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Ecco una nuova fiaba per i bambini di InOrto. Questa volta niente streghe, giganti o castelli incantati, ma soltanto delle verdure litigiose e la forza conciliante della natura. La storia di un paese, Montaspro, che per una serie di eventi diventerà Monteamoroso. Ma leggiamo la storia che i ragazzi della V A del Liceo Scientifico di Presezzo hanno preparato per noi.

VENTO DI PACE

Talvolta capitano storie un po’ speciali, con conseguenze che nessuno potrebbe immaginare.

C’era un paesino, in montagna, che si chiamava Montaspro.

Lì gli asparagi crescevano dritti e liberi, senza padrone, fitti nel sottobosco come gli aghi di un porcospino e gareggiavano fra loro a chi crescesse più alto. Le punte degli asparagi arrivavano a bucare il cielo. Ma l’ultima fila sfiorava piante di tipo differente. Finocchi selvatici, erbette e cicorie giovincelle e selvatiche.

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In viaggio si fanno scoperte di ogni tipo. Le mie molto spesso combaciano con visite ad orti e giardini. Mai però avrei immaginato di andare per orti in Marocco. Inaspettatamente le oasi abbondano di tanti piccoli appezzamenti verdi, che catturano lo sguardo per l’intensità, il contrasto e la freschezza del loro colore. Ma quello di cui vorrei parlarvi, più che un pezzo di terra coltivato, è un’esperienza di vita e di condivisione. Ascoltate questa storia.

Il ‘Giardino collettivo di Hart Chou’ sorge vicino alla cittadina di Agdz, alle porte del deserto marocchino. Ovunque, lì intorno, lo sguardo si perde su vaste distese di terre arse dal sole, le attraversa come una lama il fiume Draa con i suoi verdi palmeti.

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E’ tempo di piselli: se non li avete ancora seminati affrettatevi a farlo. I piselli (Pisum sativum) mal sopportano il caldo estivo e il loro sapore viene irrimediabilmente compromesso dall’arrivo della siccità. Molto meglio gustarli prima quando sono ancora teneri e dolci.

Clima – Per germinare hanno bisogno di almeno 4 o 5 gradi, mentre per svilupparsi  la temperatura deve stare tra i 10  e i 20. E se il termometro sale troppo? Avremo una fioritura precoce e una qualità scadente.

Terreno – Si adatta bene a qualsiasi terreno senza richiedere vangature profonde o concimazioni troppo abbondanti (come tutte le leguminose hanno la capacità di fissare l’azoto), però è molto sensibile ai ristagni di acqua, quindi l’ottimale è fare delle parcelle sopraelevate di almeno 10 cm, per aiutare l’acqua a defluire.

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Ad InOrto piacciono i bambini e dedichiamo a loro molto spazio. Guardiamo con attenzione agli orti scolastici e siamo felici quando possiamo collaborare con loro fattivamente come nel caso del Verdurario.

Per incentivare ulteriormente questo rapporto la Fondazione Bonduelle ha creato il ‘Gioco di InOrto’, in pratica un gioco dell’oca di grandi dimensioni, per trasmettere i valori di una sana e corretta alimentazione ai più piccoli attraverso un contatto attivo con il mondo delle verdure.

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Vogliamo dedicarci almeno per una volta al lato frivolo degli ortaggi? Il loro aspetto estetico, pur essendo il più evidente, è quello più sottovalutato. Ma adesso le verdure stanno vivendo un momento di ‘gloria’ e contendono ai fiori il ruolo di ‘prime piante’ nella realizzazione dei bouquet più ‘cool’.

Sempre più gli ortaggi si mixano ai fiori non solo nella progettazione dei giardini, ma anche negli abbinamenti per i vasi del balcone o nelle vetrine dei fioristi più innovativi.

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Come si fa a sapere quali sono le piante da sovescio migliori per il nostro orto? come faccio a sapere se c’e’ bisogno di azoto o di altro? Devo guardare al ph del terreno?
O in realta’ quelle citate sono analoghe come “resa” di sovescio e le differenze principali riguardano solo le caratteristiche delle varie piante (semina, resistenza freddo, crescita, ecc) ? Grazie mille

( Donato )

Risposta

Ciao Donato, il sovescio è utile su ogni tipo di terreno. Lo devi vivere come una vera e propria concimazione, che oltretutto migliora notevolmente la struttura del terreno sia esso sabbioso che argilloso. Sul tipo di piante da adottare alternerei nel corso del tempo piante appartenenti a famiglie diverse: vale a dire che se all’inizio della primavera hai una parcella libera seminerei della bellissima Phacelia tanacetifolia dal fiore blu, (appartenente alla famiglia delle boraginaceae, che al sud si può seminare anche in autunno) 300 g per 100 mq di terreno, la volta successiva su quella stessa  parcella proverei del grano saraceno, dell’avena o comunque una graminacea che riduce notevolmente la presenza delle infestanti. Se invece la tua parcella sarà libera in autunno puoi seminate la veccia (Vicia villosa) ottima leguminosa o la colza (Brassica napus) crucifera resistente al freddo che regala una biomassa consistente. Oppure puoi consociare anche due tipi di piante da sovescio (avena+veccia o avena +favino) a questo proposito ti segnalo questa tabella dei sovesci con le dosi di semina,  dove sono elencate diverse combinazioni. Le dosi qui sono elevate ma farai tu le dovute divisioni. Con l’alternanza delle varie piante da sovescio nel tempo apporterai al tuo terreno tutto quello che gli occorre.  Spero di esserti stata di aiuto. Fammi sapere…

Se amiamo i frutti di bosco nel nostro orto o nel nostro balcone non può mancare il lampone (Rubus idaeus). I suoi frutti, di un rosa stupendo, sono deliziosi e si prestano alle più svariate preparazioni: macedonie, gelati, crostate e ottime marmellate. E una volta surgelati mantengono sapore e forma quasi inalterati, sicuramente meglio delle fragole.

Ma aldilà delle sue qualità organolettiche il lampone, dopo la fragola, è tra le piante più produttive e non occupa neppure molto spazio. L’unica ‘conditio sine qua non’ è la disponibilità di acqua:  se non avete acqua a sufficienza o se da voi l’estate è torrida, rinunciateci. E’ un frutto che tollera bene la mezz’ombra, che ama le posizioni arieggiate, ma non il vento forte. Per coltivarlo al meglio dovremo prevedere dei sostegni su cui farlo arrampicare.

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Salve, mi chiamo MariaCarmela e vivo a Cisterna di Latina, ho 60 anni e sono commerciante e vorrei tanto sapere cosa posso coltivare sul balcone.

(Maria Carmela – Cisterna di Latina)

Ciao Maria Carmela, ho fatto due post che sembrano scritti per te, perché vi ho elencato tutti gli ortaggi che si prestano alla coltivazione in vaso con qualche piccola indicazione sulla misura del contenitore e dei piccoli suggerimenti colturali. Il primo si intitola  ‘Dalla A alla L ecco gli ortaggi più adatti al balcone‘ e l’altro ‘Dalla M alla Z ecco gli ortaggi che amano il vaso‘. Puoi consultarli e quando hai deciso cosa coltivare scrivimi per avere qualche consiglio in più. Un caro saluto Nara

Mi chiamo Gabriele, vivo a Casella Genova e sono appassionato di orti e di psicologia…non psicologo…….Volevo chiederti come posso impedire ai gatti di fare i loro bisogni nell’orto appena zappato. Grazie

(Gabriele – Casella)

Risposta

Caro Gabriele, contro i gatti si può ben poco. I miei due gatti schiacciano le nepete  (che adorano) e scavano e fanno pipì nelle aiuole, però tengono lontani i topi, le bisce e anche tanti altri animaletti. Io li sgrido, cerco di comunicare loro quali sono i posti vietati, ma con scarsissimi risultati.

Comunque il suggerimento più diffuso in rete è quello delle bottiglie piene di acqua da posizionare qua e là, che sembra tenerli lontani. Altri usano polveri o spray innocui per noi (????) ma poco graditi dai gatti, acquistabili nei negozi specializzati in animali. Oppure si possono acquistare apparecchi che emettono ultrasuoni a loro fastidiosi. Prova a consultare questa pagina dove parlano di repellenti animali altrimenti trova un ‘compromesso sopporta gatti’. Ciao Nara

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