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In inverno si sta meno nell’orto e più tempo davanti al fuoco. E pensiamo e riflettiamo a cosa semineremo, magari facciamo già qualche acquisto on-line di ortaggi che avevamo in mente di coltivare la prossima stagione.

Perché allora non pensare a quali ortaggi locali recuperare? O perché non provare a mettersi in contatto con qualche associazione di scambio semi per tentare di salvare e riprodurre qualche antica varietà in disuso?

Stefano, un amico appassionato di semi e di orto, mi ha proposto di unire al solito scambio di auguri, uno scambio di semi nel giorno di Santa Lucia, il più buio dell’anno, ma da cui riparte nuova luce.

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Salve,
sono un pensionato e a volte mi dedico al mio piccolo giardino, vivo a Matelica (famosa per il Verdicchio) della provincia di Macerata.
Volevo sapere per favore, se la pianta della Lippia è la stessa che da noi viene chamata Lilla, con un forte profumo di limone, basta toccare le sue foglie affusolate di un bel verde chiaro leggermente ruvide utilizzate anche per fare tisane, sia con la foglia essiccata che fresca.
Grazie.
(Fabrizio – Matelica – Marche)

Risposta

Ciao Fabrizio,
grazie per raccontarci di te e delle tue passioni.
Da come descrivi – direi molto bene – la pianta da voi chiamata Lilla, direi che corrisponde perfettamente alla Aloysia citrodora che nelle diverse regioni d’Italia si chiama in maniera differente: Erba Luigia, Cedrina, ecc. ecc.
Salute e buon orto.

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