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Ribe 1Tra i frutti di bosco il ribes, che sia allevato a cespuglio, ad alberello o a spalliera, è tra i più ornamentali. I suoi frutti sembrano dei piccoli grappoli di uva in miniatura, le cui bacche di un bel colore rosso brillante (ma esiste anche nella varietà bianca con chicchi gialli luminescenti) hanno un sapore che sta a metà strada tra l’acidulo e il dolce. Il Ribes rubrum, appartiene alla famiglia delle Sassifragacee e pur adattandosi a diversi suoli preferisce un terreno né troppo secco né troppo umido, con ph neutro o tendente all’acido. Inutile provare a coltivarlo in zone troppo calde perché ama gli inverni freddi e anzi dove questi sono miti tende a fruttificare di meno. Soffre la siccità e quindi in estate necessita di irrigazioni costanti.

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RibesLo so benissimo che i frutti di bosco si raccolgono in piena estate! Ma i loro colori, la loro provenienza nordica e boschiva mi fa pensare all’inverno e all’atmosfera natalizia! Cosa c’è di meglio in questo periodo che aprire un barattolo di gelatina di ribes, fare una crostata di lamponi o bere del succo di mirtillo! Sono tutti ricchissimi di vitamine e hanno eccellenti proprietà organolettiche e ‘salutistiche’.

Inizialmente crescevano spontanei solo in zone di mezza montagna, poi la loro coltivazione si è estesa a poco a poco. Oggi grazie alla presenza sul mercato di piantine altamente produttive e garantite geneticamente, è possibile praticarne la coltivazione anche nell’orto di casa o in un piccolo angolo del frutteto. La semplicità delle cure colturali, la lunga durata dell’impianto e la scarsa necessità di interventi antiparassitari, rende la coltivazione dei ‘piccoli frutti’ accattivante e stimolante.

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Buongiorno, ho delle piantine di ribes e lamponi infestate dagli afidi: siccome ho già i frutti, ancora sul verde/rosso, cosa posso usare di naturale per debellarli?

Il ribes in particolare ha solo più le nervature delle foglie, mentre i lamponi presenta foglie rigonfie con il lato inferiore infestato.

Grazie mille in anticipo.

PS cos’è quell’insetto nero che compare nella foto?

(Enrico)

Ciao Enrico, visto il livello che ha raggiunto l’infestazione bisogna usare dei rimedi forti per i casi d’emergenza, ovvero dei preparati a base di piretro , usa quello liquido o in polvere a bassa tossicità e con una persistenza limitata (circa 48 ore), oppure a base di legno di quassio (ma sono più difficili da reperire) o se trovi del ‘puro sapone in pasta‘ (in farmacia o drogheria) puoi preparare una soluzione sciogliendone 200 gr in 10 litri di acqua, da spruzzare a freddo non diluito. Ma anche questo come il piretro può essere dannoso anche per qualche insetto utile.

Ma dalla tua descrizione non credo che tu abbia troppe alternative.

Quanto all’insetto scusa ma non sono riuscita a scaricare la foto.

Un saluto e scusa per il ritardo nella risposta, ma ogni tanto una vacanzina!!!

E il prossimo anno mi raccomando prevenzione!!!!

Ciao Nara, sono Mirella quella dei lamponi erranti. Non sono riuscita a trovare alcuna fotografia del mio terreno scosceso, comunque si trova in montagna (Valtellina) a circa 1200 mt di altitudine, è esposto a sud ma ventilato, ha una pendenza del 70% , è lungo mt 3 x 2. Le piante che mi hai consigliato sono una bella idea, ma poichè questo terreno è vicino al barbecue e al tavolo dove mangiamo, avrei pensato alle piantine di ribes, che tra l’altro ho già (anzi mi dici come faccio a riprodurle?) il problema è che per tenerlo pulito quando strappo le erbacce vien giù anche la terra. Allora senti la mia idea: stendo una bella rete ben fissata, pianto delle piantine tappezzanti che la nascondono e infine i ribes. Si a parole è facile, ma si può fare o è un pasticcio?? Sempre tante grazie per la pazienza di leggermi. Ciao

(Mirella)

Risposta

Cara Mirella, il ribes si riproduce difficilmente, comunque puoi provare a fare delle talee. In autunno puoi tagliare un segmento di 20 cm da un ramo dell’anno, immergere l’estremità che andrai ad interrare in degli ormoni radicanti in polvere e piantare almeno la metà del ramo in un vasetto con del terriccio da tenere all’esterno, ma riparato dalla luce del pomeriggio. L’ altra possibilità è di tagliare, questa volta a giugno o luglio, le punte più giovani da cui toglierai le foglie basali. La punta non dovrà superare i dieci centimetri e dovrà essere interrata per circa un centimetro. Una volta che il vasetto sarà pronto l’ideale sarebbe che tu potessi custodirlo in una piccola serra coperta di nylon, dove creare l’umidità necessaria alla radicazione ed evitando anche questa volta il sole pomeridiano.

Per quanto riguarda la scarpata puoi procedere anche con la rete, ma non so quanto possa tenere. Sicuramente, come hai detto anche tu, dovrai consolidarla e coprirla con delle tappezzanti. A proposito: le tappezzanti di cui ti ho parlato nella risposta precedente vanno benissimo considerata l’altitudine dove vivi!

In alternativa ti mando anche il disegno di come si realizza una grata viva e la foto di un paio di palizzate di contenimento che potrebbero esserti utili per diminuire la pendenza.

Buon lavoro di consolidamento e a presto.

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