Il melograno (Punica granatum) non è una pianta a cui si possa dedicare poco spazio: la sua storia è lunga e prestigiosa, è originario della Persia e dell’Afghanistan e viene coltivato da almeno cinquemila anni. A ‘lui’ sono stati dedicati poemi e opere d’arte. Frutto regale, è stato citato da Mosè, conservato nelle tombe dei faraoni e coltivato nei giardini di Babilonia. Ma fermiamoci qui, perché occorrerebbe un trattato di storia per scoprirne tutti i simboli e i significati che gli sono stati attribuiti nei secoli o gli impieghi a cui si è prestato, limitiamoci dunque a capire come è perché si coltiva oggi.
A me piace averlo proprio al limitare dell’orto, perché le sue foglie verde chiaro, i germogli purpurei, i fiori scarlatti che compaiono da fine maggio ad agosto e infine i suoi frutti, a mio avviso di una bellezza senza pari, lo rendono una pianta unica e imperdibile.