Articoli

Ciao ho 37 ed è il primo anno che mi dedico all’orto… per ora ammiro i tanti pomodori verdi che promettono bene e insieme a mia moglie e ai nostri 2 figli (4 e 2 anni) passiamo delle belle giornate all’aria aperta…Non ho trovato nulla sul sovescio… hai in programma un post su questo interessante argomento? Grazie

(Walter)

Ciao Walter, ma sai che hai proprio ragione? Sul sovescio non avevo ancora scritto niente e siccome è una pratica molto, ma molto importante eccoti non uno, ma ben due articoli sull’argomento: Il sovescio, la concimazione verde che arricchisce l’orto e Le piante consigliate per un buon sovescio. Spero di avere soddisfatto la tua curiosità e se hai ancora qualche argomento da sottoporre scrivi! Per il momento un saluto a tutti gli ortisti, grandi e piccoli, della tua famiglia.

Il sovescio o concimazione verde è una pratica preziosa per la fertilità del nostro orto perché è la più “facile e naturale”. E’ ampiamente utilizzata in agricoltura biologica, ma si adatta bene anche ai piccoli orti. Niente sacchi, né carretti, né secchi, si produce sul posto e funziona a meraviglia. Consiste nel coltivare determinate piante che invece di essere raccolte vengono interrate al momento del loro massimo sviluppo.

Il sovescio perché – E’ ottimo per arricchire il terreno di sostanza organica, per aumentare le riserve idriche dei terreni siccitosi, per migliorare la struttura fisica del suolo, per proteggere gli strati superficiali dal dilavamento e dall’erosione e, se effettuato con leguminose, apporta una buona quantità di azoto.

Il sovescio quando – Si pratica nell’orto dopo il raccolto di una coltura principale, quando il terreno appare sfruttato e stanco, o prima di una nuova semina, proprio allo scopo di arricchire il suolo. Molti lo utilizzano una volta l’anno come concimazione verde, oppure per rivitalizzare un terreno incolto da destinare ad orto, restituendo fertilità allo spazio da coltivare.

Continua a leggere

Bastano delle melanzane, dei finocchi con il ciuffo, zucchine, patate, il rosso acceso dei ravanelli, carote a volontà  e il gioco è fatto. Non è la ricetta di un ricco minestrone, ma gli ingredienti per un gioco da fare con i vostri bambini.

Gli ortaggi escono dal piatto per creare piccole sculture vive e colorate: un ring di carote e stuzzicadenti per un match a suon di ortaggi. Melanzane che si trasformano in automobiline e finocchi che diventano buffi personaggi. Almeno per una volta le verdure si faranno apprezzare dai più piccoli non come cibo, ma come gioco. Continua a leggere

Giugno nell’orto è un mese ricco di ricompense. Se abbiamo seminato presto possiamo già raccogliere basilico, bietola, carote, lattughe, piselli, prezzemolo, sedano e zucchine. Certo la pioggia che è scesa in questi giorni non facilita i lavori: “l’acqua di giungo fa piangere il mugnaio”, dice un vecchio proverbio, per evitare che faccia piangere anche l’ortocultore, tra uno scroscio d’acqua e l’altro, vediamo cosa possiamo fare.

Rincalziamo i fagioli, le patate, i pomodori, le melanzane i peperoni e i piselli (se avete seminato tutti questi ortaggi siete dei fenomeni e mi aspetto da voi numerosi consigli per chi è meno esperto!)

Pacciamiamo gli ortaggi che sentono maggiormente la mancanza di acqua o la concorrenza delle erbacce.

– Prepariamo i tutori per fagioli e fagiolini rampicanti.

– Leghiamo i cespi dell’indivia riccia per effettuare l’imbianchimento. In genere questa operazione si fa sulla pianta assolutamente asciutta 15-20 giorni prima della raccolta.

Continua a leggere

Sono vermi di piccola taglia che possono infestare il terreno del nostro orto, soprattutto se abitiamo in località a clima caldo. Sono parrassiti che si nutrono delle radici degli ortaggi come carote, pomodori, patate, ecc. Possono arrestarne lo sviluppo o deformarne le radici. Mi raccomando non crediate che tutti i vermi siano nocivi, quindi non scatenate un’inutile caccia alle streghe!

Quando si tratta di orto le cose da fare o da dire sono sempre molte. Così una volta finito di scrivere il post sulla zucchina mi sono resa conto che avrei voluto darvi ancora qualche suggerimento sul trapianto. Tanto per cominciare per effettuarlo scegliamo un momento non troppo caldo della giornata, il tardo pomeriggio andrà benissimo così non sottoporremo subito le nuove piantine al  caldo intenso.

Per fare un buon lavoro è opportuno arricchire di sostanza organica il terreno con dello stallatico maturo, scavare una buca un poco più grande del pane di terra di cui la zucchina dispone nel vaso e collocarci dentro la giovane pianta, infine comprimere leggermente intorno alle radici.

Affiniamo bene la terra con la zappa perché la nuova piantina deve trovare un terreno friabile in cui affondare le giovani radici e quando toglieremo la zucchina dal vasetto cerchiamo di non rompere la zolla che la contiene.

Continua a leggere

Non c’è orto senza zucchina. Che sia in vaso che sia in piena terra, la zucchina dà grandi soddisfazioni, perché è generosa e riempie il piatto e il frigo per l’intera estate. Una delle gioie di questa stagione è andare nell’orto la mattina presto e scoprire che la zucchina è sempre pronta a regalarci qualcosa: una volta il fiore e l’altra il frutto, non ci lascia mai a mani vuote.  Coltivarla è semplice, basta seguire alcuni pratici accorgimenti.

Sul balcone – Se vogliamo coltivare la zucchina in balcone optiamo per le varietà a cespo, ne metteremo una per vaso (largo 30/40cm) e il gioco è fatto, mentre se decidiamo per le rampicanti, come la Trombetta di Albenga, possiamo metterne due per vaso, ma occorrerà prevedere una spalliera o un graticcio.

Semina – I semi si interrano da metà aprile a giugno, due o tre per buchetta con la punta rivolta verso l’alto. Le piantine già pronte possono invece essere trapiantate fino a luglio, se vogliamo raccogliere frutti fino a settembre. Nell’orto potremo prevedere una pianta ogni metro quadrato, distanziando le file di 100/120 cm e le piante sulla stessa fila di 80 cm.

Continua a leggere

Curare con i fiori si può. Nell’orto alcune piante da fiore ci possono essere di grande aiuto, non solo regalandoci dei colori vivaci, ma anche tenendo lontano degli ospiti poco graditi. Non tutti sono d’accordo, c’è ancora molto scetticismo in giro, ma di sicuro male non fanno e quantomeno renderanno il nostro orto o il nostro balcone più allegro e gradevole.

Uno dei migliori alleati è senz’altro il bellissimo nasturzio (Trapaeolum majus), una delicata rampicante annuale che se abbinata al pomodoro, ma anche ai fagioli, tiene lontani gli afidi.

Per chi coltiva gli ortaggi in vaso infatti è meglio scegliere delle annuali, che occupano poco spazio con le loro radici e che, dovendole riseminare di anno in anno, possono adattarsi a qualsiasi schema di coltivazione si scelga di adottare.

Continua a leggere

L’orto della fede è nato da poco. Si trova di fronte alla Chiesa Cristiana Protestante in Milano, in via Marco De Marchi. I vecchi ippocastani che ornavano e ombreggiavano lo spazio antistante alla Chiesa erano diventati ammalati e pericolanti e il loro abbattimento aveva lasciato un vuoto incolmabile. Sembrava che un prato ornamentale potesse essere l’unica alternativa.

Poi grazie al progetto ‘Orticoltura urbana’, promosso dalla società Orticola di Lombardia e da Green City,è nato il primo Orto della Fede, uno spazio condiviso dedicato all’aggregazione e alla creatività. Intorno all’iniziativa si è formato ben presto un gruppo di famiglie, che al sabato si sono ritrovate per ripulire il terreno, costruire le aiuole rialzate, riempirle di buona terra e piantumare frutti e ortaggi. Non mancano una piccola serra, una compostiera e qualche comoda seduta.

Continua a leggere

Basilico (Ocimum basilicum), basta la parola per sentirne il profumo e percepirne il gusto. E’ un’aromatica molto semplice, ma anche le cose più semplici vanno sapute coltivare. Inoltre, se non siete esperti di semine, il basilico potrebbe essere una buona pianta con cui iniziare.

Non ama il freddo quindi la semina va effettuata a dimora (in piena terra o in vaso) in tarda primavera. Per chi usa il semenzaio si può anticipare a febbraio e il trapianto andrà fatto all’emissione della quarta fogliolina.

Il seme è molto fine e quindi è meglio distribuirlo mischiandolo con un po’ di sabbia. Una volta cresciute le nuove pianticelle dovremo diradarle mantenendo tra di loro 15-20cm di distanza. Durante la crescita, che è molto veloce, ricordiamoci di annaffiare costantemente, zappettando delicatamente di tanto in tanto la superficie della terra. Il basilico ama il sole, ma non quello troppo forte. L’ideale è, se coltivato in vaso, spostarlo quando fa troppo caldo in una zona di mezz’ombra, nell’orto lo posizionerei invece all’ombra di qualche ortaggio più alto o di qualche alberello che durante il giorno possa regalargli un po’ di fresco.

Continua a leggere

© 2021 Bonduelle InOrto