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Salve,
Sono un perito chimico, dirigente d’azienda.
Ho un giardino con frtutteto ed orto.
La mia domanda è la seguente:
ho una pianta di pere che perde i fiori e non fruttifica.
Mi aiutate a capirne le ragioni?
Grazie,
(Giuseppe)

Risposta

Ciao Giuseppe,
Quello che accade al tuo pero si chiama tecnicamente Cascola dei Fiori e può succedere per diversi motivi che portano la pianta a stessarsi e quindi senza permettergli di portare a conclusione la fase riproduttiva.
Questi motivi possono essere di tipo:
1 patologico, qualche fungo presente sulla pianta
2 sterss climatico, troppo caldo, freddo o siccità
3 mancanza di qualche elemento nutritivo nel terreno, microelemento specifico alla fioritura.
Se intanto riesci a capire quale delle tre cause potrebbe essere, tu che hai di fronte a te la pianta oggetto di studio, allora possiamo ragionare insieme sui rimedi d’attuare.
Attendiamo tue nuove.
Salute e buon orto.

Sempre a caccia di consigli utili per eseguire i vari lavori dell’orto-frutteto abbiamo trovato una piccola tabella con le epoche di potatura per gli alberi da frutto. Ovviamente il periodo varia anche in base a dove viviamo, perché al Sud dove le temperature sono miti tutto l’anno possiamo eseguire i tagli senza troppo preoccuparsi delle gelate, a quelle latitudini è sempre bene anticipare perché le fioriture potrebbero essere precoci.

Sono un coltivatore per hobby e vorrei utilizzare il meno possibile prodotti chimici.

Nel frutteto della casa di campagna ho alcune piante di peri che, nonostante i due trattamenti a fine autunno e di inizio primavera che faccio regolarmente con verderame e olio bianco, da alcuni anni si presentano con le foglie ticchiolate di giallo e la produzione va persa. Cosa devo fare?

( Giovanni )

Ciao Giovanni, credo si tratti della ticchiolatura, che colpisce in particolare modo il pero, il melo e il nespolo. E’ un fungo che si diffonde soprattutto durante le primavere piovose, quando c’è scarsa circolazione di aria e umidità stagnante.  Per questo può essere utile una potatura che favorisca una migliore ventilazione tra le fronde.

E’ un fungo molto contagioso e per evitare la sua propagazione è necessario raccogliere le foglie e i rami caduti sul terreno e bruciarli altrove.

Ma veniamo ai trattamenti da effettuare per prevenire l’attacco. La poltiglia bordolese due volte l’anno è sicuramente il rimedio più efficace e dovrebbe essere sufficiente per prevenire molte malattie fungine, certo che in caso di pioggia il trattamento va ripetuto. Ti consiglio una volta l’anno di effettuare anche una buona concimazione a base di stallatico maturo per dare nuovo vigore e resistenza alla pianta.

Un ottimo rimedio preventivo è l’infuso di equiseto e il macerato di ortica, da irrorare sulla pianta durante la primavera. Oppure nel tuo caso credo che possa essere efficace, dal momento della fioritura in poi (dopo che avrai fatto i due trattamenti don la poltiglia bordolese), l’uso della propoli (1 litro di acqua e 20-30 gocce di propoli e magari aggiungendo un cucchiaino di zolfo). Un altro prodotto che non ho mai utilizzato, ma che suggeriscono in molti come fungicida è il polisolfuro di calcio (calce+zolfo), ammesso anche in agricoltura biologica

A questo punto incrociamo le dita e auguriamoci che non ritorni più una primavera piovosa come quest’anno!!!

Vivo ad Assemini, in provincia di Cagliari e ho un piccolo orto con piante da frutta. Come posso eliminare la larva o bruco che trovo dentro i rami di due piante di pero e di melo?? La larva in questione è di colore giallo a puntini neri con il muso marrone….grazie per l’aiuto e a presto

(Roberto – Assemini)

Risposta

Ciao Roberto, la larva di cui mi parli dovrebbe essere il rodilegno giallo (zeuzera pirina), che viene deposta sui tronchi in estate e procura un generale deperimento a tutta la pianta. La prima cosa da fare è cercare di individuare i fori d’ingresso delle larve e infilarci dentro un fil di ferro per tentare di ucciderle.

Lo so, non è una bella immagine da configurarsi, ma è il solo modo per ‘eliminare il nemico’. Se la larva ha scavato delle gallerie non troppo tortuose l’eliminazione sarà piuttosto facile! La prima volta che l’ho visto fare da mio cugino non credevo ai miei occhi, ma poi ho verificato e mi hanno confermato che è il solo sistema praticabile! L’alternativa sono delle sostanze chimiche da spruzzare nei fori, ma non le ho mai usate.

Una volta uccisa la larva è buona abitudine disinfettare il foro con dell’anidride solforosa e tapparlo con del mastice da innesti.

D’ora in poi sarà vita dura per le larve dei meli ad Assemini:)

Questa primavera, nonostante l’inverno sia stato rigido, gli alberi da frutto sono carichi.

Che soddisfazione, vedere i rami gremiti di tanti piccoli frutti, anche se so che non tutti arriveranno in tavola! Sarei fortunata se ne raccogliessi la metà, ma purtroppo saranno molti meno quelli che finiranno nel mio paniere.

La decimazione inizierà per mano mia e diradare sarà necessario se vorrò che i frutti siano più sani e saporiti, evitare che i rami si spezzino sotto il peso eccessivo dell’abbondanza o che si propaghino malattie per mancanza di spazio, di aria e di luce.

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Salve a tutti vi volevo chiedere solo una cosa, ho piantato un pero circa 2 mesi ma ma non capisco perché le foglie sono sfumate nere cosa posso fare? E’ una cosa grave? Grazie infinite

( Pietro – Lampedusa )

Risposta

Ciao Pietro, sarebbe meglio dare qualche dettaglio in più quando si chiedono dei consigli su delle patologie botaniche, tuttavia posso dirti che delle sfumature nere sui bordi potrebbero essere state causate dal caldo eccessivo (a Lampedusa il termometro deve salire molto in estate!) oppure, se le macchie dapprima piccole si sono poi estese all’intera lamina fogliare, potrebbe trattarsi di una malattia fungina, ma mentre nel primo caso le foglie restano attaccate ai rami, nel secondo caso cadono, certo non è da considerare se cadono adesso: a novembre tutti gli alberi perdono le foglie!

Quando è iniziato a verificarsi questo problema? Pensaci un attimo e fai le dovute considerazioni. Se è dovuto al caldo eccessivo con l’arrivo della prossima primavera il tuo pero si riprenderà (ricordati di annaffiarlo bene soprattutto per i primi due anni), mentre se si tratta di una malattia fungina fai subito un trattamento con la poltiglia bordolese e leggi la la risposta che avevo formulato per Antonio su “come mantenere sano un albero da frutto“. Saluti e a presto!

Vivo a Genova, dove ho insegnato per anni nei licei cittadini: ora mi dedico alla cura di un terreno trasformato in orto-giardino a più di 1000 metri di altitudine in Val Trebbia. Nonostante la difficoltà della distanza e da Genova, mi piace raccogliere i prodotti che omaggio con orgoglio a parenti ed amici…

Domanda:

dopo lunga e attenta ricerca Ho trovato e piantato un pero Martin Sec che al secondo anno di vita ha tutte le foglie gialle. Quale può essere la causa? Cosa posso fare perchè non patisca ulteriormente e poi che faccia frutti? Grazie

(Maria Clotilde – Genova)

Risposta

Cara Maria Clotilde, se imparaste a mandarmi le foto insieme alle domande il mio compito sarebbe molto più facile. Ma non preoccuparti perché nessuno lo fa, ma provo ugualmente a rispondervi come meglio posso, ma soprattutto con tanta passione.

Il pero Martin-Sec può soffrire di ticchiolatura, un fungo che si manifesta quando si hanno primavere particolarmente piovose o se l’albero si trova in una zona dove l’aria è stagnante e con assenza di ventilazione. La ticchiolatura però comporta prima la comparsa di macchie scure e poi l’ingiallimento della foglia.

Se invece le foglie del tuo pero ingialliscono senza prima avere macchie marroni le cause potrebbero essere svariate: eccesso di annaffiatura, mancanza di luce o mancanza di azoto. Rifletti suoi tuoi comportamenti e poi vai ad esclusione, ovvero se il melo ha tutto il sole di cui ha bisogno e tu non sei sempre con la gomma in mano a propinargli acqua, è probabile che il terreno sia troppo povero e che lui necessiti soltanto di un po’ di nutrimento supplementare. In quel caso prevedi in autunno (ottobre) una concimazione con dello stallatico maturo e, secondo necessità, ripeti l’operazione ad inizio primavera.

Non scordiamoci infine che il tuo pero ha soltanto due anni: talvolta se il terreno non è particolarmente ospitale le piante impiegano anche due o tre anni prima di adattarsi, da me ad esempio (dove le piante “il pane devono sudarselo”) succede spesso.

Auguri e buon orto! E visto che il tuo orto-giardino è in un posto bellissimo mandami delle foto da pubblicare.

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