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Salve,
il mio nome è Emanuele, sono pensionato, abito in un paesino collinare (Vetto) in prov. di Reggio Emilia.
Ho iniziato da poco a fare qualche ortaggio e vorrei chiedervi cosa posso piantare o seminare in Novembre.
Tenete conto che abito a 700 m.s.l.m., e fra un po’inizia il freddo e qualche nevicata.
Grazie.
Vi invio un saluto.
(Emanuele – Vetto, Reggio Emilia)

Salve Emanuele,
benvenuto a in-orto e grazie per quello che ci racconti di te!
In autunno come adesso, alle porte dell’inverno – che personalmente spero sia presenti quest’anno degno del suo nome -, si possono mettere nell’orto degli ortaggi sia a consumo fresco primaverile come Fave e Piselli o anche ortaggi a consumo secco come l’aglio – che però puoi anche consumare fresco in primavera. Oltre a queste specie puoi considerare di trapiantare tanti bulbi da fiore come i narcisi, tulipani ecc ecc. per abbellire il tuo orto, quando si risveglierà in primavera.
Fai un buon lavoro e scrivi quando vuoi!
Salute e buon orto.

Amaranto e duomoSalire sul terrazzo di Giannozzo Pucci per me è stato un po’ come andare in pellegrinaggio. Se per pellegrinaggio si intende, come dice wikipedia, ‘andare verso luoghi di culto particolarmente significativi e santi’. Ma perché mai? Perché a Giannozzo Pucci, anzi alla sua casa editrice, la Libreria Editrice Fiorentina, devo il fatto di conoscere Masanobu Fukuoka o Wendell Berry che, per chi non li conoscesse, sono i maestri che hanno fatto capire come la cura della terra sia qualcosa di più di una serie di semplici gesti manuali, ma qualcosa di altamente sociale e spirituale, qualcosa di ‘rivoluzionario’.  Giannozzo è da sempre in prima linea per la divulgazione di questo pensiero, in difesa della natura e del paesaggio. Sempre a lui dobbiamo la nascita della Fierucola, il primo mercato di vendita diretta (è nato nel 1984) dei piccoli produttori ecologici, una grande risorsa per chi coltiva e produce su piccolissima scala prodotti di qualità. Una sorta di scommessa per promuovere la rinascita della ruralità italiana.

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Ciao,
sono abruzzese, abito in un paesino in provincia dell’Aquila ad un’altitudine di piu di mille metri, situato tra montagne, gli inverni sono molto rigidi la primavera è molto piovosa ma possono anche esserci nevicate e gelate, nel mio territorio c’é una vastità di terreni, non coltivati..ormai abbandonati ma che in passato invece erano tutti coltivati e che spettacolo per la vista tra spighe di grano vigne e girasoli, in questo ambiente che ti descrivo cosa potrei coltivare?
Grazie.
(Jessica – Abruzzo)

Risposta

Ciao jessica,
grazie per tutte le belle immagini che ci evochi con le descrizioni minuziose del tuo bel paese!
In un terreno a 1000 metri di altitudine puoi pensare di coltivare diverse tipologie di piante, ti scrivo di seguito un elenco che possa esserti d’aiuto ad allestire un orto:
1 – Piante da frutto: melo, pero, ciliegio ecc.
2 – Piante arbustive aromatiche come salvia, rosmarino, timo ecc
3 – piante erbacee perenni come rabarbaro, cren ecc
4 – piante da orto adatte a climi di montagna varie come: cavoli di ogni tipo, patate, bietole, radicchi, mais dolce, ecc ecc
5 – piante da fiore perenni e annuali come: girasoli, rose, gladioli, narcisi, ecc, ecc,
Praticamente tutto, magari rispetto ad un terreno di pianura la stagione di coltivazione è più breve in quanto le temperature ideali durano meno giorni, ma questo non ti deve scoraggiare, farai di sicuro orto bellissimo…quello dei tuoi desideri!

Salve,
lavoro in libreria da diversi anni, sono un appassionato di musica jazz e di mondo arabo (lingua, letteratura e musica).
Due estati fa ho iniziato a interessarmi all’orto, affiancando mio cognato nella conduzione di un piccolo orto famigliare (soprattutto estivo).
Avrei grande disponibilità di mele, inutilizzabili ai fini alimentari, perché bacate.
E’ possibile utilizzarle per concimare il terreno in previsione del prossimo orto estivo?
Grazie.
(Stefano)

Risposta

Ciao Stefano,
grazie per raccontarci la tua storia, molto affascinante quando si sentono persone come te interessate a cose molto interessanti come letteratura, musica ecc. – scusa il gioco di parole – e fra queste arrivano all’orto!
Riguardo alle mele non mangiabili ti dico che le puoi utilizzare come concime per la tua terra dell’orto solo dopo averle inserite nel miracoloso ciclo del compostaggio, realizzabile nel tuo orto, dove inserirai oltre alle mele: eraba tagliata, potature ecc.di modo che alla fine otterrai un concime organico completo ed equilibrato come il terriccio/stallatico che compri al consorzio agrario.
Ti do un’altra idea: se trovi vicino al tuo orto un allevatore di animali come: cavalli, maiali, galline, conigli ecc. ecc. potresti barattare le tue mele con del buon concime per l’orto, che ne dici?
Salute e buon orto!

CaleEd eccoci di nuovo a mangiare fiori! O meglio a scoprire quali possiamo mangiare e coltivare per arricchire il nostro orto e la nostra tavola di nuovi colori e sapori. Abbiamo già visto tutti i fiori commestibili che iniziano con la lettera A e quelli che iniziano con la lettera B, adesso non ci resta che passare alla C come calendula. A questo fiore dovremo dedicare un intero post perché è un fiore dalle mille proprietà, indispensabile per la salute e la bellezza sia nostra che dell’orto .

CALENDULA – La calendula è uno dei fiori da avere sempre nell’orto, perché non solo le sue radici scoraggiano l’insediamento di alcuni parassiti dal terreno, ma attirano anche insetti utili come i sirfidi (insetti simili a mosche ma più colorati) le cui larve si nutrono di afidi e, come se non bastasse, la calendula è anche poco gradita alle zanzare, per cui può contribuire a tenerle lontane. E’ inoltre un fiore dalle numerose proprietà curative.

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Salve,
scusate se faccio una domanda che ai piu esperti può sembrare banale, ma io sono un principiante!Dopo aver portato a termine una coltivazione breve, tipo la lattuga, prima di mettere un altro ortaggio nella stessa aiuola, devo vangare completamente il terreno oppure è sufficiente mescolare la terra superficialmente?
Grazie
(Paolo)

Ciao Paolo,
niente scuse, sei il benvenuto!
La vangatura è una lavorazione profonda del terreno che si fa quando le condizioni fisiche dello stesso lo richiedono, specialmente nei casi in cui si ha a che fare con terreni molto argillosi allora la vangatura aiuta la terra a farsi morbida e friabile; tale sistema però ha un limite che è quello di far perdere la fertilità del terreno dagli strati superficiali dove risiedono le radici degli ortaggi – 10-15 cm – verso gli starti più profondi, in quanto la zolla si capovolge con la lavorazione della vangatura. Quindi il mio suggerimento è di lavorare – mescolare come dici tu – il terreno superficialmente per poi ripiantare altri ortaggi e via così all’infinito!
Salute e buon orto.

Salve,
sono un “ortolano”, da poco tempo, un anno scarso…..Ho iniziato a coltivare l’orto, per far felice mio babbo, e poi ci ho preso passione e adesso via!
Adesso però ho notato diversi tunnel che mi attraversano l’orto, chi è che scava e cosa devo fare per allontanarlo dalle mie piantine?
Grazie.

(Dario)

Ciao Dario,
hai visto che magico l’orto, lo si coltiva per far contenti gli altri e poi fa contenti anche noi stessi!
Pur non vedendo di persona i tunnel che dici di avere nell’orto immagino bene che l’animale responsabile di tale opera sia la talpa – Talpa europaea Linnaeus, 1758 – tale animale infatti vive sotto il livello del terreno che scavando buche e gallerie danneggia prati, orti e giardini. I sistemi di contenimento di questi animali – che danni a parte hanno la loro importante funzione ecologica – nei nostri orti e giardini può essere fatta sia con metodi preventivi – impedire cioè a gli animali di entrare nell’orto-giardino, sia con metodi di lotta diretta che mirano a far uscire gli stessi dal giardino tramite disturbo dell’habitat.
Per informazioni ulteriori sulla lotta alle talpe nell’orto leggi pure il l’articolo qui linkato.
Salute e buon orto.

Orto Poggio Diav leggeroIl caldo quest’anno non è certo mancato e probabilmente ricorderemo l’estate 2015 come una delle più  torride, con un luglio infuocato e soffocante, quando le piante sembravano agonizzare e l’acqua a disposizione non era mai abbastanza. Purtroppo la carenza dell’acqua è sempre più frequente e in futuro dovremo imparare ad affrontare questo problema in modo serio e concreto, soprattutto nelle regioni dove le risorse idriche sono più esigue.
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PanoramicaGli orti ultimamente nascono ovunque, anche in luoghi insoliti e curiosi. E’ il caso del BibliOrto, l’orto nato all’interno della BiblioteCaNova all’Isolotto, un quartiere storico della periferia fiorentina. “Qui gli orti prima erano ovunque – spiega Stefano Beltramini, bibliotecario ortista, responsabile del progetto – adesso invece sono relegati in una striscia lungo l’Arno. Fare un orto qui dunque, è stato un po’ come tornare alle origini”.

Il BibliOrto fiorentino è stato un precursore, se così si può dire, della tendenza che ha come obiettivo l’inserimento degli orti nei tessuti urbani a scopo didattico ed educativo. E’ infatti dal 2009 che sono iniziati ‘i primi colpi di zappa’ tra i libri di questa frequentatissima biblioteca, grazie all’impegno di un gruppo di volontari e all’aiuto di SlowFood Firenze.
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Salve,
sono siciliana e adoro le piante, ho comprato: timo, lavanda, basilico, prezzemolo, origano, rosmarino, cipolle, aglio.
Mi fa stare bene stare in mezzo alle piante.
Come posso sistemarle nel mio orto?
Grazie
(Tiziana)

Risposta

Ciao Tiziana,
hai preso una nutrita varietà di piante, ti aiutiamo a capire come disporle nell’orto!
Facciamo subito una distinzione fra piante perenni: Timo, lavanda, rosmarino e origano; queste rimarranno nell’oro per diverse stagioni – indefinite – e per questo dovrai riservare a loro un area dell’orto a parte, di solito si fa sui confini, da non occupare lo spazio per le specie annuali come: Basilico, prezzemolo, agli e cipolle. Riassumendo ti suggerisco di fare come segue:
1- per le piante perenni allestisci delle buche belle profonde e larghe, un diametro doppio rispetto a quello del vaso della pianta, distanzia le buche di almeno un metro; a fine piantagione avrai creato l’aiuola delle piante aromatiche che curerai nel tempo: sarchiature, irrigazioni, concimazioni ecc ecc…
2 – per le piante annuali invece farei delle aiuole separate per agli e cipolle – allestisci dei solchi e distanzia le singole piantine di 10-15 cm fra di loro, mentre per basilico e prezzemolo allestirei due differenti vasi, da mettere vicino a casa, per averli sempre a disposizione.
Salute e buon orto!

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