Salve,
Mi chiamo Fabiano Arcolin, ho 48 anni e vivo in provincia di Padova, sono perito agrario, attualmente ex responsabile in un azienda commerciale ora in mobilità, da inizio anno mi trovo senza impiego, ho due figli in età scolastica e nonostante le varie ricerche, il lavoro latita…conosciamo il periodo.
Fortunatamente dispongo di 3 ettari di terreno agricolo che fino ad oggi è sempre stato coltivato con le classiche colture che richiedevano poco lavoro, una piccola porzione destinata ad ortaggi per uso domestico.
Ora, da questo terreno vorrei crearmi del reddito, e magari una indipendenza economica con una o più colture, maggiormente reditizzie. Potete suggerirmi qualcosa?
Il terreno mediamente argilloso e localizzato nella parte orientale della provincia di Padova, a 50 mt dal fiume Bacchiglione, (con buona disponibilità di acqua). Tra le tante cose pensavo anche alle pannocchiette che proprio Bonduelle commercializza.
Ringrazio fin d’ora chi mi potrà dare un suggerimento e un aiuto.
(Fabiano – Padova)
Risposta
Salve Fabiano,
capiamo il tuo attuale momento non facile per te, ma intuiamo anche la tua capacità e voglia di intraprendere un’attività alternativa, per fortuna che hai la tua terra!
Per le caratteristiche del terreno che hai: estensione, tessitura (argilloso di media ma migliorabile con lavorazioni e concimazioni) e soprattutto disponibilità di acqua; e per la tua necessità di crearti un reddito personale annuo, il suggerimento che mi viene da da darti è l’avviamento di un’attività di orticoltura specializzata a regime biologico. Potresti per esempio suddividere il terreno come segue: due ettari destinati alla coltura di ortaggi annuali sia in pien’aria sia in serra ferdda-tramite l’allestimento di tunnel mobili all’occasione, l’ettaro rimanente invece potrebbe essere allestito a frutteto misto, con la coltivazione negli interfilari di colture permanenti ortive es: carciofi, asparagi, cren, aromatiche in generale.
La tua produzione biologica di frutta e ortaggi potrà rifornire sia i privati cittadini e anche i G.A.S. (gruppi di acquisto solidale), o anche ristoranti della tua zona tramite la vendita diretta in azienda o anche con consegna a domicilio: alestirei per l’occasione delle cassete di verdura mista già pronta; l’atra parte della produzione invece puoi venderla ai mercati generali. Prima di avviare la tua attività è necessario che tu rediga o faccia redigere un vero e proprio progetto preventivo e definitivo, potresti per questo farti sostenere da un associazione di categoria della tua zona:come C.I.A. o Coldiretti, che ti aiuteranno a muovere i primi passi, compreso un’attenta analisi di mercato, indispensabile prima di iniziare qualsiasi attività economica.
Salute e buon lavoro davvero!