Buongiorno,
Sono circa 3 anni che insieme a mio padre, “pensionato”, abbiamo cominciato a coltivare un “orto cittadino, alla periferia di Roma, e da all’ora che seguo con interesse il vostro sito, sempre ricchissimo di spunti e suggerimenti, ma veniamo al dunque per non annoiarvi.
In questo orto erano gia piantati alcuni alberi da frutta, tra cui un bellissimo albicocco che presumo abbia già 15/20 anni, lo stesso produce ogni anno una grande quantità di frutti, dalla polpa molto dolce, e dal colore molto tenue (non il classico arancione tipico di questo frutto), che pero’ presentano la buccia solcata da diverse screpolature/fessure.
Due anni fa’ ho provato anche a potarlo, con il risultato che i frutti sono stati molti meno, di dimensioni più generose, ma sempre con queste spaccature nella buccia.
Ecco la foto dei frutti:
Ho provato a fare ricerche anche in internet ma non ho trovato nulla di simile, l’albero sembra godere di ottima salute, le foglie non presentano alcuna anomalia e sono di un bel verde intenso.
Grazie per il chiarimento.
Risposta
Salve,
grazie per seguire i nostri suggerimenti, è importante sapere che siamo apprezzati.
Da quello che ci racconti e dalla foto inviata ti dico che le tue albicocche non hanno una patologia ben precisa, riconducibile cioè ad un patogeno, ma il problema è fisiologico, riconducibile cioè ad un accrescimento dei frutti che li porta ad avere la buccia fessurata, è molto probabile che per questo motivo l’abicocco sia della varietà “Portici”.
Se i frutti comunque maturano e non marciscono prima non è necessario prendere alcun tipo di provvedimento.
Salute e buon orto.

La fioritura del pesco è l’emblema della primavera e tutti dovremmo avere l’occasione di ammirarla almeno una volta l’anno. Basterà fare una passeggiata in campagna perché il nostro occhio venga catturato da questa fioritura rosa, leggera e innocente, come solo la fioritura del pesco sa esserlo. Ma se disponiamo di un piccolo orto o giardino perché non pensare di piantarvi un pesco? Lo so il pesco ha una pessima reputazione riguardo alle malattie: ha la nomea di essere ‘deboluccio’ e di ammalarsi continuamente, ma se provassimo a coltivarlo correttamente, magari scegliendo la giusta varietà, forse potrebbe darci delle grandi soddisfazioni.
Liscio o riccio l’orto non può fare a meno del prezzemolo! E la fine dell’inverno può essere un un buon momento per la semina se prendiamo qualche precauzione in più. Guardiamo come fare per non sbagliare.
L’autunno è tempo di concimazioni. L’orto dopo essere stato sfruttato a lungo durante la primavera e l’estate necessita ora di nuovo vigore. Il terreno ben ripulito da tutti i residui delle coltivazioni precedenti è pronto ad accogliere nuova sostanza organica, sia essa 
La lenticchia (Lens culinaris) è povera e ricca allo stesso tempo. Povera in quanto si accontenta di terreni non troppo fertili: pensate che fino poco tempo fa era molto coltivata nei terreni più poveri e marginali delle Alpi e dell’Appennino. E viene considerata da sempre la ‘carne dei poveri’, ma proprio perché è ricchissima di sali minerali, vitamine e fibre. Un piatto di lenticchie possono permetterselo tutti, principi e straccioni, e rappresenta un pasto completo a basso costo. Ma le curiosità in fatto di lenticchie non sono finite: sembra che siano il legume più antico coltivato dall’uomo e le prime tracce della loro esistenza risalgono al 7000 a.C. Ora è mai possibile che negli anni duemila non vengano coltivate nel nostro orto?
I versatili fagiolini possono presentarsi nei colori più svariati verdi, gialli, viola o addirittura neri. Hanno altezze che variano dai 30 ai 60 cm, possono essere con o senza ‘fili’ (esistono fagiolini wirless! proprio come i dispositivi elettronici!) e più o meno sottili. Sono nutrienti e si prestano alle preparazioni culinarie più disparate, ma sono ottimi anche come semplice insalata.
