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Salve,
sono Saverio, “Alluce marrone”, – funzionario di Cava dei Tirreni –  e anche grazie ai vostri consigli e a quelli del mio vicino Gerardo, sono diventato un appassionato del mio piccolo orto.
Ho appena visto il filmato sugli stoloni delle fragole. Volevo chiedere se in primavera le nuove piantine vanno lasciate nei vasetti o interrate?

Grazie
(Saverio – Salerno)

Risposta

Salve a te Saverio,

Ci piace la tua ironia “Alluce marrone”, fai bene a prendere i consigli da chi ti sta vicino e vedrai piano piano il tuo alluce diventare verde!
Le tue piantine di fragola certo che le puoi interrare a primavera, e se hai la varietà giusta vedrai che ti faranno anche alcuni fiori e frutti.
Salute e buone fragole

FinocchioIl finocchio (Foeniculum vulgare) non può mancare nell’orto d’autunno. Dove l’inverno arriva presto, i finocchi (naturalmente quelli invernali) sono già stati trapiantati da tempo, perché altrimenti con l’arrivo del primo gelo rischieremmo di perderli tutti. Dove invece l’inverno è dolce si possono trapiantare da settembre a novembre. Il finocchio soffre molto il ‘trauma’ del trapianto, conviene quindi non ridurre l’apparato fogliare e bagnare bene la terra del semenzaio o del vasetto prima di prelevare la piantina e deporla in piena terra. Se abbiamo alcuni dubbi su come procedere consultiamo il precedente post sulle tecniche di coltivazione del finocchio.

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AlbiChi ha un balcone abbastanza grande dovrebbe pensare a coltivare un piccolo albero da frutto in vaso. Gli alberi da frutto portano con sé allegria e regalano ai balconi di città un piacevole tocco di campagna!

Dovremo però pensare ad allevare alberelli di dimensioni ridotte, facilmente gestibili anche in vaso, per esempio l’Albicocco Lilliput (Prunus armeniaca) e il Pesco Nano (Prunus persica). L’albicocco è più facile da coltivare, perché meno vulnerabile e soggetto alle malattie crittogamiche (funghi) e parassiti in genere.

Anche tra gli alberi di taglia piccola esistono diverse varietà, tra i peschi si può scegliere tra il ‘Garden Beauty‘ a polpa gialla, o la dolce e profumata ‘Nectarella‘, oppure la ‘Bonanza‘, pesco alto poco più di un metro e dai fiori doppi e rosa scuro.  Mentre tra gli albiocchi potremo optare tra ‘Reale di Imola‘, dal frutto medio-grosso a forma di mandola, o il ‘Canino‘, dove e molto produttivo.

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Ciao
sono un’appassionata di giardinaggio, che svolgo a 1500 m.s.l.m.
ho comprato delle piantine di carota;  prima di trapiantarle devo dividerle
una ad una oppure posso piantarle insieme?
Grazie
(Marisa)

Risposta

Ciao Marisa
Ad istinto ti direi che le dovresti trapiantare, dividendole fra loro, per farle crescere a distanza giusta, ma le carote non  sopportano bene il trapianto, quindi piantale così come le hai comprate e poi diradale successivamente.
Buon orto!

A metà estate, quando sembra che nell’orto ormai ci sia già tutto e non si possa chiedere di più, ecco che arriva il momento di seminare il finocchio! Se siamo stati previdenti e abbiamo lasciato un po’ di spazio, magari dove prima c’erano piselli e spinaci, potremo riempirlo con le foglie piumose del finocchio, se poi lo circonderemo di insalatine, ‘lui’si troverà benissimo!

foto 1 mLe more (Rubus ulmifolius)si possono trovare ovunque nella nostra campagna, è un regalo che la natura ci fa ogni anno tra agosto e settembre! Tutti almeno una volta, passeggiando tra i campi, abbiamo allungato una mano per raccoglierne una e metterla direttamente in bocca. In verità io non mi limito mai ad una e spesso, cestino alla mano, ne raccolgo un bel po’ per trasformarle in marmellata.

Allora perché coltivare le more da giardino? Perché si possono avere a portata di mano more senza spine, più grosse e succose, molto adatte alla preparazione di marmellate, torte, crostate e macedonie.

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OrtoMaggio è il mese delle rose, ma anche delle semine! E’ il momento di muoversi perché le temperature ormai consentono di potere seminare in piena terra qualsiasi ortaggio.

Quindi pensiamo a quali piante ancora non abbiamo nell’orto e proviamo a seminarle, oppure possiamo procedere con una seconda semina di quegli ortaggi che abbiamo da poco trapiantato e di cui desideriamo averne nuove piante per prolungarne il raccolto.

Ma se fino adesso abbiamo utilizzato soprattutto i semenzai ora è il momento di scegliere una parcella e sperimentare la semina direttamente a dimora, ovvero nel terreno a file o a buche a seconda dell’ortaggio.

Ecco allora una tabella delle semine da fare nel mese di maggio in piena terra, con modalità di semina, profondità, tempo di nascita dei germogli e tempo che trascorrerà da quando semineremo a quando raccoglieremo.

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Immagine 5Peperone e peperoncino sono lo stesso ortaggio (Capsicum annuum), tuttavia si differenziano molto per l’uso che ne facciamo in cucina, in quanto il primo è dolce e l’altro è piccante. Su InOrto abbiamo più volte parlato del peperoncino, ma mai del peperone.

Il peperone è un ortaggio ‘freddoloso’: le temperature ideali al suo sviluppo sono 16-18° durante la notte e 25-30° durante il giorno. E’ quindi decisamente una pianta adatta ai climi miti. Tuttavia con qualche precauzione si può coltivare ovunque in Italia.

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Salve,
vi pongo una domanda non proprio da orto,
io ci provo comunque.
Un mese fa ho acquistato 4 gelsomini, li ho trapiantati in due vasi abbastanza capienti, con il terriccio apposito; le piante hanno già  fatto molti getti, due sono in piena forma, gli altri invece hanno i getti abbastanza ammosciati.
Troppa acqua?, poca acqua? cerco di tenere il terriccio sempre umido.

Grazie

(Ketti – Toscana)

Risposta

Salve a te Ketti

…e chi l’ha deciso che nell’orto non ci sia spazio per il profumo dei gelsomini?
Siano i ben venuti, insieme a te ovviamente!
Ragioniamo insieme: quello che tu mi descrivi è un classico sintomo di stress da trapianto, cioè quando una pianta passa da un ambiente ad uno nuovo, al quale deve riadattarsi, in particolare deve rifare le sue radici nuove nella nuova terra.
In questi casi si ovvia al problema per due vie principali: potando una parte della chioma e irrigando più frequentemente la pianta dopo il trapianto.
Quindi, probabilmente, o tu hai trattato le due piante sofferenti in maniera differente rispetto alle altre due che stanno bene, oppure le due piante che hanno i getti ammosciati hanno tempi di ripresa differenti, in fondo sono esseri viventi, anche se vegetali.
Prova ad irrigarle di più, ma non eccessivamente, e magari elimina una parte di chioma, forse quella che devono gestire è troppa, questo permetterà alle piante di adattarsi meglio.
Buon orto anche a te!

Immagine 7Il trapianto dà sempre grande soddisfazione, perché finalmente possiamo dare alle giovani piantine una dimora definitiva nel nostro orto o sul nostro balcone, dove potranno avere tutto il sole che vogliono e crescere in libertà. Una volta che avremo scelto con cura il luogo più adatto e pensato alle giuste consociazioni, non ci resterà che posizionarle nel terreno e annaffiarle, facendo i dovuti scongiuri affinché tutte le malattie fungine se ne stiano alla larga e tutti i parassiti decidano di andare nell’orto del vicino! (non ce ne voglia il vicino, stiamo solo scherzando!)

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