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Salve,
abito a Roma e ho un giardino pensile di 200mq, con 10 piante di agrumi, un susino, un pero, un albicocco ecc
AIUTOOOOO!!!!
Non ho fatto in tempo a proteggere le mie 10 piante di agrumi nel mio giardino a Roma ed ora sono sotto una bella coltre di neve.
Il rischio sarà nelle successive gelate.
Cosa mi consigliate?
Rimuovo la neve ed espongo il bagnato alle gelate, o la lascio rendendola a cappotto?
Le prime volte li ho salvati, i teli di plastica, scaldando da sotto, poi le altre volte con il tessuto non tessuto….. questa volta sono completamente esposti!
Grazie.
(Chesed – Roma)

Salve,
capita ogni tanto che il meteo ci sorprenda impreparati ma, tieni conto anche che le piante sono esseri viventi con mille e più risorse. Nel caso della neve allora meglio in ogni caso lasciarla sopra la vegetazione, che si sciolga da se quando le temperature rialzano naturalmente e sopratutto non coprire le piante bagnate…il freddo ristagna dentro la copertura…la vegetazione asciutta si difende meglio dalle basse temperature.
Salute e buon orto

Buongiorno,
ho nell’orto due piante di melanzana da cui ho raccolto i frutti durante l’estate.
Ora le piante hanno i fiori..cosa succede da questo momento in poi?
I semi cadranno a terra, a tempo debito, poi il ciclo di crescita ricomincia da se?
Quale cura devo dedicare a queste pianticine? Devo proteggerle dal freddo, devo irrigarle tanto?
(chiaro, se non piove),scusate la mia gigantesca ignoranza, ma approccio l’esperienza dell’orto dalla scorsa primavera.
Grazie
(Antonella)

Risposta

Ciao Antonella,
ci fa piacere che le tue piante di melanzana abbiano fruttificato nell’estate, vuol dire che sei stata brava a curarle.
Da adesso in avanti però il clima diventa troppo freddo per loro e quindi in pieno campo come sono vedrai che non reggeranno le temperature invernali. Puoi provare a proteggerle allestendo loro delle mini serre – per esempio con il tessuto non tessuto, come si vede fare per gli agrumi – per vedere se riescono a superare l’inverno, ma per assicurarsi una buona produzione per la successiva stagione la migliore soluzione è avere nuove piantine da seme. Per la coltivazione della melanzana ti suggerisco di leggere l’articolo che trovi nel link.
Salute e buon orto.

Ciao a tutti,
avrei un quesito sulla semina delle fave.
Il mio terreno è situato in provincia di Viterbo a circa 350 m s.l.m.
Approfittando delle prime piogge autunnali ho seminato le fave (varietà aguadulce), negli ultimissimi giorni di settembre.
Ora (fine ottobre) le piante sono alte circa 20 cm. La crescita rapida è dovuta al clima mite di ottobre, alcune persone dicono che rischio di perdere tutto per le gelate invernali. Forse ho anticipato di 20 giorni la semina. Per evitare rischi potrei riseminare le fave negli spazi rimasti vuoti o accanto alle piante presenti? O cosa posso fare?
Grazie per l’attenzione.
(Antonio – Viterbo)

Risposta

Ciao Antonio,
la scelta del periodo della semina delle fave è sempre un po’ imbarazzante, capita a diversi ortisti quello che è accaduto a te!
La pianta dei “baccelli” però è molto resistente al gelo invernale e quindi anche se le piante vengono allettate dal gelo o dal manto nevoso hanno poi la capacità di rialzarsi crescendo però certamente più difficoltosa.
La tecnica della semina fra i filari come di ci tu secondo me è valida come alternativa…l’unico inconveniente è che alla fine, se entrambe le semine crescono bene, potrai ritrovarti una densità doppia rispetto a quella ottimale.
Un’alternativa è quella di destinare un’altra aiuola dell’orto per la seconda semina, se l’hai a disposizione, oppure, provare a proteggere la semina delle fave che sono già nate con un telo – TNT, il tessuto non tessuto – che le preserverà dalle gelate invernali e dal carico di neve se allestisci dei tunnel coperti con questo materiale veramente utile.
Antonio facci sapere come risolvi la tua questione.
Salute e buon orto!

Salve,
mi piace il giardinaggio e l’orto, ma ho poco tempo disponibile!
Vivo in un paese della pianura padana.
Perché i miei pomodori più belli sono come mangiati? E’ forse un uccello? Non mi è mai successo e che cosa posso fare per ripararli?
Grazie per il vostro aiuto!
(Clara)

Risposta

Ciao Clara,
grazie per la tua dichiarazione d’amore che fai all’ortogiardinaggio…il tempo poi lì non è mai perso, ma guadagnato in salute psicofisica!
I tuoi pomodori sono mangiati – appena maturi – probabilmente da una Gazza Ladra o da una Cornacchia Grigia..un’ipotesi; ma a parte chi sia il colpevole potresti proteggere i tuoi pomodori con una rete plastificata che metterai sopra a coprire tutta la pianta, in commercio puoi trovare la rete che ti dico in vendita da un qualsiasi centro agrario delle tua zona.
Non disperare Clara che in natura è sempre una lotta!
P.S.Osserva anche se nel terreno non ritrovi qualche impronta animale…
Salute e buon orto.

TrocnoQuando le temperature calano e l’orto sembra fermarsi, nel frutteto c’è ancora qualche lavoretto da fare. Dopo avere ripulito il colletto dei nostri alberi (come descritto nel precedente post sul controllo degli alberi da frutto), approfittando proprio del fatto che le chiome sono completamente spoglie e prive di foglie potremo procedere con la pulitura e la cura dei rami alti. Ecco come procedere. Procuriamoci una bella spazzola di radica, o comunque una spazzola bella robusta, e diamo ‘una strigliata’ ai tronchi, poiché già questo semplice gesto sarà sufficiente ad eliminare alcuni afidi. Dopodiché potremo irrorare i rami ben puliti con dell’olio bianco o con un ‘miscuglio’ ancora più naturale a base di poltiglia di argilla.

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Immagine 7Iniziamo col dire che TNT, non è soltanto la sigla di un’agenzia di spedizioni internazionali, né tantomeno l’abbreviazione del Trinitrotoluene, meglio conosciuto come tritolo, ma è l’innocuo acronimo di Tessuto Non Tessuto, ovvero un tessuto ottenuto con un procedimento diverso dalla dell’incrocio dei fili a telaio, spesso completamente biodegradabile.  Fare quindi un post sul TNT (Tessuto Non Tessuto) non è molto accattivante,  essendo solo un materiale amorfo, generalmente bianco, con cui coprire le piante e il terreno, rendendo tutto apparentemente piatto e privo di vita. Tuttavia lo citiamo in continuazione ed è molto, molto utile nell’orto e nel giardino! Vediamo perché.

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FinocchioIl finocchio (Foeniculum vulgare) non può mancare nell’orto d’autunno. Dove l’inverno arriva presto, i finocchi (naturalmente quelli invernali) sono già stati trapiantati da tempo, perché altrimenti con l’arrivo del primo gelo rischieremmo di perderli tutti. Dove invece l’inverno è dolce si possono trapiantare da settembre a novembre. Il finocchio soffre molto il ‘trauma’ del trapianto, conviene quindi non ridurre l’apparato fogliare e bagnare bene la terra del semenzaio o del vasetto prima di prelevare la piantina e deporla in piena terra. Se abbiamo alcuni dubbi su come procedere consultiamo il precedente post sulle tecniche di coltivazione del finocchio.

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Ciao a tutti
Mi chiamo Alessio, abito a Fiesole, provincia di Firenze.
Ho una grande passione per l’orto biologico, ne coltivo circa 100mq, su due livelli, a 400 metri di altitudine.
Riguardo alle colture di pomodori e peperoni, è necessario che io li protegga dal troppo sole? E quanta acqua devo dare?
Grazie

(Alessio)

Risposta

Ciao Alessio
Conosco la campagna sulle colline di Fiesole, aria buona e terra anche, sei fortunato!
Una domanda, il consiglio che mi chiedi è perché nel passato hai avuto problemi a riguardo oppure è una tua precauzione?
Ti dico questo perché non immagino che peperoni e pomodori abbiano bisogno di essere protetti dal sole.
Comunque se hai riscontrato dei problemi, puoi allestire delle pareti frangisole o con teli ombreggianti o con dei filari di vegetazione più alta dei pomodori: es il mais da orto!
Oppure se vedi che quel posto per pomodori e peperoni è sgradito cambialo, magari è perfetto per un altra coltura.
Per quanto riguarda l’acqua, ti consiglio di non darne troppa, specialmente ai pomodori che devono sviluppare il suo bell’apparato radicale.
Vedo che hai spedito un file, forse una foto, ma l’invio è fallito, prova però a spedirla di nuovo!
Buon orto a Fiesole!

Immagine 3“Se sapessi che potrebbe essere d’aiuto, vestirei l’agrifoglio con il mio cappotto e al ginepro infilerei i miei pantaloni….” parla così Karel Capek ai suoi arbusti e ai suoi fiori, nel libro L’anno del giardiniere’ di cui vi ho da poco consigliato la lettura.

Ma come possiamo proteggere i nostri ortaggi dal gelo dell’inverno senza doverci denudare? Siamo sinceri, i metodi sono sempre un po’ gli stessi, ma ogni tanto fare un leggero ripasso anche delle tecniche più semplici può essere utile!

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E’ inutile fare finta di niente e lasciarsi sedurre dalle ultime tiepide, seppure piovose, giornate di novembre: il freddo è alle porte. O meglio è al cancelletto del nostro orto e prima di farlo entrare dobbiamo prendere alcune precauzioni per proteggere le colture che più temono il gelo.

Proteggere dal freddo alberi da frutto e arbusti – Se abbiamo appena piantato dei giovani alberi e abitiamo in zone dove le temperature potrebbero mettere a repentaglio le loro giovani radici, dovremo prevedere una pacciamatura accurata per coprire il terreno alla base, inoltre potremmo coprire il tronco delle specie più delicate con un ‘vestitino’ di paglia da fissare delicatamente con dello spago.

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