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Buongiorno,
sono un privato e sto provando ad dare vita a una piccola coltivazione di more Chester.
Le prime che ho raccolto erano grandi e tutte nere adesso ho notato che in alcuni frutti le drupe restano bianche. Come mai?
Grazie.
(Olga)

Risposta

Buongiorno Olga,
da come descrivi il danno ai tuoi frutti credo che le tue more siano attaccate da un piccolo insetto della famiglia degli Eriofidi – Acalitu essigi – che pungendo e succhiando dalle tue more ne blocca la maturazione.
Riguardo ai rimedi che ti posso suggerire, l’unico biologico abbastanza potente è l’olio di neem consulta pure il link.
Non ti scoraggiare che il rovo è una pianta rustica.
Salute e buon orto.

Salve,
come mai l’uva (bianca da tavola) marcisce quando sta per maturare?
Grazie.
(Spartano)

Risposta

Ciao Spartano,
è probabile che la tua pianta di vite da tavola sia colonizzata da un fungo patogeno – probabilmente una botrite – che nel momento della formazione e crescita dei grappoli li attacca portandoli a marcescenza prima che tu li possa raccogliere belli maturi.
Ti suggerisco per questo di fare dei trattamenti con prodotti a base di rame – per esempio la poltiglia bordolese, come puoi vedere nel video qui linkato – dal momento in cui la tua pianta di vite sta per risvegliarsi dal letargo invenale fino alla completa maturazione dei grappoli. Vedrai che riuscirai a mangiare la tua uva!
Salute e buon orto.

Ho una pianta di limone che da due anni a questa parte fiorisce, ma non riesce a fare maturare il frutto. Non l’ho mai potata, se non qualche ramo secco, ed i rami “nuovi” con foglie giovani sono veramente pochi. Si sta avvicinando l’inverno cosa mi consigliate? Potatura? Travaso? Concimazione?

(Antonello-Perugia)

Risposta

Ciao Antonello, cerchiamo di capire meglio il tuo problema: i tuoi limoni non maturano oppure cadono? Perché alcuni limoni restano verdi a lungo e diventano gialli solo l’estate seguente (i così detti verdelli), mentre se cadono il problema è da ricercarsi in errate irrigazioni o in concimazioni scarse o sbagliate.

I travasi vanno effettuati solo quando sono necessari, cioè quando vediamo che la pianta è molto più grande del vaso che la ospita o se vediamo che il vaso è pieno di radici e poca terra. Eviterei potature, eccetto qualche ripulitura, mentre una buona concimazione può essere utile in autunno.

Scegli un concime bilanciato specifico per agrumi, di modo che se il tuo limone ha qualche carenza, possa iniziare a colmarla. Ti consiglio di leggere il post sulla coltivazione degli agrumi in vaso, ma soprattutto leggi i commenti che appaiono sotto che sono molti, ma tutti molto utili perché scritti da persone che hanno spesso il tuo stesso problema!

Ho voluto dedicare alla raccolta del melone un po’ di spazio, perché la raccolta è il massimo della  gratificazione, ma se per caso la manchiamo o la sbagliamo può trasformarsi in una delusione cocente.

Per prima cosa vi ricordo che si effettua circa 120-150 giorni dopo la semina del melone,  staccando il peduncolo a 4-5 cm dall’attaccatura del frutto.

Ma quali sono i segnali per capire che è arrivato il ‘momento giusto’? Ecco qui un piccolo elenco di indicazioni.

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Buongiorno Nara, mi chiamo Lorenzo ho 31 anni e  vivo a Milano con la mia ragazza. Abitiamo in un condominio abbiamo a disposizione un piccolo balcone e ci è difficle coltivare alberi da frutto; abbiamo solo una pianta di limoni e qualche fiore. La mia domanda esula quindi dalla coltivazione, ma riguarda i frutti estivi perché non vedo l’ora che arrivi il caldo.

Volevo chiederle se il trucco di odorare il melone è veritiero per constatarne la maturazione. Ed esistono altri sistemi per capire se il melone, o l’anguria o il fico d’india siano veramente maturi? Grazie per la risposta.

(Lorenzo – Milano)

Risposta

Ciao Lorenzo, anche se il vostro balcone è piccolo, spero che possa contenere almeno qualche vaso dedicato all’orto, magari anche una sola pianta di pomodoro o di basilico, capisco però che i fiori non possono mancare.

Per quanto riguarda il melone è ovvio che un profumo intenso non può che essere di buon auspicio, ma non è detto che il sapore lo sia altrettanto. Su come fare a sapere se un melone o un’anguria siano maturi o buoni prima di aprirli si potrebbe scrivere un libro: ciascuno ha un suo metodo e ciascuno è certo di conoscerne il migliore. C’è chi lo annusa, c’è chi lo soppesa (la tesi è quella che a parità di grandezza è più buono quello che pesa di più perché contiene maggior succo), c’è chi del melone guarda le due estremità, che devono essere appena cedevoli per provare che è giunto a maturazione. Sul cocomero ho visto scene a dire poco esilaranti nel tentativo di carpirne la dolcezza interna, tamburellamenti, sollevamento pesi, ascolti sensitivi con l’orecchio premuto contro la buccia, insomma di tutto e di più.

Scegli tu il migliore e buona fortuna.

© 2021 Bonduelle InOrto