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TerraLiberare il terreno dalle malerbe senza l’uso dei diserbanti, può essere difficile, ma con un po’ di pazienza si può fare. Questo problema diventa di vitale importanza quando decidiamo di fare un orto su un terreno incolto: non si può seminare su di un terreno invaso da gramigna o da essenze spontanee che, anche se appartenenti alla flora locale e apprezzabili, non possono condividere lo spazio con i nostri ortaggi!

Come procedere allora per fare un’accurata operazione di ripulitura, per evitare che in seguito le erbe infestanti si ripresentino in modo continuo e persistente? Si può procedere a più livelli a seconda della grandezza del terreno.

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In estate, quando il tempo è asciutto, sarà più facile vedere spuntare qua e là, dal terreno del nostro orto, oltre che (speriamo) gli innumerevoli ortaggi coltivati con passione, anche dei poco graditi mucchietti di terra, che annunciano (ahimè) la presenza delle talpe.  Le talpe non si nutrono di piante, ma mangiano lumache, larve, vermetti e insetti, e li vanno a cercare proprio lì,  sotto le nostre piante, dove il terreno è ricco e soffice, danneggiandone talvolta le radici. La cosa migliore, quando ci accorgeremo di averle tra i piedi, o forse è meglio dire sotto i piedi, è respingerle allontanandole.

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Possiedo un piccolo giardino con alcune piante da frutta, mele, pere, uva.

Ho anche una pianta di limone di 30 anni che è in vaso di un metro di diametro.Durante l’inverno la proteggo in una serra costruita da me. Sono ormai 4 anni che non riesco a liberarla dalla cocciniglia, si riempie in modo esagerato attirando numerose api e mosconi.

Ho usato l’olio bianco, ho asportato con santa pazienza le cocciniglie sui rami e sotto le foglie con un pennellino, ho usato il sapone di marsiglia, ma non ho avuto risultati. Dopo pochi giorni ne ritrovo più di prima. Probabilmente non riesco a togliere tutte le uova. Disperato la settimana scorsa ho tagliato e bruciato tutti i rami e sui tronchi grossi ho passato un pennellino con alcool.

Ora è in serra.

Cosa posso fare di più per prevenire il ripetersi della formazione di cocciniglie?

Grazie

(Giancarlo-Montodine-Cremona)

Risposta

Ciao Maurizio, se non riesci a debellare la cocciniglia con i metodi ‘soft’ devi usare degli insetticidi più forti come il piretro, da non usare però insieme all’olio bianco.

Prima ti consiglio di controllare lo stato di salute del tuo limone, perché la cocciniglia attacca le piante stressate e in difficoltà. Potresti averla annaffiata poco, oppure necessità di concimazioni supplementari. Un limone così vecchio potrebbe avere bisogno di maggiori cure e attenzioni, per esempio hai verificato che il suo tronco sia sano e non presenti lesioni particolari? Oppure da quanto tempo non effettui il rinvaso? Se le radici hanno completamente riempito il vaso è di nuovo arrivato il momento.

Inoltre, come ultima spiaggia, ti consiglio l’introduzione nel tuo giardino di insetti utili, come la coccinella,  per contrastare l’insediamento della cocciniglia. A questo proposito guarda cosa hanno fatto all’Aranceto di Cannagrande per evitare il tuo stesso problema: un bel lancio di insetti utili!

Dove li puoi acquistare? Da Verdepieno e da Coccì Coccinella. Saluti e a presto!

Da tre anni ho realizzato l’orto dei miei sogni, ma purtroppo nel giro di una settimana le mie piante di patate, bellissime, in fiore, le ho trovate con le foglie completamante bruciate (peronospora), il fusto però sembra ancora buono e c’è alla base tipo una ripresa, ho tagliato tutte le foglie rovinate e ho lasciato i fusti trattandoli con ossicloruro di rame (trattamento che cmq avevo sempre effettuato a distanza di ogni 15 gg) c’è quanche possibilità di salvare qualcosa? Cosa devo fare? Sono disperata, rispondetemi prima possibile. Grazie!

(Anna)

Risposta

Cara Anna, secondo me hai fatto quello che potevi. Tutti i trattamenti, che siano a base di equiseto o di poltiglia bordolese, sono preventivi e poco possono fare sulle spore che si sono già diffuse. Quindi hai fatto benissimo ad eliminare le parti ammalate e hai fatto bene a fare comunque un trattamento a base di ossicloruro di rame per evitare comunque una maggiore diffusione.  Ripeti il trattamento come hai sempre fatto o con il rame o con la poltiglia bordolese e cerca di salvare il salvabile! Un’altra difesa possibile sembra essere la soluzione idroalcolica di propoli da somministrare 3 volte a distanza di 10-15 giorni.

Auguri e fammi sapere come andrà il raccolto!

P.S: sai che mi sembra difficile capire come, nonostante i trattamenti, la peronospora abbia attaccato le tue patate!

Ti do ancora qualche consiglio per l’anno prossimo:

– Utilizza i tuberi pregermogliati e di varietà resistenti

– Se puoi evita la coltivazione in terreni troppo umidi

– Prima della semina lascia i tuberi per una notte a bagno in argilla diluita con decotto di equiseto

– Trattare le piante con poltiglia bordolese o decotto di equiseto.

Vivo in Umbria, in un casale in aperta campagna, a pochi chilometri da Todi.

Voglio curare la mia campagna in modo naturale.

Le mie piante sono rovinate dalle limacce e lumache. Come posso liberarmene, in modo bio?

(Annalisa – Todi)

Ciao Annalisa, tempo fa ho scritto un post su questo argomento: come riuscire a liberarsi dalle lumache nell’orto, lì sono elencati un po’ tutti i rimedi naturali possibili: dal fare delle barriere di cenere, borotalco, calce o sale a quelle  di metallo , dalla birra alle esche a base di fosfato di ferro.

Ti consiglio di leggerlo con attenzione, ma ti linko anche la risposta data a Luca ‘aiuto! il mio orto è attaccato dalle lumache!’. Anche lui aveva lo stesso problema ed era molto agguerrito.

Dopoquste due letture credo che avrai trovato la soluzione al tuo problema. Un saluto e buon orto!

Come debellare afidi e cocciniglia dagli agrumi senza compromettere l’equilibrio biologico dell’orto sottostante?

(Anna – Napoli)

Risposta

Ciao Anna, per prima cosa ricordati di concimare le tue piante in modo equilibrato, l’apporto eccessivo di determinate sostanze, piuttosto che altre, possono rendere le nostre piante più vulnerabili agli attacchi di afidi.

Ad attacco già conclamato ti conviene togliere le parti troppo infestate e ripulire le altre con acqua e sapone di marsiglia, o acqua e alcool utilizzando una piccola spazzola. E poi usa la propoli come prevenzione futura. Una parte di propoli e dieci di acqua da spruzzare sulla pianta.

Le cocciniglie hanno una corazza che le rende impenetrabili e quindi difficilmente attaccabili, per questo la rimozione è il primo rimedio. Se l’infestazione fosse ormai troppo avanti non ti resta che l’utlizzo dell’olio bianco minerale che andrebbe utilizzato in inverno come prevenzione, adesso è meglio utilizzare l’olio estivo, ma non quando fa troppo caldo o con la pioggia. Ha un residuale piuttosto breve, ma per proteggere maggiormente gli ortaggi, al momento dell’irrorazione, puoi coprirli con del tessuto non tessuto.

Nel caso tu non voglia proprio impiegarlo ti consiglio l’uso della della canfora o della naftalina.

Inoltre altri rimedi contro gli afidi di cui abbiamo già più volte parlato è il tanaceto, l’assenzio e l’ortica, ma anche aglio e peperoncino.

Fammi sapere cosa sceglierai e i risultati che otterrai! Un saluto.

Quest’anno i miei peschi fanno pena: li ho un po’ trascurati e sono stati attaccati dal mal della bolla (Taphirina deformans). Poi le condizioni climatiche umide e piovose hanno contribuito al suo diffondersi.

Abito a Susà di Pergine Valsugana un paese a circa 10 km da Trento. Sono un elettricista ma come hobby, arrivando da una famiglia piu o meno contadina, coltivo un pezzo d terra: lamponi e da qualche anno ho piantato anche un centinaio di ciliegi.

Per non rovinare il fusto dei ciliegi ancora piccoli  ho messo dei pezzeti di circa 10/15 cm di tubo in plastica per proteggere la prima parte del tronco dal filo del decespugliatore. Mi sono accorto che all’interno di quasi ogni tubo sono nati dei formicai. Fanno male alla pianta?

( Daniele – Susà di Pergine Valsugana )

Risposta

Ciao Daniele, le formiche come tu portano afidi e parassiti sia nel terreno che sulla pianta quindi: vanno eliminate. A questo proposito tempo fa formulai una risposta per il mio amico Antonio di Taurasi e credo che possa essere ancora valida per te su come difendere gli alberi da frutto dalle formiche. Un caro saluto e a presto

Disprezzate dagli ortocoltori e dai luoghi comuni che vogliono il giardino o l’orto inospitali verso le varietà improduttive o ineleganti, le “erbacce” o “erbe maligne” vivono ai margini della società vegetale. La loro ostinata invasività, la loro strenua volontà di sopravvivenza in situazioni difficili da sempre vengono combattute dall’uomo. Eppure sono molto spesso preziose per le loro proprietà curative, importanti per il sistema immunitario del pianeta e addirittura belle nelle forme e nei colori. Certo non mancano le voci in difesa di queste ribelli vegetali. Una su tutte quella del botanico inglese Richard Mabey che ne ha tessuto le lodi in un libro recentissimo e di grande successo come “Elogio delle erbacce” edito da Ponte alle Grazie. Continua a leggere

Le formiche in estate sono ovunque. In campagna, come lasci una briciola per terra, te le trovi fra i piedi e non riesci più a liberartene. Quando poi attaccano i nostri alberi da frutto (io le trovo anche sugli ulivi), diventano fastidiosissime.

Tempo fa un amico di Taurasi mi chiese un consiglio per allontanarle dal suo frutteto. Siccome dalle segnalazioni che ricevo il problema formiche è condiviso da molti, ho pensato che pubblicare questo post possa essere di aiuto a tutti. Continua a leggere

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