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Salve,
sono Francesco, un nuovo iscritto salentino e appassionato di “faidate” in agricoltura. Ho un giardinetto di mq.60 prospiciente la mia abitazione. Ho anche un terreno su cui ho impiantato alcuni olivi, oltre ad alcuni alberi di frutto (prugne, fichi, susine, agrumi, nespoli)
Premetto che il mio terreno non è irrigato.
Nessun problema per quanto riguarda l’oliveto e i fichi, i susini di circa 20 anni, i primi anni hanno fruttificato in grande quantità , ma da qualche hanno fioriscono di meno e non portano a termine i frutti. I due alberi di albicocche invece: uno non ha mai fatto i fiori l’altro è addirittura seccato.
Vorrei sapere se è il caso di espiantarli ed eventualmente sostituirli con quale tipo di albero da frutto.

Inoltre, nel giardinetto di casa mia sono nati da soli, sicuramente con i noccioli da me buttati, alcuni alberi di albicocchie, pesche e nespole. Vorrei sapere, per ragione di spazio insufficiente, se è il caso di trapiantarli nel terreno che ho descritto prima.
In caso positivo quali accorgimenti usare?
Grazie.
(Francesco – Salento)

Risposta

Ciao Francesco,
grazie per descriverci dettagliatamente il tuo piccolo paradiso vegetale!
Per quanto riguarda gli albicocchi ti suggerisco di eliminare quello seccato, magari anche togliendo tutta la ceppaia scavandogli intorno, che almeno hai la tua buca di risulta per metterci la nuova pianta. Per l’albicocco che non fruttifica invece potrebbe essere che, quella varietà, necessita di un’altra pianta vicina con funzione di impollinatore per aiutarla a fecondare i fiori, per questo la cosa migliore sarebbe innanzitutto risalire alla varietà e poi in base a quella scegliere l’impollinatore adatto es. se la varietà che hai tu fosse la “Luna” – che matura i frutti nella terza decade di maggio – avrebbe bisogno della varietà impollinatrice “stella”. Per l’altro albicocco invece potresti mettere una pianta Var. autofertile es: Var. Perla…maturazione prima decade di Giugno.
Per i tuoi frutti nati spontanei nel giardino invece certo che puoi trapiantarli nel frutteto, ecco gli accorgimenti:
1 – Apri adesso in estate delle buche nel frutteto di dimensioni di 50 cm di lato….mezzo metro cubo di terra, lasciale aperte con la terra di risulta dello scavo a fianco della buca.
2 – In autunno affermato – novembre – mischia alla terra di risulta del terriccio e stallatico per ingentilirla e fertilizzarla e ricopri la buca fatta. Starpianta poi i frutti dal giardino e mettili a dimora nelle loro nuove belle buche.
3 – irriga bene le piante che piano piano metteranno le loro nuove radici.
Ecco fatto.
Salute e buoni tuttifrutti!

Sono un appassionato della campagna, posseggo un appezzamento di terreno adibito a uliveto e agrumeto, oltre ad immettere nel terreno alberi da frutta di vario genere, albicocche, nespole, ciliege,ecc.ecc. da qualche mese ho recintato un po’ di terreno destinato ad orto.

La passione mi spinge a fare le piantine dai semi anzichè andarli a comprare e  a tal proposito ho acquistato alcune bustine di semi di varie piante di cui il fagiolo bianco e il cavolfiore. Mentre per i fagioli ho già letto il sistema di piantagione partendo dal fagiolo madre, per il cavolfiore ho messo a dimora dei semi in dei piccoli contenitori, ma l’esito sortito credo che non sia dei migliori, in quanto sono venuti fuori delle piantine molto sottili ed alcune sono già curve e non credo che si possano piantare nel terreno.

Vorrei sapere da voi qual è la tecnica per poter avere cavolfiori di propria produzione. Grazie anticipatamente.

(Alfio – Siracusa)

Risposta

Ciao Alfio, la prima cosa che posso dirti è che in genere la facoltà germinativa dei cavolfiori dura fino a 5-6 anni, ma i migliori risultati si ottengono con i semi che non hanno più di due anni. Per cui quando acquisti le bustine dei semi occhio alla data di scadenza!

La semina si effettua in semenzaio, a seconda del clima della zona dove abitiamo, da gennaio, per i cavolfiori estivi, a settembre per quelli invernali. Per la fuoriuscita del germoglio dal terreno in genere occorrono 5-7 giorni e il trapianto delle piantine si effettua circa 40 giorni dopo la semina, quando le piantine avranno emesso la quinta-sesta foglia e avranno un’altezza di circa 15-20 cm.

Il seme va posto alla profondità di circa un centimetro e per germinare necessita di una temperatura di 21 gradi. Ti consiglio di leggere (se ancora non l’hai fatto) il post sulla semina in semenzaio e sul terreno più adatto a questo scopo.

Non è che per caso hai tenuto le piantine in un ambiente troppo scuro e loro si sono allungate in cerca di luce?

Un caro saluto e se hai ancora bisogno scrivi.

Di questi tempi si fa un gran parlare di prodotti biologici, ma quando il termine ‘biologico’ entra nel nostro orto cosa significa esattamente? Come principio generale nell’orto biologico devono essere utilizzati solo prodotti naturali e non di sintesi, ma molto spesso significa applicare buone e semplici pratiche colturali e molto buon senso.

Riassumendo possiamo dire che:

– Il terreno e le piante vanno nutrite soltanto con concimi biologici: letame, pollina, compost, terricciati, torba…

– E’ necessario seminare una grande varietà di specie vegetali

– Quando si presenta la necessità di combattere parassiti e malattie ci dobbiamo orientare verso tecniche colturali che tendono ad escludere l’uso di sostanze chimiche.

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