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Buongiorno,
vivo in Umbria, in mezzo al verde LETTERALMENTE!
Ho necessità di trapiantare una frutto che mi hanno regalato in un vaso gigante da esterno – terracotta di Deruta diametro del vaso 60 cm.
Le piante a disposizione sono: percoco o albicocco.
Quale ha più possibilitÃ?
Il vaso poi lo potrò/ dovrò collocare al sole pieno (dall’alba al tramonto) o sole al mattino o al pomeriggio –
quale ” meglio”?
Grazie.
(Alessandra – Perugia)

Ciao Alessandra,
la coltivazione dei frutti in vaso – specie in oggetti pregiati come le terrecotte di Deruta – mi pare una cosa molto elegante.
Entrambe le piante che ci scrivi possono certamente vivere e anche fruttificare in un vaso di 60 cm di diametro ma, di fronte a una scelta, ti suggerisco di trapiantare il pesco che, solitamente ha uno sviluppo leggermente più contenuto, rispetto all’albicocco. Come esposizione, visto che le radici sono dentro un vaso, è preferibile scegliere quella con il sole al mattino. Vedrai che pesche buone che raccoglierai.
Salute e buon orto.

Salve a tutti,
mi è stata da poco regalata una piantina di habanero chocolate che ho travasato in un aiuola.
I primi giorni andava tutto bene, invece pochissimi giorni fa mi sono accorto che nel terreno si è formato un nido di formiche e che la piantina ha iniziato a presentare, soprattutto sul fusto vicino all’attaccatura del ramo, delle foglie un po’ afflosciate.
Cosa potrebbe essere successo…Troppa acqua o colpa delle formiche?
(Nik93)

Risposta

Ciao,
bel regalo piccante hai ricevuto….complimenti!
Da come ci descrivi tutta la tua storia sembra che quello che si sta verificando al tuo peperoncino sia tutto normale, nel senso che la pianta ha reagito bene al trapianto e che per questo sta crescendo bene e facendo nuova vegetazione in alto è normale che alcune foglie in basso perdono la loro funzione vitale e quindi si ammosciano prima di seccare.
Ovvio che questo fenomeno fisiologico deve contenersi solo a poche foglie, proprio quelle più vicine al fusto ovvero le più vecchie, se invece la questione è diffusa allora è più probabile che possa essere un eccesso d’acqua; non credo che le formiche possano arrecare danno alle radici della pianta.
Salute e buon orto.

Salve,
sono pensionato e da poco ho acquistato un piccolo terreno, sono passato dalla scrivania e il mouse alla zappetta e il decespugliatore.
Prima di mettere in terra le piantine di Zucca Delica (Cucurbita maxima) come devo preparare il terreno?
Quale concime è il più adatto?
Grazie.
(Vittorio – Bari)

Ciao Vittorio,
bella storia la tua…sensazioni psicofisiche nuove per te, dal mouse alla zappa!
Per le tue piante di zucca ti suggerisco di eseguire un impianto a buche, scava cioè delle capienti buche, mischia poi bene alla terra di scavo del terriccio da orto e dello stallatico maturo – in polvere o anche pellettato – ricopri poi la buca con l’impasto realizzato e in fine…delicatamente…metti al centro la piantina della zucca; bagna abbondantemente e…goditi la sua crescita.
Salute e buon orto.

Se volete provare a fare un piccolo orto sul balcone la lattuga è uno degli ortaggi con cui iniziare. Vi sembrerà un po’ banale, ma quando avrete assaggiato le sue foglioline fresche e croccanti, cambierete avviso e non potrete più farne a meno.

Le radici della lattuga sono poco sviluppate e non necessitano di molta terra, per cui in vaso crescerà benissimo.

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Salve
sono impiegato, con il passatempo dell’orto, cosi’ come mio padre, adesso lui e’stanco vista l’eta’, ed io vorrei, senza presunzioni di sorta, proseguire sulla sua stessa strada, producendo, con sacrificio, fatica….., e , talvolta, con immense delusioni, il fabbisogno alimentare per i familiari, usando solo e soltanto, la natura…..
A Reggio Calabria, si è sempre detto e scritto, di essere, a livello climatico, sotto l’effetto del Mar Mediterraneo, quindi clima temperato, io non ne sono tanto convinto, comunque, a parte ciò, proseguo con la mia domanda….
“ogni anno, seminavo il pomodoro, dopo la seconda quindicina di gennaio, adesso, anzi, da qualche anno, lo semino dalla seconda quindicina di febbraio in avanti, quanto tempo passa tra la semina e il trapianto possibile in orto?”
Grazie,
(Giuseppe -Reggio – Calabria)

Risposta

Ciao Giuseppe,
il tuo progetto di tramandare la tradizione dell’autosostentamento coltivando l’orto biologico di famiglia è varamente lodevole ai nostri occhi!
Immaginiamo che la semina tu la faccia in una serra fredda, cioè non riscaldata da caldaie, giusto?
Per questo la distanza di tempo che indicativamente intercorre fra la semina e il trapianto è di circa 3 mesi, se la semina è a metà gennaio, mentre la distanza si riduce a 2 mesi, se la semina la fai a metà febbraio, immaginando che il trapianto in pieno campo lo farai dalla metà di aprile in avanti.
Salute e buon orto.

Salve,
nel mese di novembre, inoltrato, piantai del radicchio rosso e del cavolo, ma ancora oggi, febbraio non sono sviluppati come doveva essere.
Cosa devo fare: aspettare o zappettare il tutto?
Grazie.
(Marco85)

Ciao Marco,
le piantine di radicchio e cavolo non sono sviluppate secondo le tue aspettative per il motivo che avendole piantate nella stagione già fredda non hanno avuto il tempo – temperatura e luce sufficiente cioè – di crescere a sufficenza.
Adesso ti suggerisco certo di zappettare la terra aspettando la primavera alle porte per vedere uno sviluppo delle tue piantagioni invernali; per le prossime volte invece potresti anticipare a fine agosto i tuoi trapianti per avere piante di dimensioni maggiori, da consumarsi per tutto l’inverno.
Salute e buon orto

Salve,
ho una piccola pianta di rosmarino, in vaso sul balcone, e vorrei trasferirla in un vaso più grande.
Qual è il mese ideale per fare questa operazione?
Grazie e ciao.
(Paolo – Macerata)

Risposta

Ciao Paolo,
il momento migliore di rinvasare una pianta di rosmarino è proprio quello che va da settembre a novembre, considerato il clima mediterraneo dell’italia centro sud, proprio dove abiti tu.
Salute e buon orto.

Salve,
ho da poco travasato la mia pianta di pomodoro in un vaso piu’ grande, danneggiando involontariamente le radici…la pianta che aveva gia’ alcuni fiori, e’ visibilmente in difficolta’..come posso salavare la pianta?
Grazie.
(Cecilia)

Risposta

Ciao Cecilia,
la pianta di pomodoro è veramente resistente e con questo ti vorrei rassicurare, avendola però trapiantata da grande subisce sempre uno stress da trapianto, ammosciando le foglie; per aiutarla proverei a potarla leggrmente e starei attenta a dargli acqua, senza affogarla e senza mai facendogliela mancare troppo. Metti il vaso al riparo dal vento e dal sole troppo diretto.
Ma vedrai che si riprenderà.
Salute e buon orto.

Salve,
sono una settantenne, ho due figlie e tre nipoti.
A marzo un amico dalla Valcamonica ci ha portato una radice di rafano e mia figlia l’ha messa in un vaso. Speriamo di aiutare la pianta ad arrivare ai due anni per utilizzare la radice. Mio marito era del Trevigiano e ricordo il cren conservato sotto aceto dalla sua Mamma.
La pianta è nata, aveva messo anche le foglioline dentellata al centro, ma sono seccate.
Ora ha le foglie grandi e al centro sta crescendo una foglia simile a quelle grandi. Vorrei mettere la pianta in terra perchè mi sembra costretta nel vaso oramai, ma non so se in questa stagione va bene, all’isola d’Elba, dove abito, è caldo e piove poco; quindi quale momento dell’anno è migliore per trapiantare il cren?
In più è stata attaccata da tante formiche che ho cacciato soffiandoci sopra e forse per liberarla da loro dovrei estrarla dal vaso.
Grazie.
(Elyangela – isola d’Elba – Toscana)

Risposta

Ciao Olga,
la pianta del cren è veramente rustica – leggio pure l’articolo che trovi nel link – quindi vedrai che riuscirai a farla ariivare ai due anni e ancora di più.
Per trapiantarla dal vaso alla piana terra ti suggerisco di aspettare la stagione autunnale, ottobre-novembre. Intanto adesso potresti pensare a trovare un bel posto nell’orto e scavare per la pianta un’ampia buca. Per quanto riguarda l’attacco di formiche non temere che non sono dannose alla pianta.
Salute e buon orto.

CetrioloHo cercato e ricercato su InOrto un post sul cetriolo e non l’ho trovato! E mi sono chiesta come sia possibile, quindi con l’intento di porre subito rimedio a questa nostra mancanza, ecco tutto o quasi tutto, quello che occorre sapere per coltivare il cetriolo nell’orto.

Il cetriolo, cucumis sativum, appartiene alla famiglia delle cucurbitacee, come zucca, melone e anguria, e forse a causa delle sue origini sub-tropicali, soffre il freddo e richiede temperature elevate: mai sotto i 10° e comunque meglio se superiori ai 20°. Il cetriolo è ampiamente diffuso sia in Italia, dove in cucina risente molto delle varie tradizioni locali, che in Europa, dove già all’inizio del secolo scorso, considerandolo ortaggio prelibato, veniva coltivato in specifiche serre pur di farlo sopravvivere e poterlo mettere in tavola.

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