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Ho letto con molto interesse l’articolo “come coltivare la patata sul balcone”. Ma la mia curiosità è stata catturata soprattutto dal vaso/sacco mostrato nella foto adiacente. Di che materiale è fatto? Si trovano in commercio gia formati?

Attendo una vostra risposta.

Grazie per la disponibilità e per i preziosi consigli. Distinti saluti,

Marco De Cesare

Risposta

Ciao Marco, in effetti anch’io trovo molto belli questi sacchi, sono contenitori in eco tessuto, i primi che ho visto sono di BacSac una ditta francese, ma non so dirti se sono stati i primi a metterli in commercio, ma adesso immagino che li produrrà anche qualcun altro, questo per esempio è un altro link per l’orto nel sacco. Ma se hai qualcuno in grado di cucirli, secondo me, nei consorzi agrari puoi trovare anche del materiale simile, magari da utilizzare in doppio strato. Insomma le soluzioni come sempre sono molteplici. Saluti!

Ma gli ortaggi coltivati in città sono veramente buoni o l’inquinamento li rende pericolosi per la salute? Il problema dell’inquinamento nelle aree urbane (e non solo) c’è ed è reale, è quindi bene sapere come comportarsi per mettersi al riparo da eventuali contaminazioni derivanti dai metalli pesanti presenti nel suolo o dalle polveri sottili dell’aria.

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L’orto in cassone si realizza laddove non si ha terra o dove questa è pessima. Quindi quando disponete solo di uno spiazzo cementato o di un terreno pieno di detriti di ogni genere, non disperate: basterà sapersi attrezzare e anche lo spazio più squallido potrà trasformarsi in un orto o giardino!

In genere i cassoni sono costruiti con assi di legno, da trattare poi con delle vernici atossiche per renderli più robusti e meno attaccabili dagli agenti atmosferici.

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Salve, ho un orto nel sud della Sardegna, vorrei sapere se usare la paglia per pacciamare l’orto sia utile, sia d’estate che d’inverno; non si crea marciume e annidamento di insetti? Grazie

( Luisa )

Risposta

Ciao Luisa, la paglia è forse il miglior pacciamante per l’orto. Se vuoi conoscerne i vantaggi leggi questo articolo sulla pacciamatura organica. Non devi temere gli insetti che vedi sotto la paglia perché spesso sono insetti utili alla decomposizione del materiale organico: la paglia impiega poco tempo a marcire e a diventare essa stessa compost.

Non esagerare però con lo spessore dello strato di paglia: 10 cm saranno sufficienti! D’inverno la paglia protegge le radici dal gelo e in estate mantiene umido il terreno ed è molto utile in alcune colture, per esempio evita che le foglie del pomodoro tocchino terra con il rischio di contrarre malattie fungine.

Buon orto!

Se pensiamo che una volta in serra, ben protetti dal freddo e dal gelo, i nostri ortaggi e le nostre piante siano al sicuro, ci sbagliamo! Perché pur avendo allontanato il pericolo ghiaccio con coperture di vario tipo, resta la possibilità che possano contrarre delle malattie fungine.

Proprio all’interno delle serre queste patologie trovano l’ambiente ideale per svilupparsi. Infatti i marciumi e le muffe ‘vanno a nozze’ con l’umidità stagnante, se i tunnel non vengono sufficientemente arieggiati si possono formare delle temibili goccioline di condensa.

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E’ arrivato il momento di salutare anche il verdurario. Con il verdurario di dicembre chiudiamo un ciclo di giochi e scoperte durato un intero anno.

I ragazzi del Liceo Scientifico di Presezzo all’inizio del 2012 ci consegnarono un lavoro splendido, dedicato ai bambini delle scuole primarie per insegnare loro ad apprezzare le verdure, e noi ogni mese ne abbiamo pubblicato un parte nella sezione Bimbi  InOrto. Se avete voglia di sfogliare le nostre ‘pagine’ troverete, grazie a questi liceali, fiabe e giochi a non finire, ma anche curiosità, ricette ed informazioni legate al mondo dell’orto.

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Ogni tanto è bene ritornare a parlare della rotazione degli ortaggi, perché è una pratica importantissima per la buona riuscita di un orto. La rotazione ci aiuta a mantenere l’orto produttivo, perché ne aumenta la fertilità, e ci aiuta a tenere lontani gli agenti patogeni di molte malattie che spesso tendono a insediarsi nel terreno.

Abbiamo già visto quali possono essere i vari criteri da seguire per approntare dei validi schemi di rotazione, uno di questi è alternare le varie famiglie degli ortaggi. Ma non mi sembra di avervi mai detto in che ordine fare seguire le diverse famiglie.

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Abito a Varese, sono appassionata di animali (ho 3 gatti) e mi piace tantissimo dedicarmi al mio piccolo terrazzo e all’orto. Vorrei approfondire la mia conoscenza di piante selvatiche, ma non conosco nessuno in zona che mi insegni a riconoscerle, oppure organizzi un corso specifico.

Ho un piccolo orto (circa 30 mq) con un contenitore adibito a compostiera, ombreggiata ai tempi da un alberello di fico nato spontaneamente. Il mio vicino ne ha purtroppo estirpato le radici, poichè a suo dire invadevano la sua parte di terreno adibita anch’essa ad orto.

Cosa potrei piantare in alternativa, es. un rampicante fruttifero, che però non dia fastidio al vicino?

(Silvia – Varese)

Risposta

Cara Silvia, se hai davvero idea di usare un rampicante, significa che dovrai prevedere anche una pergola su cui farlo arrampicare, che potresti utilizzare per ombreggiare la tua compostiera. In questo caso non avrei dubbio e sceglierei una bella pergola di uva della qualità che più preferisci, fai andare qualche tralcio anche verso l’orto del vicino e offrigli qualche bella ciocca succosa e dolcissima, chissà forse diventerà più disponibile! Un’altra possibilità è il kiwi: è bello, è vigoroso e resiste bene anche in pianura Padana. Il Kiwi se attecchisce bene diventa però un po’ più invadente. Nell’incertezza usali tutti e due, non mancheranno di darti soddisfazioni!

Dimenticavo di dirti che se vuoi sapere qualcosa di più sulle piante selvatiche puoi seguire il blog di questa mia amica: si chiama il Giardino delle Naiadi, è una vera esperta e sicuramente ti piacerà (scrivigli e chiedi a lei se conosce qualcuno nella tua zona) . E poi spero presto di avere il tempo di dedicare uno spazio anche su InOrto alle piante spontanee. Per il momento ti invio un saluto e ti auguro Buon Orto!

In questa scuola l’orto si coltiva da sempre. Non è un’esigenza nata oggi, come sta accadendo in molte altre scuole. Qui la convinzione che coltivare la terra sia un fattore determinante nel percorso educativo di ogni bambino, ha radici profonde.

E’ dal lontano 1927, che alla Rinnovata Pizzigoni, i bambini crescono mettendo le mani nella terra, da quando, grazie al contributo di diversi esponenti dell’intellighenzia milanese, Giuseppina Pizzigoni riuscì a costruire la scuola così come la si può vedere oggi.

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Avete mai provato a farvi una tisana con delle foglie di melissa appena colte? E’ ottima. L’avevo sempre acquistata in bustine e usata come bevanda della ‘buonanotte’ perché rilassante, ma poi ho scoperto che consumata fresca è buona a tutte le ore e ha proprietà dissetanti e digestive. La si può anche usare per insaporire macedonie di frutta, insalate, frittate, carne e pesce. Insomma un’aromatica ‘pronta a tutto’.

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