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Per quanti consigli si possano dare sulla coltivazione degli agrumi, non sono mai troppi. C’è sempre qualcosa da imparare e degli accorgimenti da prendere se li vogliamo in ottima salute.

E’ incredibile quanto siano amati e quanti appassionati abbiano gli agrumi, limoni in primis. Anche perché, contrariamente a molti alberi da frutto, gli agrumi stanno benissimo anche dentro capienti vasi sui terrazzi e sui balconi.

Gli agrumi appartengono alla grande famiglia delle Rutacee, ma sono suddivisi in generi diversi.

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Tra le semine del mese di febbraio possiamo inserire anche il sedano (Apium graveolens var. dulce) se abitiamo in zone temperate. Il sedano soffre il freddo intenso e la temperatura ottimale per la sua coltivazione va dai 18 ai 20°, mentre sopra i 25° rallenta lo sviluppo.

SEMINA E TRAPIANTO

Questo non significa che il sedano non resista a temperature inferiori ai 18°, è che magari si dovrà adattare un poco. Il periodo per la sua semina è molto ampio: si può seminare già in febbraio-marzo per i raccolti precoci (in ambiente protetto se abitiamo al nord o direttamente in pieno campo se viviamo al centro-sud), oppure tra marzo-aprile per raccoglierlo in estate o in giugno se lo vorremo per l’inverno.

Per un ingrediente necessario come il sedano è in indispensabile essere disponibile tutto l’anno!

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La cicoria catalogna (Cichorium intybus var. foliosum) è un’insalata molto conosciuta e utilizzata al Sud, un po’ meno al Nord. Sarà perché la sua coltivazione richiede temperature abbastanza miti o semplicemente per un fattore culturale, fatto sta che sono moltissimi i piatti dell’Italia centro-meridionale che prevedono la catalogna come ingrediente principale o come contorno. E se mai vi fosse capitato di vivere o comunque di frequentare Roma, sicuramente conoscerete bene le puntarelle.

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Maggio nell'ortoMaggio è il mese della frenesia nell’animo e nell’orto. E come potrebbe essere diversamente con il sole che di nuovo riscalda e la vegetazione che esplode in ogni dove, regalando profumi e colori a non finire. Impossibile restare indifferenti, figuriamoci nell’orto e in giardino!

In maggio i giardinieri e gli orticoltori si trasformano in piccole api operaie, che come impazzite e inebriate dall’abbondanza, vagano da una parte all’altra ripulendo, seminando, trapiantando. E quello che fanno non basta mai! Ogni anno più forti dell’esperienza maturata, vogliono provare nuovi ortaggi, sperimentare nuove tecniche di coltivazione, provare a fare terricci e macerati più efficaci. Si salvi chi può!

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Buonasera,
sono un pensionato residente nella provincia di Roma che da alcuni anni, insieme con altri amici, stiamo coltivando (cerchiamo di coltivare) un appezzamento di terreno dove dimorano anche alcune piante da frutta (ciliegio, fico, melo, pero, susine europee e orientali, pesco, albicocco.
Quest’anno abbiamo seminato fagioli Baccarà e fagioli Marconi di cui abbiamo già finito la raccolta, impiantato pomodori di varietà diverse che stiamo raccogliendo, peperoni, melanzane, bieta che stiamo raccogliendo.
Prossimamente dovremo impiantare gli ortaggi invernali (Finocchi, cavoli e broccoli)
Riguardo gli ortaggi desiderei avere, se possibile, una tabella della loro consociazione, visto che fino ad ora ci siamo riferiti a quanto dettoci da amici.
Sarebbe utile anche una tabella dell’alternanza…rotazioni cioè, ci vogliamo riferire ai consigli di esperti e non più ad opinioni di amici e conoscenti.
Riguardo le piane da frutto, Abbiamo raccolto i fior di fico (si dice così), le albicocche, le ciliege e quasi tutte le pesche rimanendo ancora solamente le percoche.
Nonostante la raccolta fatta, ci hanno consigliato di innaffiare comunque ogni settimana le piante ormai senza frutti.
A tale proposito vorrei sapere se è corretto innaffiare ancora le piante senza frutti o magari è solo un consumo di acqua e di enegia elettrica. Nel ringaziare per tutto ciò che farete, vi auguro un profiquo lavoro.
(Natale – Lazio)

Risposta

Ciao Natale,
bellissima la tua storia che ci racconti, di orto condiviso…insuccessi e frutti, anche se ci sembra che tutto sia rigoglioso!
Importante è giustamente seguire “scientificamente” anche le importanti pratiche della consociazione dei vari ortaggi – vedi il link all’articolo che le tratta, con anche allegata la tabella che ci richiedi.
La rotazioni colturali invece le puoi attentamente apprendre in questo articolo che trovi nel link.
Rigurado invece alla tua domanda sulle irrigazioni ti dico che dipende dall’età d’impianto dei frutti, nel senso che se le piante sono a dimora da pochi anni allora è necessario che tu assista la loro crescita con irrigazioni – abbondanti – affinche la pianta possa affrancarsi bene sviluppando un bell’apparato radicale. Diciamo che se la pianta è ormai affrancata è bene che essa stessa vada a esplorare il terreno a trovare risorse idriche, ovvio che in queste estati calde e siccitose un aiuto sarà d’aiuto ma considera che la quantità d’acqua deve essere tale da simulare una pioggia abbondante, fornendo l’acqua su un raggio attorno al fusto che risulti sotto la proiezione della chioma, periferica.
Grazie a te del tuo racconto!
Salute e buon orto.

Salve,
ho cinque alberelli di limone sul terrazzo in vaso;
vorrei conoscere la giusta quantita’ di acqua da erogare e con che frequenza, considerando che abito a Bari.
Saluti.
(Arianna – Bari)

Risposta

Ciao Arianna,
la coltivazione di agrumi in vaso – leggi pure l’articolo che ti invio – è una passione contagiosa, tante persone come te coltivano agrumi di ogni tipo in vaso e non.
Nella stagione invernale le piante devono essere irrigate al minimo – la terra e la vegetazione cioè devono rimanere asciutte, anche per limitare i danni da gelate atmosferiche. Un minimo di acqua ogni 15 giorni per non farle seccare può bastare.

Nella stagione Primaverile – Estiva invece la quantità di acqua deve essere abbondante – tale da fuoriuscire dal sotto al vaso ad ogni intervento d’irrigazione. La frequenza di irrigazione però deve essere tale che fra un intervento e il successivo la pianta abbia modo di consumare totalmente l’acqua a disposizione, sapendo che gli agrumi soffrono molto del ristagno idrico.

Se gli agrumi sono la tua passione ti suggerisco la visita al giardino Mediceo di Villa Reale a Castello – Firenze – dove c’è la più grande collezione mondiale di agrumi.
Salute e buon orto!

L’altro giorno vado al mercatino biologico sotto casa e mi dirigo sparata al banco degli avocado. Delusione: erano finiti! Ho pensato che evidentemente sono molto richiesti  e che sarebbe un’idea produrne di più anche in Italia. Ecco perché oggi vi propongo un post sulla coltivazione degli avocado!

Piselli vasoPerché privarsi della freschezza e la dolcezza di un pisello appena colto se non abbiamo un orto! Il pisello (Pisum sativum) può essere coltivato facilmente anche in vaso. Potremo scegliere di seminare il pisello mangiatutto, detto anche taccola, oppure il pisello rampicante, ma in questo caso dovremo disporre di un po’ più di spazio e magari di un muro dove appoggiare il sostegno a cui fare aggrappare la pianta.

Vaso o contenitore – Per il pisello mangiatutto sarà sufficiente un vaso largo 35 cm, dove coltivare almeno 4 piantine. Questa varietà darà un raccolto più soddisfacente sul balcone, perché potendo mangiare tutto, buccia compresa, ha una resa decisamente migliore rispetto al normale pisello.

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agliColtivare l’aglio (Allium sativum famiglia Liliacee) è veramente semplice e dà grandi soddisfazioni! Procuriamoci dunque qualche bulbillo e passiamo all’opera. Non è certo la prima volta che parliamo dell’aglio su InOrto, abbiamo visto come è possibile usarlo per fare del macerato contro i parassiti dell’orto e abbiamo visto come seminare l’aglio in vaso, ma quando arriviamo a gennaio è quasi impossibile non ritornare sull’argomento, essendo l’aglio uno dei primi ortaggi da seminare. Guardiamo quindi come piantarlo direttamente a dimora nelle aiuole del nostro orto.

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