di piante: ne avevano una profonda conoscenza e sapevano trarne i migliori benefici.

Il sesamo viene coltivato nei paesi caldi perché richiede temperature piuttosto elevate, ma la facile coltivazione e il ciclo di vita veloce ci consente di coltivarlo anche da noi durante i mesi estivi.

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Salve,
ho in ufficio una bella pianta di filodendro, davvero grande, che avrà circa 45
anni.
Venticinque anni fa l’ho trasferita in un vaso molto grande e poi le ho allestito un tutore che, fissato fino in cima al soffitto, le sostiene il fusto per tutto il suo sviluppo in altezza.
Considerato che non posso aumentare la dimensione volumetrica del vaso, come mi consigliate di mantenere la pianta dove essa si trova?
Grazie,
(Roland – Ferrara)

Risposta

Salve Roland,
il Filodendro – Philodendron bipinnatifidum – è una pianta d’appartamento originaria dell’America, climi tropicali.
La tua pianta in particolare ha raggiunto un equilibrio/altezza proporzionale alla dimensione del vaso dove risiede e per questo le operazioni di manutenzione possono essere:
1 – irrigazioni regolari..terreno sempre umido..Ma anche irrorazioni di acqua vaporizzata sulle foglie e fusto sono gradite alla specie tropicale
2 – concimazioni con prodotti specifici, specialmente da maggio a settembre
3 – eliminazione di parti secche e comunque vecchie su tutto il fusto a fine inverno, stimola l’emissione di foglie giovani. Comunque potatura generale delle foglie.
4 – Rinnovamento della terra ogni quando serve tramite la potatura delle radici in eccesso e rinvaso – nel solito contenitore – con terra nuova.
Salute e buon orto.

Il motto potrebbe essere ‘Insieme è meglio’. Non dobbiamo avere timore di mixare le varietà di fiori, ortaggi e aromatiche. Le piante se ben abbinate creano sinergie inaspettate: si difendono le une con le altre, si ombreggiano e ciascuna arricchisce la terra a modo suo. Si creano alleanze sotterranee tra le radici e collaborazioni a cielo aperto tra foglie, fiori e frutti .

Le piante in vaso necessitano ancora di più di buone consociazioni, perché sono sottoposte a condizioni climatiche e ambientali più difficili. Lo spazio e la terra a loro disposizione è minore e sul balcone il freddo è più freddo e il caldo è più caldo. Le condizioni sono estreme.

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E’ l’arancio amaro (Citrus aurantium) l’agrume più rustico e facile da coltivare. Ho tre piante in giardino che sono sopravvissute a tutto: alla mia disattenzione, alle estati torride e alle gelate tardive e intense. Dopo il gelo ho dovuto tagliere drasticamente tutti i rami secchi, ma poi la vegetazione è ripartita rigogliosa come se niente fosse stato.

Possiamo coltivarlo sia nell’orto, in un angolo ben esposto, o sul terrazzo, in un bel vaso capiente. E’ un alberello molto decorativo, con foglie lucide e sempreverdi, fiori profumatissimi e frutti arancio, che illuminano il giardino anche durante le stagioni più grigie.  Le arance, è vero, sono amare, ma possono essere utilizzate per preparare ottime marmellate, per fare scorze candite e per fare meravigliose decorazioni natalizie. I fiori, oltre che profumare tutto il giardino, hanno proprietà benefiche a non finire, e potremo impiegarli per preparare tisane che alleviano il mal di stomaco e conciliano il sonno.

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Ciao,
abito sulle alture di Genova, ho 2 balconi: uno lungo circa 5 m esposto ad ovest, ed uno + piccolo esposto ad est, entrambi MOLTO ventilati.
Adoro piante e piantine, però non avendo molti mezzi mi arrangio un po’ col fai-da-te, ovviamente avrei bisogno di consigli vari da persone esperte, poichè talvolta insorge qualche problemino.
Avrei qualche domanda da porre riguardo alla mia pianta di rosmarino di ormai 4 o 5 anni: acquistata piccolina al supermercato sotto casa e messa subito in vaso di una trentina di cm di diametro, in breve tempo è cresciuta in modo rigoglioso (pur restando sotto ogni intemperia!), e addirittura mettendo negli ultimi 3 inverni tanti fiorellini azzurro-violetti.
Il problema ha iniziato a presentarsi circa un anno e mezzo fa, quando ho notato che troppi aghi ingiallivano, allora li toglievo ad uno ad uno, ma il problema continuava. Allora ho pensato che la pianta necessitasse di un vaso + grande.. e menomale che l’ho sostituito (con uno da 43 cm), perchè le radici si erano impossessate di quasi tutto il vaso! Dopo il rinvaso ho iniziato ben presto a non vedere + aghi gialli o secchi, e la pianta ha ripreso a star bene e ad emettere tanti fiorellini d’inverno. Tutto bene fino ad aprile/maggio: noto ora parecchi aghi non gialli ma secchi, talvolta anche sulla punta dei rami (e quando li vedo li tolgo e li metto sulla superficie della terra).
Ora (scusate se sono prolissa, ma sto cercando di spiegare al meglio), questo vaso messo nuovo solo un anno fa possibile sia già insufficiente? Per il mio balcone è già fin troppo grande questo, e tra l’altro non mi pare che la grandezza della pianta stessa possa richiedere un vaso ancora + grande di quello attuale. Non so come comportarmi, se in questi casi occorre tagliare delle radici, non so.. so solo che tengo tantissimo alla mia pianta di rosmarino.
Grazie,
(Patrizia – Genova)

Risposta

Ciao Patrizia,
grazie invece di tutte quelle belle spiegazioni esaustive che ci dai…aiutano a capire il tuo problema!
Guarda che la pianta di Rosmarino è bella rustica e credi che non ha bisogno di particolari cure, poco concime quindi e un gocciolino d’acqua al bisogno – senza ristagno nel sotto vaso – per garantirsi una vegetazione piena di olii essenziali.
Riguardo al rinvaso credo che quello grande che gli hai sistemato sia sufficiente per diversi anni e che quindi le cime verdi che si sono seccate siano dovute ad altri tipi di stress…forse una botta di vento e caldo? Ma comunque niente di preoccupante.
Nel caso tuo decida di rinvasare senza cambiare il diametro del contenitore allora si che sei “costretta” a potare le radici oltre che a pettinarle, per ricontenerle nel medesimo vaso.
Salute e buon orto.

Ciao.
Vivo a Livorno, ho la passione nel veder crescere le piante in vaso, visto che ho delle belle terrazze ma non ho giardino.
E’ il 3° anno che ho messo in vaso una vite, comprata al supermercato, uva Italia. Già l’anno passato mi ha regalato 4 grappoli di uva, anche se i chicchi erano un po’ piccoli.
Questo inverno ho spostato la mia pianta in un vaso più grande l50xl50xp60. Il fatto è che questa volta sta producendo all’incirca una trentina di grappoli, ora io ho tolto i più piccoli e quelli troppo nascosti dalle foglie, comunque ce ne sono ancora dai 15 ai 20. Ma qualcuno sa dirmi come devo muovermi?.
La terrazza è esposta a sud ed è molto soleggiata.
Grazie a tutto il forum.
(Alberto – Livorno)

Ciao,
chi riesce a coltivare in vaso come te, dimostra una vera e propria passione per la natura…complimenti Alberto!
QUello che ci descrivi è sicuramente fatto a regola d’arte e la pianta ce lo conferma; adesso però potresti continuare la tua manutenzione delle piante irrigando ovviamente, facendo la potatura verde – spuntatura dei tralci, diradamento delle foglie che tappano l’aria ai grappoli e sfemminellatura – e a seguire dei trattamenti biologici con prodotto a base di zolfo e rame (prodotti già miscelati da diluire nell’acqua; fino a maturazione dei grappoli.
Salute e buon orto.

Salve
Mentre navigavo sono capitato sul vostro sito e che mi sembra molto interessante,sono un appassionato di giardinaggio e agricoltura per cui in un angolo di terra ho svariate piante fra cui un ciliegio che ho lascito in vaso grande,dopo una bella fioritura e diverse ciliegie ancora acerbe l’albero lentamente sta’ appassendo lasciandomi cosi’ piuttosto perplesso,siccome non so’ in questo caso cosa fare chiedo a voi dicendo che la pianta sta’ ingiallendo e i frutti seccando,vi invio una foto cosi’ da voi poter essere giudicato.

Saluti e grazie.
(Riccardo – Ferrara)

Risposta

Ciao Riccardo,
grazie per i complimenti che ci rivolgi!
Dalla foto inviata sembra che la pianta – con le ciliegie annerite – abbia subito un colpo di gelo tardivo, associato a qualche nebbia che possa anche aver risvegliato qualche patologia fungina.
Altra quastione da verificare è il vaso…drenaggio delle acque irrigue, eventuali ristagni che possono favorire lo svilupparsi di patologie radicali…che fanno intristire la pianta in generale.
Fai certamente un trattamento con poltiglia bordolese alla chioma e anche un trattamento antifungino alle radici, tramite irrigazione con soluzione di prodotto specifico – antifungino radicale – che trovi in consorzio.
Se vedi che il fenomeno avanza ti suggerisco di svasare la pianta per controllare lo stato delle radici.
Salute e buon orto.

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