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Salve,
ho acquistato nell’autunno scorso una pianta di GOJI, è cresciuta abbondantemente espandendo rami ovunque che oltre che rampicare strisciano sul terreno.
Non so come gestirla. Qualcuno può darmi qualche suggerimento? nei rami dell’anno scorso sono comparsi dei piccoli e graziosi fiorellini.
Grazie.
(Luciana)

Risposta

Ciao Luciana,
bene che cresca la tua pianta, niente di sbagliato, basterà solo capire come gestire questa crescita generosa, tipica del goji.
Tieni conto che la pianta fa i fiori e quindi i frutti proprio sui rami dell’anno precedente e quindi devi pensare di eseguire due potature:
1 – Potatura invernale da fare sui rami legnosi per ridurre la chioma e stimolare la produzione di rami nuovi e
2 – Potatura post fruttificazione, cioè una potatura verde sui rami che la pianta produce in abbondanza dopo che ha fruttificato…in estate….quelli che strisciano per terra quindi.
Salute e buon orto.

SusinaSe dobbiamo piantare un susino scegliamo la regina delle susine di nome e di fatto: la ‘Regina Claudia’.  Di lei Giorgio Gallesio (1772-1789) autore di ‘Pomona Italiana’ diceva: “Essa supera tutte in delicatezza, in abbondanza di sugo e di sapore”.

La susina ‘Regina Claudia’ può essere nera, ma anche gialla, verde o addirittura ‘mostruosa’. Tutte le varietà derivano però dalla Regina Claudia Verde. Continua a leggere

Sempre a caccia di consigli utili per eseguire i vari lavori dell’orto-frutteto abbiamo trovato una piccola tabella con le epoche di potatura per gli alberi da frutto. Ovviamente il periodo varia anche in base a dove viviamo, perché al Sud dove le temperature sono miti tutto l’anno possiamo eseguire i tagli senza troppo preoccuparsi delle gelate, a quelle latitudini è sempre bene anticipare perché le fioriture potrebbero essere precoci.

Albero di ficoSarà perché questa estate sono andata ai Giardini di Pomona, dove vengono allevate oltre 500 varietà di fichi, sarà che in questi giorni mi nutro essenzialmente di questi dolcissimi frutti, fatto sta che mi è ‘cresciuta’ spontanea la voglia di parlare del Ficus carica.

Il fico è un frutto formidabile che tutti dovremmo tenere al limitare dell’orto. Se abbiamo spazio soltanto per un albero da frutto, non esitiamo e scegliamo il fico, perché la sua ombra ci ristorerà durante l’estate, perché la sua dolcezza ci ripagherà dalle fatiche e perché il suo profumo ci metterà di buon umore. E se mai dovessimo rimanere senza abiti, nudi come Dio ci ha fatti nel bel mezzo del nostro orto, potremmo sempre fare come Adamo e correre al riparo di una delle sue ‘confortevoli’ foglie. Se, come immagino, vedessimo questo evento impossibile o remoto, ci serva comunque per capire da quanto tempo il fico è compagno dell’uomo!

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SambucusHa fiori color crema che sembrano trine e bacche scure, lucide e succose. Il Sambucus nigra altrimenti detto anche sambuco comune, è un albero molto diffuso un po’ in tutte le nostre regioni, è rustico e poco esigente e ben si adatta a molte situazioni. Le sue bianche infiorescenze possono ben illuminare qualche angolo del nostro orto-giardino e la sua folta chioma può essere inserita all’interno di siepi miste, insieme a noccioli, lillà (Syringa vulgaris) e rose di grandi dimensioni.

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Gelso MoreSe il nostro orto è abbastanza grande da potere accogliere un albero scegliamo il gelso nero (Morus nigra), perché ha poche pretese e si adatta bene a qualsiasi ambiente, pur essendo un albero di bella e autorevole presenza e, cosa da non sottovalutare, fruttifica: in giugno ci regala tante more gustosissime!

Il gelso nero è un albero che si accontenta veramente di poco, se ci ricorderemo di annaffiarlo il primo anno, una volta che avrà bene radicato, potremo scordarci completamente di ‘lui’. In compenso ‘lui’ non si dimenticherà di noi e ogni anno ci darà in cambio tante more dolcissime e un’ombra fitta dove riposare, però magari una volta che avrà finito di fruttificare, perché queste more, succulenti e color porpora scuro, adatte a sciroppi, macedonie, torte e gelati (mamma mia che bontà) sono un disastro quanto a macchie, perché ne lasciano ovunque su abiti, pavimenti, bocca e mani!

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Salve
ho da chiedervi 2 cose::
1)ho un albero di clementino e uno di limone, entrambi pieni di fumaggine.
Cosa devo fare per liberarli da questa brutta malattia?
Ci sono solo rimedi chimici (SONO CONTRARIO AI VELENI…. )o anche naturali?
Vi ringrazio dei consigli che mi date.
2) Queste piante d’agrumi quando bisogna potarle?
Ringrazio e cordialmente saluto
(Antonio – Tricase – Puglia)

Risposta

Ciao Antonio,
che bella zona d’Italia è il basso Salento!
Riguardo ai tuoi agrumi ti rispondo subito:
1 – La fumaggine è un fungo che si sviluppa sulla superficie delle foglie, quando queste sono ricoperte di uno strato di melata – sostanza zuccherina che viene prodotta da degli insetti fitomizi, come afidi e cocciniglie – probabile che le tue piante siano attaccate dalla cocciniglia cotonosa degli agrumi. Quindi il primo passo è quello di fare una determinata lotta a tali insetti. Un insetticida biologico ottimo da utilizzare è l’olio di neem – leggi pure l’articolo che trovi nel link. Per eliminare la fumaggine sulle foglie invece dovresti fare dei lavaggi della chioma con una soluzione di acqua e poltiglia bordolese – vedi il link – per eliminare il fungo.
2 – la potatura degli agrumi invece è bene effettuarla in pieno sviluppo vegetativo – da maggio ad ottobre circa – quando la pianta cioè sarà in grado di poter cicatrizzare le ferite determinate dai tagli. Tutto lo staff di in orto è con te!
Salute e buon orto.

Aromatiche1Le piante aromatiche sono il primo passo per per avere un piccolo-orto giardino. Oltre ad essere esteticamente gradevoli, sono indispensabili per caratterizzare i piatti con profumi e aromi particolari. L’ideale è creare una piccola collezione di aromatiche per avere la possibilità di imparare a conoscerle da vicino, apprezzando le qualità olfattive e organolettiche di ciascuna. Inizialmente per orientarci nel riconoscimento sarà sufficiente mettere vicino ad ogni nuova pianta, un cartellino in legno (io li ho creati con del semplice compensato) con su scritto il nome con un pennarello indelebile.

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Foto 2E’ questione di pochi giorni e già i frutti arancio del nespolo inizieranno a occhieggiare nelle vetrine dei fruttivendoli e chi è più fortunato potrà averli nel proprio orto o giardino. Le nespole sono infatti tra i primi frutti ad annunciare l’arrivo della bella stagione! Ma attenzione, sto parlando del nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica) e non del nespolo comune (Mespilus germanica) ! Il nespolo del Giappone è un albero di piccole-medie dimensioni sempreverde, che fiorisce in inverno e fruttifica agli inizi della primavera.

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Si fa presto a dire potatura! Ma quando dobbiamo passare dalle parole ai fatti, la faccenda si complica molto. La potatura è una delle operazioni più difficili dell’orto, ma l’esperienza diretta è l’unico modo per imparare a praticarla.

Non credo che esista orticoltore che possa dire: non ho mai sbagliato un taglio! Prima o poi arriva per tutti il momento della resa dei conti, quello del faccia a faccia con la pianta da potare, quello della va o la spacca! In genere succedono tutte e due le cose: qualche taglio viene azzeccato, qualcuno sbagliato alla grande! Pazienza l’anno prossimo i tagli giusti aumenteranno!

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