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Gli ortaggi e i legumi lo sappiamo, sono un elemento molto importante della nostra alimentazione. Ma perché? Vediamo più da vicino le proprietà salutistiche o addirittura terapeutiche che possiamo ricevere da ciò che coltiviamo.
In primis gli ortaggi apportano all’organismo delle sostanze di difesa come le vitamine C, la pro-vitamina , le vitamine B1, B2, PP, E, K. I legumi contengono degli elementi minerali quali il calcio, il fosforo, il magnesio, lo zolfo, il ferro e il potassio. Inoltre contengono sostanze dall’effetto diuretico, purificante, digestivo e spesso anche antibiotico. Continua a leggere

La raccolta è l’operazione più gratificante dell’orto, ma non la più facile. E’ vero che quando ci avviamo verso l’orto, cestino alla mano, per incassare il frutto della nostra fatica, un bel sorriso si stampa sul nostro volto, ma questo non vuol dire che la raccolta si possa fare come e quando vogliamo. Per prima cosa, se conteggiamo bene, richiede molte ore di lavoro. Ogni ortaggio necessita di un metodo ben preciso, di attrezzature specifiche e l’individuazione del tempo più idoneo, cioè quando le nostre verdure, giunte al giusto grado di maturazione, esprimono al meglio il loro sapore. Continua a leggere

Vecchie taniche, bottiglie di plastica, ma anche semplici sacchetti trasformati, con un po’ di fantasia, in oggetti insoliti. Il gioco del riciclo ultimamente è molto di moda e spesso ai bambini viene proposto di riconvertire in giochi rifiuti inquinanti difficilmente degradabili, ma riciclabili.

In questa occasione gli stessi rifiuti sono stati utilizzati per accogliere giovani piantine e farne un piccolo orto, forse di breve durata, ma di poca spesa e grande effetto. Ed ecco che dai sacchetti di plastica spuntano fiori, bottiglie colorate diventano piccoli vasetti da appendere, e vecchi flaconi e contenitori accolgono insalatine.

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La luna nell’orto, anche se fresca e notturna, è argomento ‘scottante’. Nel senso che ci sono opinioni contrastanti al riguardo e, che si creda o meno alla sua influenza sulla crescita delle piante, resta un elemento di cui dovere parlare. Per chi, come me, viene da una famiglia di ‘contadini-orticoltori’ dove Frate Indovino faceva sempre bella mostra di sé sul muro della cucina ed era oggetto di grande attenzione, non tenere conto della luna è un sacrilegio, ma capisco gli scettici che, in un periodo in cui i satelliti sono più delle stelle, storcono il naso nello scrutare il calendario lunare ad ogni ‘piè sospinto’.

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Ciao abito a Verona e volevo chiedervi quando posso seminare le carote, mi direste il periodo esatto perche’ non ne capisco niente di lune. Grazie.

(Orietta – Verona)

Risposta

Ciao Orietta, per seminare le carote devi sempre aspettare la luna crescente (cioè da spicchio diventa mezza e poi piena). Esistono varietà precoci, semi-precoci e tardive, per consentirci di avere carote fresche tutto l’anno. Le precoci si seminano a febbraio/ marzo, le semi-precoci in aprile/maggio, le tardive da fine agosto a tutto ottobre. Se hai intenzione di seminarle direttamente a dimora all’aperto, sappi che la germinazione avviene ad una temperatura di 10° circa, quindi regolati su questo dato per capire quando è meglio iniziare a seminarle nella tua zona. Se hai un balcone bene esposto e protetto puoi iniziare presto, se invece il tuo giardino è sottoposto a gelate tardive aspetterai un po’ di più. Spero di essere stata chiara e di averti saputo aiutare. Buona semina, ma soprattutto buona raccolta!

Abito a Pistoia, sono segretaria e adoro fare l’orto. Leggo tanti articoli e alcuni opuscoli sull’argomento. Nel mese di giugno ho seminato 3 tipi di rape, sono nate e sono bellissime. E’ vunuto a farmi visita un amico e con decisione mi ha suggerito di estirparle perchè le rape hanno bisogno di molto freddo prima di essere commestibili. E’ vero? Grazie per la tua disponibilità, attendo con ansia la risposta

Domanda: quando seminare le rape nella città di Pistoia?

(Anna – Pistoia)

Risposta

E’ vero che le rape sopportano bene il freddo, ma questo non vuol dire che vanno seminate e mangiate solo in inverno. Si possono seminare (anche a Pistoia) sia in primavera che all’inizio dell’autunno (terminato il caldo estivo). Si raccolgono quando hanno un diametro di 8-10 cm e la raccolta avverrà in modo scalare a seconda della necessità. Annaffiale bene e pacciamale con della paglia o dell’erba sfalciata, per mantenere costante il livello di umidità del terreno e tenere lontane le infestanti. Siccome trovo sia un ortaggio trascurato, ma molto interessante, farò presto un articolo sulla loro coltivazione. Seguici e scrivici ancora! Buona raccolta Anna!

Il caldo si fa sentire fin troppo e se non fosse che dobbiamo raccogliere quello che abbiamo seminato, nell’orto talvolta eviteremo volentieri di andarci. Ma zucchine, fagioli, fagiolini, lattughe, melanzane, peperoni, prezzemolo, basilico, meloni e naturalmente pomodori ci aspettano lì  ogni mattina, pronti per essere colti ed essere portati a tavola. E questa è una gran gioia!

Approfittiamo dell’aria fresca della mattina per pacciamare le piante che ancora devono produrre per evitare l’evaporazione dell’acqua.

Rincalziamo le patate e tutte le piante che hanno un avvallamento alla base del fusto, dovuto alle ripetute annaffiature.

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Renza è una designer, abita a Verona e si diverte a coltivare un orto-giardino sul balcone. Le abbiamo chiesto di raccontarci come è nata questa passione e se è stato facile farla sopravvivere in una città, dove le piante spesso lottano contro il cemento.

“Quando qualcuno mi chiede cosa vorrei fare come alternativa al mio lavoro, rispondo sempre che vorrei coltivare un orto! lo dico davvero, a casa mia c’è un terrazzo di circa 20mq sopra un autolavaggio con vista su distributore di benzina. Non è proprio il massimo, ma ho ostinatamente creduto che avere un terrazzo fosse la cosa migliore della mia casa e negli anni l’ho un po’ sistemato. L’anno scorso hanno spostato le pompe di benzina sull’altro lato della casa, al posto di un magnifico giardino di una villetta disabitata, che era il parco giochi del mio amatissimo gatto Scheggia, che dopo l’abbattimento degli alberi è sparito.

Vi assicuro che il giorno che hanno tagliato gli alberi ho pianto come una fontana… e poi tutto è rimasto immobile e silenzioso… non si leggeva più il vento nel movimento delle foglie (le case stanno ferme) e gli uccelli che avevano lì i nidi si aggiravano sperduti.

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La menta è invasiva e prepotente, ma il suo profumo e la sua freschezza conquista tutti. E’ quasi indispensabile averla in giardino o in balcone tra le altre aromatiche.

Se pensiamo a qualcosa di esotico ci facciamo un tè alla menta, se vogliamo arricchire l’insalata di patate e fagiolini ne aggiungiamo qualche fogliolina e se vogliamo rendere più particolare il ‘solito’ melone, lo serviamo freschissimo punteggiato con il verde delle foglie di menta. Ma si sposa benissimo anche con le pesche e le fragole: provare per credere. Eccovi allora qualche consiglio su come coltivarla.

Innanzi tutto sappiate che esistono moltissime varietà di menta, ma forse la più conosciuta è la Mentha piperita (famosa proprio per il tè alla menta), ma fatevi tentare anche dalle altre ‘cugine’ più delicate, come la Mentha gentilis o la Mentha pulegium (mentuccia)  indicate nella preparazione delle insalate e bellissime da tenere in giardino: oltre al profumo regalano anche dei cespugli compatti e delle belle fioriture.

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Il caldo inizia a farsi sentire e le nostre piante sembrano sempre assetate, questo è il momento giusto per capire come soddisfarle senza sbagliare. L’annaffiatura è un’operazione facile, ma eseguirla correttamente è di vitale importanza per il nostro orto, sia esso in vaso che in giardino.

Le piante in vaso necessitano di annaffiature più frequenti e più il vaso è piccolo più l’acqua evapora in fretta, così come nella terracotta si asciuga prima che nella plastica. Naturalmente le piante collocate a mezz’ombra necessitano di meno acqua di quello esposte in pieno sole e quando piove occorre ridurre o addirittura cessare le annaffiature.

Per capire se le piante hanno bisogno di acqua occorre osservarle spesso e sentire la terra con le dita, se questa è asciutta anche sotto la superficie è ora di annaffiare. Fate attenzione che il terreno non diventi mai troppo secco altrimenti si formeranno delle crepe e quando andrete ad annaffiare l’acqua defluirà sul fondo del vaso in un attimo, in quel caso dovrete dare l’acqua a più riprese o lasciare il vaso a bagno, fino a quando tutto il terreno non sarà nuovamente ben umido.

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