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Buongiorno,
abito in provincia di Bergamo, di professione sono chimico e chimico tintore.
Ho un piccolo orto domestico in cui mi diverto a fare “disastri”.
Qualcuno ha un rimedio casalingo, veramente efficace, contro la cimice del pesco?
Ho dei peschi che se vengono attaccati, di pesche non vedo l’ombra.
Grazie a tutti.
(Paolo – Bergamo)

Risposta

Buongiorno Paolo,
le cimici sono insetti molto prolifici e difficili da combattere, probabilmente la specie che attacca le tue piante di pesco è la Calcoris norvegicus, gli adulti della quale producono sui frutti delle ferite che rendono immangiabili le pesche.
Chi compie il danno maggiore sono quindi gli adulti della specie che con il loro apparato boccale pungono i frutti e la vegetazione di alcune piante come pesco, pero, patate, fagiolini e erbe infestanti provocando degli annerimenti che portano poi a morte la parte attaccata.
Per contenere lo sviluppo delle cimici potresti intanto tenere pulito ilm tuo terreno e anche i confini possibilmente dalla vegetazione spontanea (erbe sostanzialmente) in quanto molte di tali specie vegetali possono essere fonte di cibo e riparo anche invernale per le cimici. Inoltre potresti fare dei trattamenti con insetticidi anche a base vegetale – biologici – come per esempio l’olio di neem (apri il link) da dare alla pianta quando ci sono in volo gli adulti, da aprile in avanti, saltando ovviamente le fasi di fioritura dei frutti. Ripetendo queste operazioni negli anni dovresti ridurre il numero di cimici.
Salute e buon orto.

Ciao,
ho le foglie di un piccolo pesco, rosicchiate, ma l’insetto responsabile non si vede.
Come intervenire?
Grazie.
(Mario)

Risposta

Ciao Mario,
certamente quasi sempre si nota l’effetto del passaggio del predatore ma, quasi mai il responsabile si palesa.
Per mia esperienza immagino che il danno sia limitato a qualche foglia e che il responsabile sia o una larva di lepidottero – farfalla d’adulto – oppure un adulto di coleottero….dal tipo di rosicatura che la foglia presenta si può determinare il responsabile. Il nostro suggerimento è questo: se il danno a carico del tuo pesco è su almeno il 20-30% delle foglie allora merita che tu faccia un trattamento con un insetticida ad ampio spettro d’azione a base biologica Olio di neem – ecco delle informazioni a riguardo. Altrimenti direi che non merita intervenire, c’è un equilibrio stabile fra preda e predatore.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un pensionato di Milano.
L’anno scorso a ottobre ho interrato in vaso 5/6 noccioli di piccole pesche tardive e dieci giorni fa è spuntata una piantina che si sta sviluppando in fretta ed è già alta 20 cm; vorrei qualche consiglio su come procedere per svilupparla al meglio.
Nel frattempo sto cercando un piccolo albicocco lilliput ma nei vivai in zona non lo trovo.
Vi sono degli albicocchi mirabolano detti “nano” ma che mi pare che diventino alberi non adatti a vasi per terrazzo. Grazie e cordiali saluti.
(Mario – Milano)

Risposta

Salve Mario,
coltivare piante da seme fa affezionare alle piante ancora di più che in altra maniera…bella esperienza!
Adesso che è nata la tua peschina direi che da ora fino in autunno la terrei nel vasino – immagino piccolo – dandogli acqua frequentemente e anche una leggera concimata – concime organo minerale, un’idea per allevarla meglio.
Arrivato in autunno trapianterei il pesco in un vaso più grande – diametro 20cm circa – per farlo crescere ancora un’anno li dentro. Al terzo anno passerei al trapianto in terra piena…aspettando quindi i primi fiori e pesche buone.
Salute e buon orto.

Quando arriva febbraio e iniziamo ad intravedere la fine dell’inverno, pensiamo inevitabilmente ai nostri alberi da frutto. Pulitura dei tronchi, potatura, concimazione e prevenzione per eventuali attacchi di funghi e parassiti.

Buongiorno,
vivo in Umbria, in mezzo al verde LETTERALMENTE!
Ho necessità di trapiantare una frutto che mi hanno regalato in un vaso gigante da esterno – terracotta di Deruta diametro del vaso 60 cm.
Le piante a disposizione sono: percoco o albicocco.
Quale ha più possibilitÃ?
Il vaso poi lo potrò/ dovrò collocare al sole pieno (dall’alba al tramonto) o sole al mattino o al pomeriggio –
quale ” meglio”?
Grazie.
(Alessandra – Perugia)

Ciao Alessandra,
la coltivazione dei frutti in vaso – specie in oggetti pregiati come le terrecotte di Deruta – mi pare una cosa molto elegante.
Entrambe le piante che ci scrivi possono certamente vivere e anche fruttificare in un vaso di 60 cm di diametro ma, di fronte a una scelta, ti suggerisco di trapiantare il pesco che, solitamente ha uno sviluppo leggermente più contenuto, rispetto all’albicocco. Come esposizione, visto che le radici sono dentro un vaso, è preferibile scegliere quella con il sole al mattino. Vedrai che pesche buone che raccoglierai.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
le mie piante di pesco sono infestate dal Mal della Bolla, premesso che nei mesi invernali ho fatto due trattamenti con solfato di rame e calce, adesso che hanno i frutti piccoli la mia domanda è: posso dare la poltiglia bordolese, è in quale misura?
Grazie.
(Lorenzo)

Ciao Lorenzo,
Adesso che la pianta manifesta già i sintomi della malattia e che ormai ha già i frutti allegati e ancora piccoli puoi continuare a contrastare la malattia tramite L`irrorazione di Poltiglia Bordolese con una concentrazione di 1,5 litri per 100 litri di acqua.
Salute e Buon orto.

Che la natura sia perfetta è cosa vecchia e risaputa, eppure riesco ancora a stupirmi quando devo parlare dei meccanismi che mette in atto per permettere alla vita di continuare. Come la dormienza e la vernalizzazione, ovvero la necessità che le piante hanno di dovere attraversare un periodo di freddo per potersi preparare alla successiva ripresa vegetativa, altrimenti potrebbero ‘ingannarsi’ e anticipare o posticipare la fioritura, mettendo a repentaglio la propria riproduzione.

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FioriLa fioritura del pesco è l’emblema della primavera e tutti dovremmo avere l’occasione di ammirarla almeno una volta l’anno. Basterà fare una passeggiata in campagna perché il nostro occhio venga catturato da questa fioritura rosa, leggera e innocente, come solo la fioritura del pesco sa esserlo. Ma se disponiamo di un piccolo orto o giardino perché non pensare di piantarvi un pesco? Lo so il pesco ha una pessima reputazione riguardo alle malattie: ha la nomea di essere ‘deboluccio’ e di ammalarsi continuamente, ma se provassimo a coltivarlo correttamente, magari scegliendo la giusta varietà, forse potrebbe darci delle grandi soddisfazioni.

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Salve,
mi piace tanto il verde, le piante, tutto insomma ma coltivo sul terrazzo e sono soddisfatto lo stesso, grazie a voi, per i preziosi consigli che date!
Ho un pesco che a circa 3 anni e finalmente ora mi sta dando i primi frutti cioè le pesche, vorrei sapere se intervenire sul terreno o magari togliere qualche frutto piccolo o devo dargli qualche prodotto, siamo a maggio 2015 e fa caldo che mi consigliate?
Grazie
(Ciccio)

Salve Ciccio,
grazie per i tuoi complimenti, e che soddisfazione sentirti appassionato della natura in genere…anche sul terrazzo!
Se il tuo pesco è in piena salute, come mi sembra, ti suggerisco di non dare alcun prodotto – al massimo un po’ di poltiglia bordolese in prevenzione – e di non togliere i frutti in maturazione; solamente irrigarlo e attendere la maturazione.
Salute e buone pesche!

Salve a tutti, sono un impiegato statale, abito in Sardegna, a Oliena (NU) e ho la passione per la campagna, gli alberi ..anche quelli da frutto; ho alcune piante di pesco e tutti gli anni si presenta il problema del mal della bolla.

Come contrastare questa ,malattia?
Grazie tante e buona agricoltura a tutti!
(Angelo)

Ciao Angelo
Il mal della bolla è originato da un patogeno fungino, per questo più che ad una cura con olio bianco, come chiedi tu, dovresti attuare una prevenzione con prodotti a base di sali di rame; leggi questo articolo sui rimedi del mal della bolla e vedrai i risultati!!!
Buon lavoro!

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