Buon giorno a tutti. Ho piantato dei generici pomodori tondi da sugo e insalata, sono venuti abbastanza bene, non troppo grossi, polposi e senza troppi semi. Alcuni però hanno delle vistose spaccature. Da che cosa dipende? Invio una foto.
Inoltre ho seminato dei fagioli nani mangiatutto dell’occhio veneti o dolci, le piante sono molto belle e robuste, però di fagioli neanche l’ombra. Le ho seminate il 18/05/2013. Mi chiedo come mai dopo 3 mesi neanche un fagiolo.
Un ultima questione ho seminato in semenzaio e poi piantato in terra del cavolo nero di Toscana, tutto bene salvo che qualche giorno fa le foglie di quasi tutte le piante hanno cominciato ad avere dei “buchi” che prima non c’erano. Da che cosa dipende?
Ringrazio tutti coloro che avranno la cortesia di darmi la loro assistenza.
Cordiali saluti.
(Gianpiero-Ragusa)
Risposta
Ciao Gianpiero, andiamo per ordine e cerchiamo di affrontare uno ad uno i tuoi problemi.
– Le spaccature dei pomodori dipendono quasi sempre da squilibri idrici, soprattutto se l’acqua scarseggia in fase di maturazione del frutto. In ogni caso leggi con attenzione il post pubblicato tempo fa sulle annaffiature dei pomodori e magari troverai qualche indicazione utile da seguire per la prossima stagione.
– Il ciclo produttivo del fagiolo mangiatutto è di circa 60-80 giorni, per cui i tuoi fagioli dovrebbero essere pronti per il raccolto, se non addirittura già raccolti. Mi sembra strano che tu non abbia visto neanche un frutto dal momento che le piante stanno benone! Non hai forse esagerato con del concime azotato? Talvolta l’eccesso di azoto favorisce la crescita eccessiva della pianta e delle foglie a scapito dei frutti.
– Controlla bene le foglie del tuoi cavoli perché potrebbe trattarsi di altiche o pulci di terra. Sono dei piccolissimi coleotteri riconoscibili perché se toccati fanno dei salti in avanti. Questi insetti si trovano particolarmente bene sui terreni compatti e asciutti, quindi la prima cosa da fare è pacciamare per tentare di mantenere più umido il terreno. Per cercare di eliminarle occorre cospargere le foglie con farina di alghe o bentonite la mattina presto sulla rugiada. Ma se l’infestazione è troppo forte non resterà che ricorrere al piretro, che è un’insetticida naturale (ammesso anche in agricoltura biologica) da usare con molta cautela e solo in caso di estrema necessità.
Un ultimo consiglio: leggi il post sulla cavolaia. Coltivando cavoli non si sa mai!