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Bambini siete pronti per i nuovi giochi dell’orto di febbraio? I ragazzi della  V A del Liceo Scientifico “Mairone da Ponte” di Presezzo questo mese hanno preparato per Bimbi InOrto un Verdurario di Febbraio ricchissimo, a base di cavoli e cipolle, pieno di consigli e curiosità, scaricatelo e leggetelo con calma. E se qualcuno non avesse ancora individuato quale fosse la parola mangiucchiata dalla cavolaia nella fiaba di gennaio, alla pagina nove troverete finalmente la soluzione.

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Eccoci all’appuntamento con la fiaba di febbraio preparata dai nostri amici della V A del Liceo Scientifico “Mairone da Ponte” di Presezzo. Questa volta il protagonista è un pomodoro gigante che cresce fino a bucare le nuvole e Giacomino bambino vivace e coraggioso vi si arrampica per scoprire che lassù abita….Ucci, ucci…Ma leggetevi tutta la storia e d’ora in poi attenzione a quando pianterete pomodori!

IL POMODORO MAGICO

C’era una volta un ragazzo di nome Giacomino che, dopo la morte di suo padre, viveva con la mamma in una piccola fattoria. Erano molto poveri e possedevano solo una mucca dalla quale ogni giorno mungevano il latte. Ma arrivò il giorno in cui neanche la mucca fu più in grado di offrire loro qualcosa e così la madre di Giacomino decise di venderla.

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Il gelo non vuole saperne di mollare la presa: sono previsti ancora giorni di freddo polare. Negli orti strapazzati dal gelo si contano le perdite. Un mio amico lamentava ieri i piselli ‘stecchiti’ e tutte le semine non protette che aveva allegramente anticipato e che ora sembrano del tutto compromesse. Io che sono sempre in ritardo, non ho corso questi pericoli, ma non oso pensare quali brutte sorprese mi riserverà il giardino a primavera, quando alcune piante non risponderanno più al richiamo del sole. E’ vero che ho provveduto a coprire con la paglia il piede delle piante più freddolose, per proteggere le radici, e ho messo loro in testa un cappuccio di tessuto non tessuto, per garantire qualche grado in più alla parte aerea, ma non so se sarà sufficiente.

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Arriva Mino, il nuovo nano da giardino! E’ ecocompatibile e sensibilizza al compostaggio e al riciclo.

Da oggetti di arredo di dubbio gusto ad oggetti di culto da parte di movimenti nati in rete, che ne vogliono la liberazione o l’annientamento.  Amati e odiati al tempo stesso, i nani sono stati negli anni sia oggetto di denigrazione che oggetto di design. Di sicuro il nanetto da giardino di strada ne ha fatta tanta.

Sembra che i primi siano ‘stati avvistati’ in Germania intorno al XVII secolo e che un certo Sir Charles Isham nel 1874, dopo un viaggio in terra teutonica, ritornò in Inghilterra con a seguito ben 22 statuette di nani in terracotta, che depose ad ornamento del suo giardino nel Northamptonshire. Nel 2010 sono stati addirittura banditi dal comune di Furore, sulla Costiera Amalfitana, perché  ‘motivo di alterazione dell’ambiente naturale’.

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Per potere organizzare lo spazio del proprio orto è bene avere chiara una suddivisione tanto semplice quanto importante: ortaggi invernali ed ortaggi estivi. Riflettere su come possono alternarsi ci farà risparmiare tempo e spazio.

Ortaggi invernali: radicchi, carciofi, carote, spinaci, patate, piselli, broccoli, cavoli, bietole, finocchi, rape, porro, ravanelli, cipolle, ecc. Sono piante che preferiscono il clima fresco, che sopportano anche le basse temperature.

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Non tutti i bambini amano le verdure. Anzi molto spesso storcono il naso davanti ad un piatto di spinaci o fanno smorfie davanti alla pasta condita con le zucchine. Un po’ perché spesso abitano in città e non hanno un contatto diretto con la natura e con i luoghi dove si produce il cibo; un po’ perché, anche quando stanno in campagna, preferiscono la tv e il computer ad una visita alla fattoria; fatto sta che tra i bambini e le verdure non sempre c’è simpatia.

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Questa fiaba è stata ideata dai ragazzi della V A del Liceo Scientifico “Mairone da Ponte” di Presezzo, che hanno iniziato questo mese una collaborazione innovativa e divertente con InOrto, indirizzata soprattutto alle mamme che amano l’orto e ai bambini che amano le verdure o che impareranno ad amarle grazie proprio alle sorprendenti trovate di questi liceali. Se frequenterete Bimbi InOrto scoprirete quanto sono creativi questi ragazzi e quante belle sorprese hanno preparato per voi! Per il momento, buona lettura!

Le magiche verdure

C’era una volta, in un piccolo regno, un vecchio re con un figlio molto bello che amava andare a cavallo. Il re spesso chiedeva al principe di sposarsi così da dargli un nipotino prima della sua morte, ma il ragazzo non voleva saperne di una moglie; lui desiderava solamente cavalcare per le verdi colline e tra il fresco bosco senza altri pensieri.

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Pascoli il poeta dell’orto o Pascoli il poeta ortolano. Definirlo così non è una forzatura, ma un dato di fatto. Non solo Pascoli ha dedicato un’intera poesia all’orto (‘L’oliveta e l’orto’), ma cita l’orto come rifugio dai dolori della vita (‘Nebbia’), paragona la vite a se stesso (‘La vite’) e usa le piante come tema ricorrente nelle sue rime, tanto da titolare un’intera sua raccolta ‘Myricae’ (nome latino di tamerice). E come se non bastasse paragona il poeta all’umile ortolano.

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Quali sono gli ortaggi che amano il vaso? Quelli che anche in uno spazio ridotto stanno benone? Nel post precedente abbiamo passato al setaccio mezzo alfabeto, dalla A di aglio alla L di lattuga , adesso concentriamoci sugli ortaggi dalla M alla Z.

M come melanzana – In vaso sta alla grande, ammesso che abbia una capienza di almeno 20 litri e una profondità di almeno 40 cm, a queste condizioni vanno bene un po’ tutte le varietà. Posizionate una melanzana per vaso e se vedete che tende ad inclinarsi aiutatela con un tutore. Per spostarla all’esterno aspettate che sia abbastanza caldo, quindi non prima della metà di aprile.

P come patata – Di questo ortaggio in vaso abbiamo già parlato in precedenza, ma anche in questo caso occorrerà un contenitore abbastanza capiente (il minimo è 20 l), due o tre pezzi di patata e dopo seguite le istruzioni che troverete su “come coltivare la patata sul balcone”.

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Di questi tempi si fa un gran parlare di prodotti biologici, ma quando il termine ‘biologico’ entra nel nostro orto cosa significa esattamente? Come principio generale nell’orto biologico devono essere utilizzati solo prodotti naturali e non di sintesi, ma molto spesso significa applicare buone e semplici pratiche colturali e molto buon senso.

Riassumendo possiamo dire che:

– Il terreno e le piante vanno nutrite soltanto con concimi biologici: letame, pollina, compost, terricciati, torba…

– E’ necessario seminare una grande varietà di specie vegetali

– Quando si presenta la necessità di combattere parassiti e malattie ci dobbiamo orientare verso tecniche colturali che tendono ad escludere l’uso di sostanze chimiche.

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