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Ciao,
vorrei sapere come mai i pomodori varietà cuore di bue che coltivo non maturano sulla sommità, che resta gialla, dura e poco gradevole al gusto.
È una malattia o un errore nella coltivazione?
Grazie.
(Paola)

Buongiorno Paola,
Da come descrivi il problema sembra che i tuoi pomodori non arrivano a maturazione in quanto non riescono ad assorbire il Calcio nel terreno. Il marciume apicale si chiama questo problema e non è una malattia vera e propria ma una disfunzione della pianta che può essere compensata migliorando il terreno, cioè concimandolo aggiungendo stallatico maturo nella stagione autunno invernale per averlo pronto poi in primavera, oppure fornendo alle piante del concime fogliare a base di calcio, per tutta la stagione in cui le piante sono nell’orto, puoi provare anche a darlo adesso e vedere se la pianta lo assorbe per avere pomodori completi in finale. Per ora fai maturare bene i frutti, scattivandone la cima prima di consumarli.
Salute e buon orto.

Ciao,
abito a Sapri, provincia di Salerno, sono un pensionato e
coltivo un piccolo orto attaccato alla mia abitazione…Tutto ciò è un grosso divertimento e soprattutto la scoperta di tante nozioni che la terra mi regala!

Nel mio piccolo orto che coltivo non mi sono mai cimentato con i carciofi, per ora ho piantato dei semi in vaschette di polisterolo e sono spuntate già delle piccole foglie:
Come proseguire? Forse è meglio creare una serra? Quali
precauzioni prendere? Quando è tempo di interrarli?
Ogni consigio è ben accetto per poter continuare in tale avventura.
In attesa di una Vostra cortese risposta, cordialmente saluto. (Minieri Giuseppe – Sapri – Campania)

Ciao Giuseppe,
grazie per tutto quello che racconti di te e delle tua bella esperienza nella Natura…vera Maestra di vita!
Hai fatto bene a seminare adesso i carciofi in piccoli vasi, infatti vedi subito spuntare le prime foglie. Per adesso direi che il percorso da seguire è il seguente: coltiva le tue piantine all’aria aperta irrigandole bene, quando vedi che in autunno le temperature calano molto, specie durante la notte, allora allestisci per i carciofi in vaso una piccola serra fredda per fargli passare tutto l’inverno, ricordandoti sempre di dare acqua quando serve. Poi in primavera iniziata le tue piantine saranno pronte per essere trapiantate in piena terra, dove avrai già preparato loro il terreno adatto durante l’inverno.
Salute e buon orto.

Buon giorno,
Mi riferisco all’editoriale della Sig.ra Nara Marcucci, scritto il 22/06/2013, circa la raccolta e conservazione delle patate che ho eseguito proprio nei giorni passati.
È scritto: dopo aver pulito le patate, lasciarle asciugare sul terreno quanto basta a farle asciugare completamente all’aria aperta….ma mi domando, le patate se esposte al sole non è anche vero che si crea la tossina?
Invece alle risposte ad alcuni commenti il Sig. Stefano Pissi ha suggerito di conservare le patate in un luogo asciutto e buio dopo averle pulite.
Mi sembrano contraddizioni oppure ho interpretato male i due suggerimenti?
Personalmente ho adottato il secondo suggerimento…).
Inoltre ho da dire che ho adottato spesso i vostri suggerimenti con buoni risultati nella gestione dell’orto e delle piante da frutto.
Per questo vi ringrazio molto e vi auguro buone vacanze.
(Saverio)

Risposta

Ciao Saverio,
quando vediamo Ortisti attenti e appassionati come te noi di in-orto siamo felicissimi!
Ti rispondiamo subito:la tecnica proposta da Nara è certamente valida in quanto prevede la pulitura di tutte le patate raccolte allo scopo di eliminare dalla buccia delle stesse tutti i residui di terra…successivamente però si consiglia anche di far asciugare tutto il raccolto al sole ma solamente per il tempo necessario (4 ore per esempio) per dare modo ai tuberi di far evaporare l’acqua ma non di sviluppare in essi sostanze tossiche come la solanina. Infatti, passata la fase di asciugatura la tecnica suggerita è quella di riunire il raccolto in un luogo fresco e asciutto, esempio un sotto scala o una cantina, dove le patate si possono conservare per tutto l’anno via via che ne prendiamo un po’per consumarle.
Grazie per seguire i nostri suggerimenti!
Salute e buon orto.

Ciao,
mi chiamo Gigi e sono un pensionato amante della campagna.
Volevo rivolgervi questa domanda:
Posso aggiungere alla poltiglia bordolese fatta come da voi descritta lo zolfo bagnabile e se si che proporzioni?
Grazie, saluti.
(Gigi)

Risposta

Ciao Gigi,
Certo che la poltiglia bordolese può essere mischiata con lo zolfo bagnabile, ottima soluzione in quanto con un passaggio solo hai modo di fare un doppio trattamento zolfo-rameico.
Riguardo alle corrette dosi d’impiego variano sensibilmente anche in base al tipo di coltura che devi trattare come anche in base al tipo (marca produttrice) di prodotto che hai comprato in commercio, per questo sarebbe bene tu leggessi attentamente cosa riporta l’etichetta della confezione di zolfo bagnabile che hai acquistato.
Mediamente si diluisce in acqua una dose di polvere di zolfo bagnabile di circa 150 gr per 100 litri di acqua.
Salute e buon orto.

Ciao,
Sono Nadia e di professione sono una parrucchiera, ho 32anni.
Con mio marito abbiamo seminato in un vaso i semi di
limone (ben 15) e dopo 11 giorni sono venute fuori le piantine, ora ce ne sono ben 10, vorremmo sapere come procedere e quando sarà il momento giusto di rinvasare in vasi più grandi e come continuare a curarle durante l’inverno che arriverà.. Per ora le abbiamo dentro casa nostra, sul davanzale dove ci arriva abbastanza sole durante la giornata.
Grazie e buona giornata aspetto con ansia i vostri consigli.
(Nadia)

Risposta

Ciao Nadia,
Hai visto come nascono facilmente i limoni da seme, e che verde brillante le giovani foglie?
Il periodo giusto per trapiantarle è da ora fino a fine estate, specialmente se hai fatto la semina in un unico vaso, sarà certamente utile dividere le singole piante in distinti vasi per permettere alle piantine di crescere meglio e più velocemente.
Una volta eseguita l’operazione di travaso lascerei crescere le piante all‘esterno e solo quando arrivano i primi freddi autunno-invernali allora metterei i vasi dentro casa, certamente meglio vicino alla finestra.
Salute e buon orto.

Ciao,
Ho 48 anni vivo a Senise.
Ho due ettari di terreno irrigabile, cosa posso coltivare, per avere una rendita, magari
dopo qualche anno?
Grazie a tutti.
(Nicola – Senise – Basilicata)

Ciao Nicola,
che bellezza la tua terra Lucana, pensando anche a tutti i suoi prodotti tipici, che dalla terra arrivano alla tavola.
Considerato quindi che il tuo terreno è irriguo lo rende ancora più appetibile, agronomicamente parlando, per questo la nostra idea sarebbe quella di allestire un grande Orto Lucano per la produzione appunto di prodotti tipici quali:
1 – Lampascioni – (Leopoldia comosa)
2 – Melanzana Rossa di Rotonda IGP – (Solanum aethiopicum)
3 – Fagioli di Sarconi IGP
4 – Peperoni di Senise – IGP – IL Peperone Crusco.
5 – Olivo Maiatica di Ferrandina – oliva dolce, nera da mensa, per l’essiccazione in forno.
Che ne dici dei nostri spunti?
Salute e buon orto.

Buongiorno,
sono Giada e abito a Parma.
Da circa 9 mesi sto coltivando una piantina di avocado, questa si trova in vaso ed é alta più o meno 40 centimetri.
Negli ultimi giorni ho notato che alcune foglie presentano una macchia marrone verso il tronco e
nella punta e inoltre alcune di queste foglie si staccano.
Guardando bene ho notato anche dei piccolissimi insetti bianchi sopra il terriccio e vicino alla base della
pianta. Però la pianta continua a crescere e continuano a formarsi nuove foglie.
Di che cosa si tratta? Cosa potrei fare?
Grazie,
(Giada – Parma)

Risposta

Ciao Giada,
da come descrivi la situazione credo che la tua pianta d’avocado abbia bisogno di più aria e meno acqua d’irrigazione.
Entrambi i sintomi infatti, insetti e macchie marroni (cioè fungo) si avvantaggianno di condizioni di alta umidità, dove la pianta continua certamente a crescere bene. Potresti quindi spostare la pianta in un luogo più arieggiato e dargli meno acqua e come prevenzione dare alla chioma una soluzione con Poltiglia bordolese – contro il fungo – e una soluzione insetticida a base di olio di neem – per gli insetti.
Facci sapere se risolvi il problema.
Salute e buon orto.

Ciao,
sono un’artista,
ho lasciato le ortiche a macerare un mese e ovviamente il liquido puzza e ci sono
anche vermi bianchi, è efficace lo stesso?
Grazie mille,
(Nicoletta)

Ciao Nicoletta,
il macerato d’ortica – leggi l’articolo qui linkato – è un vero toccasana per le nostre piante, come antiparassitario o anche concime. La sua preparazione però esige tempi e modalità precise; credo che un mese sia un tempo eccessivo e a questo punto ti merita riniziare da capo, con le nuove regole che trovi nell’articolo sopra.
Salute e buon orto.

Ciao,
sono nata e cresciuta a Milano, dove cerco di combatterne il
grigiume colorando il più possibile il mio terrazzo di verde!
Faccio la musicista, pallavolista e comparsa teatrale.
Il macerato d’aglio, distribuito nel terreno può combattere le malattie fungine dei
pomodori?
Ho 6 piante con molti frutti. I pochi che hanno cominciato a diventare rossi hanno
la base del frutto (la parte lontana dal punto in cui il pomodoro è attaccato alla
pianta) marcia! Non vorrei perdere i miei amati pomodori uno ad uno… So che
l’aglio funziona contro parassiti e funghi. Grazie per l’attenzione!
(Giulia – Milano)

Ciao Giulia,
grazie per la dettagliata presentazione che fai di te…e ci piace molto la tua missione di combattente verde contro il grigiume!
Il macerato d’aglio distribuito sulla chioma delle piante è un rimedio antisettico per allontanare prevalentemente insetti tipo afidi e non ha azione antifungina, specialmente se dato al terreno, inoltre quello che riscontri sui tuoi pomodori non è dovuto all’azione di un fungo ma è una reazione della pianta alla carenza di Calcio nel terreno.
Per prevenire tale inconveniente ti suggerisco di irrorare la chioma dei pomodori con una soluzione di acqua e un prodotto specifico a base di calcio che altro non che un concime fogliare (lo trovi facilmente in commercio), lo puoi acquistare direttamente nel tuo consorzio agrario di fiducia.
Per saperne di più sul trattamento dei pomodori con carenza di calcio ti suggerisco la lettura dell’articolo che trovi qui nel link.
Salute e buon orto.

Salve,
vivo a Firenze ma sono di origine calabra e ancora ho un po’ di anni da lavorare ma ho un sogno, vorrei coltivare lavanda.
Ho un pezzo di terra di 2000 mq circa a 800 metri s.l.m. in Calabria.
È possibile avviare la coltivazione, e se sì che tipo di impegno e di rendimento mi posso aspettare?
Grazie,
(Brunella – Firenze)

Risposta

Ciao Brunella,
ci piace la tua strategia di coccolare i sogni in attesa che si possono realizzare veramente, anche questo significa “preparare il terreno”.
La lavanda è una pianta rustica e spontanea in Italia, anche in zone montane, quindi, terreno permettendo -cioè se non troppo argilloso – la pianta dovrebbe svilupparsi bene e produrre fiori che sono il prodotto principale della coltivazione.
Per capire realmente sia l’impegno e il rendimento economici d’impresa però ti suggerisco di far valutare il tutto da un agronomo di fiducia che avrà bisogno di reperire tutti i dati di campagna e di vendita sul mercato del prodotto finale, direttamente in Calabria dove hai la terra.
Salute e buon orto.

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