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Salve,
avrei la possibilità di coltivare un piccolo terreno, di circa 200 mq. che si trova a circa 1000 s.l.m., in provincia di Rieti ma più vicino a L’Aquila -vedi S.Stefano di Corvaro Rieti.
Sulla proprietà c’è anche una riserva d’acqua, utilizzabile d’estate, e si trova in una situazione semi pianeggiante ed esposto a sud-est. Vi chiedo, visto gli impegni di lavoro, se posso dedicargli solo il sabato e la domenica e cosa posso coltivare, oltre alle solite colture locali come: patate, pomodori, verdure invernali e insalate?
Grazie per i vostri consigli!
(Paolo – Rieti)

Risposta

Salve Paolo,
che bello “ereditare” un orto di montagna…e poi pianeggiante e con l’acqua a disposizione! Immagino la purezza dell’ambiente e la bontà della terra..ti riteniamo fortunato Paolo!
Riguardo all’impegno che può richiederti ti dico che, dedicargli il sabato e la domenica può bastare, specialmente se organizzi bene lo spazio a disposizione – suddividendo la superficie in aiuole per le differenti colture e allestendo un impianto d’irrigazione su di esse, per esempio – e magari potresti attrezzarti anche per la lavorazione della terra, con una motozappa; queste sono tutti accorgimenti che risultano essere molto d’aiuto a chi come te coltiva per hobby, nei ritagli di tempo.
Per le colture alternative che ci chiedi, ti suggerisco di prendere in considerazione la possibilità di coltivare una varietà di frutti di bosco lamponi, mirtilli, fragole ecc. – che, come puoi leggere negli articoli che trovi nei link, sono perfetti per la zona climatica dove si trova il tuo piccolo paradiso terrestre…di terra cioè!
Salute e buon orto!

Ho circa 1000 mq di terreno in montagna , ben assolato a circa 1000 mt di altezza sul livello del mare, e posso disporre di acqua, esistendo un torrente nelle vicinanze.
Il terreno è situato sull’Appennino Pistoiese ed è facilmente accessibile.

L’orto di mamma si trova in un posto speciale, con le spalle protette dalle cime incombenti delle Apuane e con lo sguardo verso il mare della costa versiliese. Siamo a circa a 800 m. Il terreno, tutto terrazze degradanti verso valle, è fertile e ricco. L’aria è lieve e profumata. E’ un posto magico, sarà che appartiene da sempre alla mia famiglia: la mamma, la nonna, la bisnonna e ancora prima, nella memoria di tempi perduti. Quando il grano ricopriva le piane, ci si tuffava nei covoni e si parlava con i vicini (che in verità erano lontani) urlando e affidando al vento le parole.

Ma veniamo all’orto, che certo non è più quello di prima, gli anni si fanno sentire e la mamma ce la fa sempre meno, ma nella sua essenzialità è dignitoso e curato. Le patate sono il pezzo forte della produzione, le migliori del mondo, crescono così bene su quelle pendici che, anche coloro che hanno abbandonato da tempo le montagne, ci ritornano per piantarle e raccoglierle. E ogni estate, lì vicino, ai piedi del Monte Prana, si tiene una formidabile Sagra della patata.

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