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Salve, da qualche tempo ho un piccolo orto dove coltivo pomodori, ma negli ultimi anni il raccolto è peggiorato notevolmente. Ho cercato su internet e mi sono imbattuta nel vostro splendido sito. Riguardo alla coltivazione del pomodoro viene nominato il sovescio. E’ possibile applicarlo anche ad un orto di piccole dimensioni? La veccia (Vicia Villosa) potrebbe andare bene come coltura di sovescio? E in che periodo mi conviene seminarla? Grazie per l’attenzione.

(Beatrice – Savorgnano del Torre)

Risposta

In genere negli orti piccoli il sovescio non si utilizza perché si ha sempre carenza di spazio, ma se tu vuoi dare una maggiore struttura al suolo e puoi permetterti di lasciare riposare una piccola area per  renderla più fertile, è certamente una pratica che puoi utilizzare.

L’impiego di una leguminosa e quindi della veccia è senz’altro indicata per arricchire di azoto il terreno.

La veccia sativa è più resistente al freddo e fa più biomassa. Può essere mischiata anche ad altre piante da sovescio come avena, favino, pisello etc. La veccia sopporta bene la salinità dei suoli e la siccità e si adatta anche a terreni tendenzialmente acidi. Si può seminare in autunno in tutte le regioni dove il clima si mantiene abbastanza mite o in primavera dove gli inverni sono molto rigidi.

Si raccomanda di interrare prima che i semi arrivino a maturazione.

Per dare più sprint ai tuoi pomodori ricordati di aiutarli anche con un po’ di potassio. In questo caso è ottima la cenere di legna oppure una concimazione a base di consolida (su questo argomento scriverò presto un articolo su InOrto) o con  del macerato di ortica.

Un saluto e buon orto! E soprattutto grazie per i complimenti!!!

Rapanello o ravanello? Bella domanda! Metà italiani lo chiamano in un modo e metà nell’altro. Attribuiamogli quindi anche il nome latino Raphanus Sativus Parvus (famiglia Crucifere) su cui spero ci troveremo tutti d’accordo.

Sono un appassionato della campagna, posseggo un appezzamento di terreno adibito a uliveto e agrumeto, oltre ad immettere nel terreno alberi da frutta di vario genere, albicocche, nespole, ciliege,ecc.ecc. da qualche mese ho recintato un po’ di terreno destinato ad orto.

La passione mi spinge a fare le piantine dai semi anzichè andarli a comprare e  a tal proposito ho acquistato alcune bustine di semi di varie piante di cui il fagiolo bianco e il cavolfiore. Mentre per i fagioli ho già letto il sistema di piantagione partendo dal fagiolo madre, per il cavolfiore ho messo a dimora dei semi in dei piccoli contenitori, ma l’esito sortito credo che non sia dei migliori, in quanto sono venuti fuori delle piantine molto sottili ed alcune sono già curve e non credo che si possano piantare nel terreno.

Vorrei sapere da voi qual è la tecnica per poter avere cavolfiori di propria produzione. Grazie anticipatamente.

(Alfio – Siracusa)

Risposta

Ciao Alfio, la prima cosa che posso dirti è che in genere la facoltà germinativa dei cavolfiori dura fino a 5-6 anni, ma i migliori risultati si ottengono con i semi che non hanno più di due anni. Per cui quando acquisti le bustine dei semi occhio alla data di scadenza!

La semina si effettua in semenzaio, a seconda del clima della zona dove abitiamo, da gennaio, per i cavolfiori estivi, a settembre per quelli invernali. Per la fuoriuscita del germoglio dal terreno in genere occorrono 5-7 giorni e il trapianto delle piantine si effettua circa 40 giorni dopo la semina, quando le piantine avranno emesso la quinta-sesta foglia e avranno un’altezza di circa 15-20 cm.

Il seme va posto alla profondità di circa un centimetro e per germinare necessita di una temperatura di 21 gradi. Ti consiglio di leggere (se ancora non l’hai fatto) il post sulla semina in semenzaio e sul terreno più adatto a questo scopo.

Non è che per caso hai tenuto le piantine in un ambiente troppo scuro e loro si sono allungate in cerca di luce?

Un caro saluto e se hai ancora bisogno scrivi.

alve a tutti, vivo a Padova e ho da anni, una bella pianta di limoni che tengo in terrazza (a ovest) e d’inverno rimane fuori coperta da tessuto/non tessuto. Ora la pianta ha ben 30 limoni belli grossi! L’anno scorso con 17 ho fatto 3 vasetti di marmellata.

Il mais da pop corn (Zea mays everta) ha destato molta curiosità, ma la sua coltivazione è uguale a quella di un comunissimo mais dolce.

Posizione – Ama le posizioni soleggiate e riparate, ma se da voi il vento non manca provvedete a mettere un sostegno a ciascuna pianta.

Terreno – Anche se si adatta a qualsiasi tipo di terreno, renderà al meglio in uno arricchito con del letame maturo o se in vaso, in del terriccio molto fertile. L’ideale è compiere la concimazione nell’inverno che precede l’impianto, aggiungendo un secchio di letame ben decomposto per ogni metro quadro.

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Ho acquistato una pianta di limone vorrei sapere quando è il periodo per rinvasarlo: i fiori non ci sono più, ma ora ha 5 limoni. Non vorrei fare confusione mi date un consiglio?

Vorrei coprire con delle piante l’argine di un fossato che scorre lungo la casetta in campagna all’Elba, ho pensato di mettere delle piante di lavanda perchè il terreno è molto ripido al di là della siepe di alloro, quindi poca acqua e difficile anche da bagnare.

Inoltre è esposto molto al sole e trascurato per lunghi periodi, qual’è il periodo migliore per piantare la lavanda? Quante piantine dovrei comprare per riempire l’argine lungo un centinaio di metri e largo 5/6 metri?

La foto allegata spero sia di aiuto per una descrizione più precisa,

Grazie

(Ugo – Isola d’Elba)

Risposta

Caro Ugo, quando si acquistano le piante in vaso e si trapiantano in terra qualsiasi periodo può andare bene in un posto mite come l’Elba, ma il problema è l’acqua, perché le piante (anche quelle che amano il secco) subito dopo il trapianto (ma un po’ per tutto il primo anno) necessitano di assistenza idrica.

Quest’anno la primavera sarebbe stata eccellente sotto questo profilo, perché il problema acqua, viste le piogge continue, non sembrava sussistere, ma solitamente all’Elba in questo periodo, l’acqua è già un problema.

Non potendole annaffiare e presumendo che l’estate sia ormai alle porte, adesso è troppo tardi per compiere questa operazione.

Direi allora di attendere fine settembre, ma anche ottobre (ma talvolta da noi può andare bene anche gli inizi di novembre) quando cominciano le prime piogge, ma la stagione è ancora buona.

In questo modo farai il tuo impianto quando le giovani piantine potranno contare sulle piogge autunnali. Un’altra soluzione è fare un impianto a goccia, con un tubo provvisorio, da togliere una volta che le piante avranno bene attecchito.

La lavanda può essere una buona soluzione, è bella, generosa e indicata a questi luoghi, se vuoi puoi spezzare la monotonia inserendo qualche pianta di ginestra (Spartium junceum), che attecchisce subito anche senza acqua e si presta bene a questo tipo di scarpate. Per il tipo di copertura che vuoi fare tu, vanno messe almeno 4/5 piante di lavanda (Lavandula officinalis) al metro quadro, a 40-50 cm di distanza l’una dall’altra.

Un ultimo suggerimento, e poi ti lascio, è il Rosmarinus prostratus (foto), anch’esso bello, tappezzante e con poche esigenze.

Ricorda che inizialmente dovrai diserbare tra una pianta e l’altra, fino a quando le nuove piante non avranno coperto tutto. E non scordarti che la lavanda va potata: dovrai abbassarla ogni anno per raccoglierne i fiori e per mantenerla in forma. Ciao e buone vacanze!

Posso ancora mettere le patate nel terreno? E quando con la fase lunare?

Grazie

(Salvatore)

Risposta

Ciao Salvatore, non mi hai detto una cosa importante: dove abiti? Ti consiglio di leggere bene questo post che parla proprio di quando effettuare la semina della patata. Se abiti in una zona non troppo calda e visto che quest’anno siamo indietro con la stagione, forse ce la puoi ancora fare! Puoi scegliere una varietà a ciclo vegetativo un po’ più breve e aiutarle con le annaffiature quando il caldo si farà sentire. La semina della patata in genere si effettua in luna calante. Buon Orto!

Nel comune di Recco coltivo alcune “fasce” seminando fave, piselli, fagioli, insalate varie, pomodori, melanzane ecc. Molto altro spazio è dedicato ad alberi da frutto (ciliegie, kiwi, albicocche, kaki, aranci, mandarini ecc) poiché la mia schiena ….preferisce lavorare eretta.

Sono alle prime esperienze, molta passione ma poco tempo dato che abito a Genova.

Nelle semine mi piacerebbe seguire le lune. Esiste una regola base, oppure ogni prodotto ha le sue peculiarità? E in questo secondo caso, per gli ortaggi sopra elencati, mi potreste dare alcune nozioni?

Grazie e saluti

( Alberto – Recco )

Risposta

Ciao Alberto, proverò a darti qualche consiglio su come seguire la luna, ma ricorda di adattare questi consigli al luogo dove vivi, alle condizioni meteorologiche e alle tue esigenze.

Queste sono le linee generali da seguire:

– gli ortaggi da tubero (patate, topinambur, ecc. ), da radice (rape, ravanelli, ecc) , da bulbo (cipolle, porri, aglio, ecc) è preferibile seminarli in luna calante

– gli ortaggi coltivati per il loro frutto (anguria, melanzana, peperone, pomodoro), fiore (carciofi, cavolfiori, aromi), seme o baccello (fagioli, fave mais, ecc..) in luna crescente.

Dopodiché esistono alcune eccezioni, come la carota che, pure essendo un ortaggio da radice, ha una crescita piuttosto lenta e per questo è preferibile seminarla in luna crescente. Per il momento direi che hai le indicazioni base per partire, ma cercherò di tornare spesso sull’argomento luna per dare nuovi suggerimenti. Nel dubbio scrivi. Un saluto e Buon Orto!

Cara Nara, da me, al Nord con inverni freddi, ma più che altro con autunni dalle forti  escursioni termiche notturne, posso piantare le puntarelle?

Ti informo che i pomodori già a fine agosto o ai primi di settembre non maturano più, non sono più gustosi, ma sono “slavati”. La cicoria catalogna viene molto bene, però per il problema che ti descrivevo all’inizio, la semino a maggio-giugno per mangiarla in autunno presto (in inverno no, perchè gela tutto anche in serra). Cosa posso fare per far venire le puntarelle che mi piacciono molto?

Grazie per la risposta

(Mariuccia – Trana – To)

Risposta

Ciao Mariuccia, ho trovato un post  nel blog ‘degli amici dell’orto’ sulla coltivazione delle puntarelle (Cichorium intybus subs. foliosum) che sembra scritto proprio per te.

Come vedrai, leggendo l’articolo, consigliano di seminare a fine maggio in semenzaio per raccogliere a novembre-dicembre. E’ evidente che da te devi anticipare  almeno di un mese, se disponi di un posto riparato dove effettuare le semine in semenzaio. Tieni conto che le puntarelle resistono fino a + 5°. Prova e fammi sapere. Un saluto carissima!

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