Nel progettare e ad organizzare l’orto dobbiamo sempre tenere conto della ‘rotazione degli ortaggi’ o ‘dell’avvicendamento delle verdure’. Non preoccupatevi, il nome sembra complicato, ma la tecnica è semplice. Funziona così: le piante non amano stare sempre nello stesso posto, perché soprattutto le più affamate l’anno dopo trovano il terreno troppo povero per i loro gusti, ecco allora che occorre sostituirle con altri ortaggi che al contrario arricchiscono il suolo, e così via negli anni: ogni stagione l’ortaggio giusto al posto giusto. La rotazione ci insegna a fare questo, consigliandoci l’ordine in cui gli ortaggi, appartenenti a famiglie e specie diverse, devono susseguirsi su uno stesso appezzamento di terreno nel corso delle varie stagioni.
Se non l’avete mai praticata è arrivato il momento di farlo, perché migliora la qualità e la resa della produzione orticola, controlla la crescita delle malerbe, contrasta insetti e malattie e salvaguarda la fertilità del terreno. Di conseguenza diminuisce la necessità di diserbanti, concimi e antiparassitari. Insomma un vero toccasana sia per il nostro orto che per le nostre finanze.
Per individuare quale rotazione ci è più congeniale dobbiamo tenere conto di alcuni criteri:
1. Le rotazioni più lunghe (4-8 anni) danno risultati migliori, ma dobbiamo ricordare di inserire sempre nel loro interno delle leguminose, perché sono quelle che hanno maggiori proprietà fertilizzanti. Inoltre se optiamo per una rotazione quadriennale sarà opportuno suddividere l’orto in quattro particelle, dove si alterneranno le verdure pianificate.
2. E’ buona regola partire con una leguminosa (esempio: piselli o fagiolini) per passare poi ad una pianta con elevate esigenze nutritive, come la patata, che può beneficiare ampiamente della fertilità residua, seguita poi da un ortaggio un po’ meno vorace, come la cipolla, per poi terminare con uno poco esigente, come la carota e poi di nuovo daccapo.
Ma non finisce qui. L’ argomento è…fertile. Seguitemi nella seconda parte della rotazione degli ortaggi, prossimamente su questo blog.
foto di dadavidov☆ da flickr