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Ciao
Sono uno studente del politecnico di Torino.
Sto seguendo l’ultimo semestre di un corso di laurea magistrale in Ecodesign.
Sto cercando di applicare l’approccio sistemico ad un orto.
L’approccio sistemico prevede lo spostamento di un flusso continuo di materia da un’attività  ad un’altra: in altre parole un output di un’attività  diventa input per un’altra.
In questo modo si pianificano relazioni cercando di non produrre scarti.

Per questo motivo vorrei sapere quali sono tutte le fasi che caratterizzano l’esistenza di un orto?
Al di la delle colture, ci sono delle vere e proprie fasi?

Complimenti per il sito, avete già  risposto a molte mie domande 🙂

(Luciano – Torino)

Risposta

Ciao Luciano

Noi di In – orto ti ringraziamo per il bell’argomento che ci proponi e per i complimenti che ci fai…necessari alla vita!

Un orto ben fatto, ben coltivato direi, è veramente un ciclo continuo di energia, pensando a questo ti elenco qui sotto le principali fasi di realizzazione, cioè il progetto.
Un orto ben progettato vede suddiviso il suo spazio – di terra – in diverse zone quali:
Le aiuole di coltivazione, i camminamenti, area di riposo e riflessione, area di compostaggio, e un’area dedicata alla rimessa di attrezzi e materiali.

Le aiuole di coltivazione sono quelle aree dove si concentrano le energie e i materiali necessari alla loro coltivazione, per far nascere e crescere tutte le essenze vegetali che si desidera; le operazioni si possono elencare così: lavorazione del terreno, conimazioni, semine, trapianti e tutte le successive cure colturali dedicate come, diserbi manuali, irrigazioni, concimazioni e raccolta; in questa area si concentrano perciò la maggior parte delle energie che dedichiamo all’orto.
Le aiuole sono suddivisibili in: aiuole per piante annuali e per piante perenni, le prime sono annualmente lavorate per i cambi di coltura (es. finita l’epoca dei pomodori preparo il terreno per la semina delle fave ecc, svolgo le rotazioni delle varie colture), le aiuole delle perenni invece sono quelle dedicate alla coltivazione pluriennale di piante come: aromatiche perenni – salvia, rosmarino ecc, oppure carciofi, rabarbaro, cren, topinambur ecc.. queste aiuole sono da progettarsi preferibilmente sui confini dell’appezzamento di terra.
L’area dedicata ai camminamenti invece è quella superficie dedicata alla mobilità dell’ortista all’interno del suo spazio esclusivo e personale, l’orto.
E’ necessario che siano comodi e facilmente percorribili in tutte le stagioni, per questo certe volte si possono trovare camminamenti lastricati o inerbiti, devono essere invitanti in un certo senso.
L’area di riposo, riflessione o anche detta di progettazione, è quell’area centrale (almeno mentalmente se non fisicamente), dove l’ortista recupera le sue energie, raccoglie tutte le idee necessarie e si gode la fatica del proprio lavoro, quest’area può coincidere anche con la rimessa degli attrezzi e materiali,  una pergola o una tettoia ed è una zona frequentata molto nei periodi di clima estremo, cioè quando fa molto caldo o freddo o piove o nevica, allora in questi casi si sospendono i lavori manuali (ma non ci dimentichiamo del riposo e della riflessione)… questa area è dedicata alla ricarica delle proprie energie psicofisiche!
Infine esiste l’area del compostaggio, un area dedicata alla raccolta di tutti i materiali di “scarto” : cioè le ripuliture vegetali degli ortaggi e che, posizionati in maniera opportuna e attivati precisi processi bioenergetici, gli scarti di cui sopra si trasformano in concime per l’orto, nuova vitalità per la terra delle aiuole di coltivazione…ecco chiuso il cerchio e concluso il ciclo di energia.
Spero di aver risposto alla tua domanda, altrimenti scrivi quando vuoi.
Buon orto!

Immagine 2Ogni orto dovrebbe sempre lasciare un po’ di spazio ai fiori da recidere, perché raccogliere i fiori con cui ornare la casa, dà altrettanto piacere che raccogliere ortaggi per riempire il piatto.

Immagino adesso la faccia perplessa e canzonatoria di tutti gli ortisti insensibili al fascino dei fiori, che scandalizzati diranno: ‘Ma figurati se lascio dello spazio prezioso a degli inutili fiori!’.  Per una volta capisco, ma non condivido e dedico questo articolo a tutti quelli che sanno apprezzare la presenza floreale all’intero di un orto e il mio consiglio è di procurarsi dei tuberi di Dalia e di piantarli vicino ad una palizzata, vicino ad un muro oppure in un angolo dell’orto dove costruire dei sostegni per evitare che le dalie si spezzino al primo alito di vento più forte!

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Ciao
mi chiamo Saverio, sono un funzionario con la fissa dell’Orto..
nel tempo libero…vado a lavoro!
Mi sto interessando alla rotazione: per esempio mi dite come organizzare le colture di patate, zucchine, melanzane e pomodori.. da chi vengono precedute e seguite? Grazie

(Saverio – Salerno)

Saverio Salve
Bella passione la tua “fissa”, come dici tu, mi fa venire in mente che, se il lavoro nobilita l’uomo, quello fatto nell’orto lo rende anche sano, che dici?
Il tema delle rotazioni delle colture è molto importante, leggi l’articolo che ti ho linkato, ti sarà d’aiuto.
Riguardo alle piante che elenchi sono tutte essenze, come si dice in gergo tecnico – Voraci – rispetto al consumo di sostanza organica.
Per gli esempi pratici che mi chiedi ti scrivo: Le patate precedile da una bella lavorazione del terreno e concimazione abbondante di letame maturo e posticipala con una coltura di porro. Le colture di melanzane e pomodori precedile con una coltura di fave e posticipale con delle rape. Prima di mettere gli zucchini concima bene il terreno con il letame e allestisci delle ampie buche dove metterai le piantine, tolte le zucchine potrai seminare fagioli.
Buon Lavoro!
E se qualcosa non ti è chiaro ricontattaci!

Cara Nara, 
ci siamo scritti qualche mese fa
sono un pensionato che si sta dedicando all’orto, come passatempo, ma anche come mezzo di sostentamento familiare, per risparmiare e sopratutto per mangiare in maniera più sana e gustosa.

Vorrei tornare sulle rotazioni, nuovamente ti domando,
faresti esempi concreti di cosa si semina o pianta in una aiuola, consociando più colture, facendo anche un programma di rotazione?

Grazie

(Renzo Rosa)

Risposta

Ciao Renzo, come stai? Era tanto che non ti sentivo!

Il tema delle rotazioni e consociazioni nell’orto è molto importante e per questo altrettanto interessante!

Per risponderti in maniera pratica e diretta ti faccio qualche esempio che potrai applicare in un’aiuola del tuo orto.

Rotazioni

Per prima cosa parti sempre da una situazione di terreno ben concimato, concimazione organica di fondo che farai con dello stallatico maturo.
Prima rotazione – le piante che potrai mettere in questo terreno arricchito saranno: cavoli, bietole e pomodori.
Seconda rotazione – potrai piantare: cipolle, rape e carote.
Infine per concludere dovrai rinnovare il terreno, e lo farai mettendo a dimora tutte le leguminose del caso: fave, piselli, fagioli, ecc

Consociazioni

Le consociazioni riguardano la convivenza di ortaggi nella solita aiuola, in questo caso ti suggerisco:
Pomodori con basilico, coltivato alla base delle piante di pomodoro – ottimi anche se consociati sulla tavola per esempio!
Poi cavoli con spinaci, da coltivare nell’interfila dei cavoli;  oppure cipolle e aneto, coltivabili in file alterne.
Renzo, spero di essere stata chiara, altrimenti sono sempre a disposizione per aiutarti in ogni tuo dubbio, e visto poi che sei un fedele seguace di InOrto ti invito a leggere, se già non lo avessi fatto, questi post che parlano proprio di rotazioni  e  consociazioni .

Forza che la stagione della primavera è alle porte!
Buon Orto!

OrtaHabemus Forum! Ma ve ne siete accorti che finalmente abbiamo attivato un forum aperto a tutti, dove potrete scrivere per dare e ricevere informazioni, consigli, suggerimenti, ecc…ecc…ecc… Insomma potrete parlare non solo con la redazione di InOrto, ma anche fra di voi!

Non avrete che da andare sulla finestrella di accesso al forum, eseguire una facile iscrizione e da quel momento sarete parte attiva del blog InOrto. Per il momento sono stati inseriti dei macro argomenti, ma potremo aggiungerne altri se riterrete necessario.

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Immagine 5A febbraio ( ecco un link utile i lavori di febbraio nell’orto ), appena il sole fa capolino, pensiamo subito a come ridare vita e colore all’orto, che in questo periodo ci appare triste e abbandonato. Ci piacerebbe seminare qualcosa, ma il timore che possa ritornare il gelo da un momento all’altro, frena subito il nostro entusiasmo!

Tuttavia, facendo le giuste valutazioni e con un po’ di attenzione, potremmo provare a passare all’azione. Guardiamo il nostro orto e scegliamo le parcelle più assolate e calde e diamo la precedenza a quelle piante i cui semi non temono troppo il ritorno del freddo.

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Buongiorno,
Io ho un problema con il mio giardino che non mi permette di poter avere un mio orto in quanto ho una talpa che mi fa i buchi nel terreno , quindi a male estremi estremi rimedi per questo ho pensato di realizzare un orto in cassone.
Ho trovato interessante un articolo trovato nel sito dove i cassoni sono fatti con il legno.
La mia idea era di scavare un po il terreno e metterci dentro il cassone, posso usare lo stesso materiale o visto che si troverà  nel terreno non va bene?

In caso quale materiale mi consiglia?

Io la ringrazio in anticipo
cordiali saluti
(Francesca)

Risposta

Salve Francesca
La soluzione dell’orto nei cassoni è una valida soluzione anche perché rialza il piano di coltura e lo rende più comodo per chi come te si occupa di coltivarlo…inoltre l’orto nei cassoni di legno sono bellissimi!
La modalità di interrare il cassone è corretta!
Riguardo al legno da utilizzare il migliore sarebbe quello di larice – quello con cui si fabbricavano gli sci e i rivestimenti dei tetti delle baite in montagna – che è il più durabile fra le essenze italiane.
Per ispirati alla realizzazione dell’Orto in Cassone consulta questo link dove potrai trovare diverse soluzioni su come realizzare il tuo orto in cassone.

Non ti fare scoraggiare dalle Talpe… e sempre Madre Natura!
Coraggio e buon orto a te!

Buon giorno mi chiamo Enrico,

ho 70 anni, sono pensionato ed ho fittato un piccolo appezzamento, di circa 150 m, dove finalmente posso divertirmi a tentare di produrre qualche ortaggio in modo esclusivamente biologico.
Vivo in provincia di Napoli.
Mi è piaciuto l’articolo sulle arachidi e mi piacerebbe tentare di coltivarle, dove posso trovare i semi?

Grazie

(Enrico)

Risposta

Salve Enrico
per la tua pensione non potevi scegliere un hobby migliore, complimenti!
Non è immediato trovare i semi delle arachidi, per questo ti invio gli indirizzi di due accreditate ditte sementiere: Sementi Larosa e Ingegnoli F.lli. s.p.a. Talvolta acquistare on-line a volte è più semplice di quello che sembra!

Ti auguriamo una buona ricerca…tienici informati!

Immagine 3“Se sapessi che potrebbe essere d’aiuto, vestirei l’agrifoglio con il mio cappotto e al ginepro infilerei i miei pantaloni….” parla così Karel Capek ai suoi arbusti e ai suoi fiori, nel libro L’anno del giardiniere’ di cui vi ho da poco consigliato la lettura.

Ma come possiamo proteggere i nostri ortaggi dal gelo dell’inverno senza doverci denudare? Siamo sinceri, i metodi sono sempre un po’ gli stessi, ma ogni tanto fare un leggero ripasso anche delle tecniche più semplici può essere utile!

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Immagine 13Ad una prima occhiata superficiale l’inverno sembrerebbe solo portatore di guai nell’orto, ma in verità il riposo forzato, a cui il freddo costringe la terra, è molto utile. E se noi sapremo approfittarne, lavorando leggermente il terreno, concimandolo con del letame maturo e coprendolo con del materiale pacciamante, a primavera avremo a disposizione un terreno fertile e pronto alla semina. Se avete qualche dubbio su come procedere guardate il video sulla preparazione invernale del terreno.

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