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Nara Marrucci torna negli orti dipinti di Firenze per mostrarci come costruire delle bacchette magiche per i più piccoli, ovviamente in compagnia di Giacomo Salizzoni.

Ciao sono Basilio,
vivo nelle montagne del Gennargentu, mi piace coltivare piante solanacee e vorrei provare ha coltivare l’alkenkegi, ne sarò capace?
Quluno sa indicarmi dove si possono aquistare dei semi di alkekengi?
Grazie.
(Basilio – Gennargentu – Sardegna)

Risposta

Ciao Basilio,
l’alkekengi – leggi pure l’articolo che trovi nel link – è una pianta non comunemente diffusa e per questo anche la reperibilità di semi e/o piantine è più difficile rispetto ad altre solanacee più comuni comuni come per esempio i pomodori.
Volendo però acquistare i semi è facile farlo in due modalità principali: 1 – Rivolgersi al tuo Garden/Consorzio agrario di fiducia 2 – acqusitarli direttamente on line dove ci sono tante differenti realtà di vendita di tanti tipi di semi; la soluzione sicuramente più creativa sarà certamente acquistare i frutti in vendita ed estrarre i semi dai medesimi.
Salute e buon orto.

Salve,
abito a Roma, sotto Frascati, sono un impiegato e mi diverto con un lotto di terreno di mia proprietà dove ho qualche filare di viti e piante d’olivo.
Mi diverto a fare le margotte da una pianta di limoni e le regalo agli amici; ora però mi solletica la pianta di ALKEKENGI, dove la posso acquistare, chi la vende, oppure avere dei semi a chi posso rivolgermi, vivo a Roma.
Grazie.
(Enzo – Roma)

Risposta

Ciao Enzo,
adesso, alle porte dell’inverno finalmente freddo, è difficile trovare in vivaio una pianta di alkekengi – parente di peperoncino e pomodoro.
Per esempio, se hai voglia di sperimentarti nella semina, puoi trovare adesso in commercio i semi dell’alkekengio – leggi pure l’articolo che trovi nel link – per fare in febbraio/marzo una semina in serra e trapiantare poi il tutto in aprile maggio, in pieno campo.
L’acquisto lo puoi fare anche ordinando i semi dal tuo garden/consorzio agrario di fiducia, oppure su una ditta che vende semi on line – apri il link al sito.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un’insegnante di scuola secondaria superiore, di Roma sud.
La mia scuola ha molto verde coltivabile ed io vorrei avviare un progetto di coltivazione con una delle mie classi, lavorando nel tempo della ricreazione e nei pomeriggi.
Amo coltivare piante e fiori; ora sono interessata alla pianta di alkekengi e vorrei partire dal seme, ma non so qual’è, lo trovo dentro la bacca?
Spero che mi possiate guidare in questa coltivazione.
Grazie.
(Giuseppe – Roma)

Ciao Giuseppe,
la vostra scuola è davvero un luogo fortunato, l’educazione ambientale sarà in futuro programma di studio ordinario per tutti i complessi scolatici.
La pianta dell’alkekengi è una solanacea, parente di peperoni e pomodoro, il suo frutto rosso infatti altro non è che una bacca all’interno della quale potrai trovare tutti i semi che una volta estratti e fatti seccare all’aria potrai riutilizzare per la semina a fine inverno – in serra inizialmente.
Trovi semi anche in vendita nei garden oppure on line.
Sulla coltivazione dell’alkekengi puoi curiosare leggendo queto articolo, che trovi nel link.
Salute e buon orto.

Ciao,
vorrei seminare della Calendula, mi suggerisci dove poter trovare i semi?
Grazie.
(Giuseppe)

Risposta

Ciao Giuseppe,
la calendula è una pianta molto apprezzata negli orti e giardini, specie quelli biologici – leggi pure l’articolo che trovi nel link.
Per riprodurla merita davvero seminarla come dici di fare te e per reperire il seme rivolgiti pure ad un consorzio o garden di tua fiducia che sicuramente saprà servirti bene, altrimenti prova tramite internet – semi di calendula acquisto – o infine puoi anche cercare qualche tuo collega ortista che coltivandola da anni ha da parte scorte di seme autoprodotto, come ti suggeriamo di fare a te da ora in avanti per i prossimi anni.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
io lavoro come operaia nel tessile in un piccolo paesino nella provincia di Vicenza, al confine col Trentino.
Ovviamente sono appassionatissima di orto e ultimamente sto approfendendo delle tematiche che mi stanno particolarmente a cuore: la cura del suolo e la conservazione dei semi.
I semi sono abituata a conservarli, non acquisto quasi mai perchè ritengo che l’autonomia agricola passi innanzitutto da questa prima fondamentale operazione.
Coltivo un orto personale, un orto urbano e un orto condiviso.
Mi piace vivere l’agricoltura anche attraverso la coopeazione, l’aiuto reciproco e lo scambio di esperienze e conoscenze.
Adoro il vosto sito, vi seguo costantemente e imparo non solo dai vostri articoli, ma anche dai commenti degli altri utenti.
Grazie infinite per il lavoro che svolgete!
Quando acquisto le piantine è indicato nella confezione se sono ibride con la dicitura F1, ma nelle buste di semi invece non è indicato.
C’è un modo per capire se si possono conservare i semi ottenuti delle piante nate dalle bustine acquistate?
Grazie.
(Stefania – Vicenza)

Salve Stefania,
la tua storia di orto condiviso che ci racconti è molto sentita e interessante per tutti i lettori di in orto, grazie!
La produzione dei semi dai propri ortaggi è una pratica che appassiona molte persone ma non sono tanti quelli che la eseguono in quanto, acqustare semi in buste e ancor di più piantine già nate è sicuramente più comodo…pratico, anche perchè sappiamo sicuramente quale sarà il prodotto che verrà fuori da quel seme o quella piantina, quello cioè indicato sulla confezione.
Quando invece produciamo seme da piante allevate in ambiente aperto e non controllato quindi, essendoci di mezzo un probabile incrocio di pollini – anche con altre piante simili ma di varietà differente – allora non si sa mai che tipo di ortaggio otteniamo partendo da quella pianta nata..da quel seme; a maggior ragione poi se quella stessa pianta è un ibrido F1.
Concludendo quindi ti diciamo che estrarre il seme da piante ibridi f1 è quasi automatico otenere del seme non certamente fedele alla pianta che lo ha prodotto.
Salute e buon orto.

Pomodori semiEstate è tempo di raccolta! Ma nell’orto si è previdenti e quando raccogliamo dobbiamo già pensare alle semine future e destinare una parte del raccolto alla conservazione dei semi. Adesso è molto di moda fare da soli i propri semi e in ogni angolo d’Italia le fiere e le mostre di scambio semi si moltiplicano sempre più, ma è una moda molto intelligente perché oltre a risparmiare e ottenere sementi a costo zero, possiamo in questo modo conservare e tramandare gli ortaggi tipici di una determinata zona, coltivare quelli più adatti al nostro territorio e contribuire così alla cosiddetta biodiversità!

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Che la natura sia perfetta è cosa vecchia e risaputa, eppure riesco ancora a stupirmi quando devo parlare dei meccanismi che mette in atto per permettere alla vita di continuare. Come la dormienza e la vernalizzazione, ovvero la necessità che le piante hanno di dovere attraversare un periodo di freddo per potersi preparare alla successiva ripresa vegetativa, altrimenti potrebbero ‘ingannarsi’ e anticipare o posticipare la fioritura, mettendo a repentaglio la propria riproduzione.

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Salve,
sono un pensionato di 76 anni, ho un piccolo orto dietro casa che mi diverto a coltivare saltuariamente.
Ho lavorato per oltre 40 anni come Infermiere Professionale presso O.C.di Galatina; vorrei sapere se il fiore che fa l’aglio e seccandolo, si possono coltivare quei semini neri che tiene?
Grazie e saluti.
(Bruno – Galatina – Puglia)

Salve Bruno,
grazie per raccontarci la storia della tua vita…dedicata agli altri!
Certo che puoi seminare l’aglio prendendo i semi da quella infiorescenza a forma di sfera, bellissima, che alcune piante fanno. Per avere altre informazioni sulla coltivazione dell’aglio leggi pure l’articolo che trovi nel link.
Salute e buon orto.

Salve,
sono una appassionata dell’orto, vivo a Letino nel Parco del Matese a 1050 m.s.l.m.
Coltivo l’orto e ho anche a disposizione una serra fredda in policarbonato.
Quali piante posso far germinare nella serra da trapiantare poi successivamente in pieno campo?
Grazie!
(Maria – Letino – Campania)

Risposta

Cara Maria,
la tua serra anche se non riscaldata ti sarà utilissima specialmente a te che hai la terra in montagna, all’interno quindi potrai iniziare a seminare ortaggi da trapiantare in primavera iniziando da fine inverno e dentro la serra potranno rimanere belli protetti. Esempio: i pomodori e le zucchine, cetrioli, zucche potranno essere seminati in febbraio, i peperoni in marzo. Per le semine ti suggerisco di utilizzare dei terricci specifici, che compri in vivaio, belli drenanti e leggeri, adatti alla germinazione dei semi. Non ti preoccupare degli eventuali insuccessi, è una cosa più che normale in agricoltura.
Salute e buon orto.

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