Articoli

Salve,
sono nato in Belgio da genitori italiani (papà viterbese, mamma calabrese) poi alla tenera età di 11 mesi ci siamo trasferiti a Parigi dove ho vissuto i miei primi 20 anni. Poi ci siamo trasferitesi tutti a Roma.
Attualmente sono dipendente pubblico.
Mio padre ci ha lasciato un terreno collinare di 1 ettaro in provincia di Viterbo, con vari ulivi esistenti da credo una 50ina d’anni, c’è anche un casale abitabile con acqua di pozzo, corrente, ecc. Siccome il tutto è abbandonato in parte (andiamo 3/4 volte l’anno a fare una visitina), mi chiedevo se uno volesse trasferirsi ad abitarci, cosa si potrebbe coltivare o altro, per “camparci” serenamente; il terreno sta a 50 km da Roma nord.
Grazie.
(Aldo – Viterbo – Lazio)

Risposta

Ciao Aldo,
grazie per il racconto che fai della tua vita, è una bella fortuna avera una sistemazione in campagna come scrivi e fai bene a pensare di sfruttarla.
Le possibili colture che puoi mettere in atto sono molteplici, quasi tutte diciamo per il clima e la terra immagino favorevoli che hai a dispsizione. Per questo mi sento di suggerirti di allestire oltre all’oliveto esistente – per la produzione di olio d’oliva biologico – un bel frutteto familiare e orto, affinchè non vi manchi mai frutta e verdura in quantità per la vostra famiglia, per la progettazione di un orto, consulta pure l’erticolo che trovi nel link, ma comunque ti suggerisco sempre la consulenza diretta in campo di un tecnico agronomo specializzato, poi una volta ben avviato allora potrai anche condurlo da solo.

Salve sono un pensionato di 60 anni e residente a Siracusa.
Sono proprietario di un terreno di circa 30 ettari sito nel territorio Melilli-Sortino (prov. Sr),
in una zona collinare, privo attualmente di luce elettrica e un impianto idrico autonomo.
Al presente il fondo è stato concesso per uso a terzi che lo coltivano a frumento e, in parte, a foraggio per animali da stalla.
Per il futuro ho intenzione di gestire il suddetto terreno in maniera autonoma.
Oggi sarebbe conveniente per me continuare nella medesima coltivazione a grano o, considerati i costi, dovrei orientarmi su altre tipologie di colture?
Voglio precisare che non ho esperienze in tale settore e ignoro i costi di produzione per la coltivazione e la raccolta.
Grazie in anticipo per la risposta.
(Sebastiano – Melilli/Sortino – Siracusa)

Risposta

Salve Sebastiano,
la locazione geografica del tuo terreno, compresa la notevole estensione, ti permette di poter differnziare ampiamente diversi tipi di colture fra le quali: cereali, legumi, vite, olivo, fruttiferi, foraggi ecc ecc. Magari, visto la mancanza di acqua, eviterei di pensare alla coltivazione di ortaggi, che richiede comunque irrigazioni regolari.
Visto che attualmente il terreno ha per te – credo e spero – una rendita agraria data dalla riscossione dei canoni d’affitto da parte dei coltivatori terzisti potresti pensare di iniziare progressivamente a coltivare porzioni di terra, dedicandoci una coltura che potrebbe essere anche quella di un legume, adatta anche al rinnovo/rotazione della terra, sfruttata dalla presenza dei cereali; per avere un’idea riguardo alla coltivazione dei legumi in Sicilia, ti suggerisco di visitare il sito che trovi nel link. Inoltre considerata l’entità degli investimenti che farai ti suggeriamo prima di fare qualsiasi passo di rivolgerti sempre prima alla associazioni di categoria della tua regione per es: C.I.A. e Coldiretti, per avere consigli a riguardo. Tienici aggiornati sugli sviluppi futuri!
Salute e buon orto.

Salve,
sono un neo pensionato della Pubblica amministrazione con la passione per l’agricoltura, sono abruzzese della provincia di Chieti.
Vorrei un consiglio su come utilizzare, circa 6000 mq di terreno leggermente scosceso, lasciato incolto per oltre 50 anni , dove per la verita crescono solo rovi, spinaci selvatici e rosmarino sempre selvatico. il terreno di origine sabbiosa e pietrisco, cosa posso farne? Si ringrazia anticipatamente per la risposta.
(Franco – Chieti – Abruzzo)

Risposta

Ciao Franco,
il terreno che ci descrivi sembra abbastanza rustico e difficile da coltivare; non so quali sono i tuoi scopi e se hai acqua a disposizione per irrigarlo.
Personalmente a me il tuo terreno ispira la coltivazione di specie arboree: Frutteto antico – consulta pure l’articolo nel link, vigneto per la produzione di vino bianco, passito; oppure specie erbacee perenni quali il carciofo, magari associato ad arbustive perenni aromatiche come lavanda, rosmarino – che già viene bene li – salvia ecc ecc. Ti abbiamo stimolato la fantasia?
Salute e buon orto.

Salve sono Antonello,
ed ho un terreno di 1 ettaro situato nell’appenino occidentale abruzzese a 1.100 mt.s.lm. circa, vorrei dei consigli e idee per renderlo un minimo redditizio.
grazie e buon lavoro a tutti
(Antonello – Chieti – Abruzzo)

Risposta

Ciao Antonello,
la descrizione del tuo terreno ci stimola molto la fantasia e per questo potresti pensare di avviare questi tipi di coltivazioni quali:
1 – Piccoli Frutti: Lamponi, mirtilli, ribes, more ecc ecc. Che in montagna vengono bene
2 – Patate, varietà di montagna ovviamente – per ispirarti consulta pure il sito che trovi nel link – Consorzio della Quarantina.
3 – Zafferano – vedi il sito linkato – tipico della tua regione nella Piana di Navelli.
Tutte queste opsioni devono essere valutate bene, prima di essere intraprese, tramite analisi agronomiche e di mercato da svolgersi direttamente nella zona interessata.
Salute e buon orto.

Salve,
sono impiegato e abito a Cecina (LI); mio padre ha un terreno di circa 1 ettaro sulle colline sopra Cecina, precisamente a Riparbella (PI).
Nel terreno oltre ad una abitazione ci sono un centinaio di olivi e c’era fino a qualche anno fa una piccola vigna che abbiamo dismesso visto che mio padre non ce la faceva più a mandarla avanti, a circa 200m di altitudine e 15 km dal mare, ma vorrei un consiglio su come poterlo sfruttare ulteriormente. Grazie.
(Paolo – Riparbella – Pisa)

Ciao Lorenzo,
conosco la zona di Riparbella e la considero una parte di Toscana vocata alle coltivazioni agricole.
La mia idea riguardo al tuo terreno sarebbe quella di continuarci sopra delle coltivazioni arboree da consociare all’olivo, per esempio gli alberi da frutta – in varietà – proprio per avviare una produzione familiare di frutta e olio E.V.O.
Un’ettaro di terra è proprio una giusta misura per questo tipo di produzioni. Per ispirarti sulla scelta delle varietà di frutti antichi – meno soggetta alle malattie e più buona – ti suggerisco di consultare l’aricolo che trovi nel link.
Salute e buon orto.

Salve!
Vivo al centro Sardegna, a circa 500 m sul livello del mare. Sto per dare avvio ad una società agricola: alcuni Ha di terreno sono già coltivati, vorrei sapere cosa poter ancora seminare o piantare (sia frutta che verdura) che mi possa garantire una resa sia economica che quantitativa cercando di rimanere (al meno inizialmente) con costi ridotti grazie!!
(Nicola – Sardegna)

Risposta

Ciao Nicola,
la tua terra deve essere molto bella e fertile; pur non sapendo cosa stai coltivando negli altri ha di terra ne quanti ancora vorrai coltivare mi viene in mente che potresti allestire una coltivazione consociata di due specie vegetali tipiche della Sardegna quali: il Carciofo Spinoso Sardo D.O.P. – consulta pure il sito nel link – e il Fico. Essendo colture poliannuali i costi d’impianto sono ammortizzabili nei futuri anni di coltivazione, le due specie poi sono rustiche e poco inclini a malattie, inoltre la produzione dei fichi come dei carciofi è vendibile sia fresca ma anche come trasformato: carciofi sott’olio e fichi secchi, una bella entrata economica direi. Tienici aggiornati sul futuro della tua azienda.
Salute e buon orto!

Buongiorno, sono Lorenzo dalla provincia di Verona ho una piccola azienda agricola aperta cinque anni fa.
Con enormi sacrifici e debiti abbiamo ristrutturato una vecchia malga per poter iniziare con i nostri due bambini un nuovo percorso di vita. Superando molti ostacoli di natura burocratica siamo giunti fino a qui, il terreno si trova mt 1250 slm, ed di natura carsica.
Siccome c’è poca acqua, cosa poremmo piantare che ci dia reddito, ringraziando per la vs. disponibilità rimaniamo in attesa.
(Lorenzo – Verona)

Ciao Lorenzo,
grazie per raccontarci la storia della tua piccola/grande azienda agricola.
Non sapendo motlo del tuo terreno: esposizione, superficie, tessitura, ecc ecc. I consigli che ti posso dare sono limitati.
Comunque se hai poca acqua a disposizione e sei in montagna una coltura che potrebbe andare bene per integrare le economie della tua azienda potrebbe essere lo zafferano – visita il link a questo sito – che non necessita di grandi irrigazioni, oltre a quelle naturali. Come sempre ricordo, i consigli che si danno devono essere comunque avvalorati da attente analisi di tipo agronomico e economico, fatte direttamente in loco, prima di essere attuati praticamente.
Salute e buon orto.

Salve,
ho un paio di ettari tra Cassino e Formia (20km da entrambe), a circa 130mt di “altitudine, quasi sempre ventilata…a 15km linea d’aria dal mare e 40/50 dalle montagne preappennino…come detto ho questa terra da anni “ferma”, attualmente c’è solo erba/fieno etc….che consiglio mi date per poter farla partire con un progetto imprenditoriale ma a conduzione familiare? Insomma…qualcosa che per un neofita come me non sia troppo complicato…vedere la terra dei miei nonni così¬ abbandonata…oggi che sono cresciuto mi dispiace.., quindi lavorarla un pò e perchè non farla fruttare anche non mi dispiacerebbe….ho letto zafferano etc…qualcosa del genere. Visto che lavoro, non ho tanto tempo per seguire altro, ma nei week end o un giorno a settimana posso dedicarmici tranquillamente.
Grazie.
(Simone – Lazio)

Risposta

Ciao Simone,
capiamo bene la tua esigenza, vediamo come possiamo aiutarti.
Considerato che tu sei impegnato con il tuo lavoro principale, ed è una bella notizia, immagino che tu possa essere per quel pezzo di terra l’imprenditore che fornisce i beni strumentali ed economici iniziali per avviare e continuare l’attività agricola, che dovrà essere condotta da terzi – siano essi familiari o meno. Altra soluzione potrebbe essere quella di dare in affitto la terra a degli agricoltori che invece non sono proprietari di terreni. Immaginarsi coltivatore diretto part time, con solo il fine settimana disponibile è un inizio complesso. Riguardo alle colture redditizie attuabili da scegliere ce ne possono essere tante: Frutticoltura, viticoltura, olivicoltura, orticoltura ecc ecc. Lo zafferano richiede climi e terreni un pò più freschi, ma fino a che non fai valutare direttamente sul campo la situazione agronomica è difficile sapere con precisione cosa è effettivamente coltivabile. Inoltre il tipo di coltura da scegliere è influenzata, oltre che dai propri gusti personali, anche dalle esigenze del mercato locale; solitamente prima di iniziare qualsiasi tipo di coltivazione con scopi produttivi consiglio sempre di rivolgersi alle associazioni di categoria della tua zona, quali; C.I.A. e Coldiretti, cha hanno sicuramente il polso della situazione per la tua Regione o Provincia. Questo il nostro consiglio, tienici aggiornati sul futuro.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un giovane ragazzo che ha intrapreso la strada dell’agricoltore, come si suol dire, la fortuna aiuta gli audaci!
Ho già delle piccole piantagioni: oliveti e agrumeti e anche un ettaro di terreno attualmente non coltivato, poter piantare qualcosa. Io vivo al sud – Italia, precisamente in Puglia, quindi di buoni prodotti ne siamo pieni! Vorrei un consiglio su quale tipo di albero piantare… Io avevo pensato ai limoni: porterebbero buona rendita secondo voi? Sono propenso a qualunque tipo di consiglio!
Grazie
(Marco – Puglia)

Risposta

Ciao Marco,
grazie per raccontarci la tua storia e passione per l’agricoltura.
La tua terra poi è vocata alla coltivazione di molte specie vegetali, hai solo l’imbarazzo della scelta. Ma volendo darti un suggerimento a noi viene in mente che potresti destinare il tuo ettaro di terra alla coltivazione del melograno: guarda pure il video che trovi linkato. Considerato che gli agrumi già li coltivi, con l’inserimento dei melograni potresti crearti una differente fonte di reddito.
Salute e buon orto!

Salve,
sono una donna di sessanta’anni e vivo a Battipaglia (Sa).
Sono una dipendente regionale che sta per andare in pensione. Ho il cruccio di aver sbagliato investimento comperando una quindicina di anni fa un appezzamento di diecimila metri sul quale ho poi anche costruito un capannone di 400 metri quadri. Purtroppo sono finiti i soldi e successivamente all’acquisto è stato anche imposto un vincolo idrogeologico. Insomma un investimento sbagliato. Vorrei rimediare…mi date un consiglio? Ci sono 160 piante di ulivo. E’ argilloso misto, ha un vincolo idrogeologico ma è ben soleggiato e si vede il mare.
Vorrei impaintare un allevamento di lumache. E’ possibile?
Grazie
(Loretta – Battipaglia- Salerno)

Risposta

Ciao Loretta,
sono sicuro che quel terreno non è stato un acquisto sbagliato, se così soleggiato e si vede il mare da li!
Riguardo al vincolo idrogeologico ti dico che è una cosa utile alla tutela del nostro territorio e che è giusto che ci sia, e non limita le coltivazioni o gli investimenti che tu vorrai fare in seguito, anzi le tutela.
In relazione alla Elicicoltura – consulta pure il link – ti suggerisco di rivolgerti a questa associazione, altamente specializzata.
Riguardo alle altre coltivazioni possibili ti suggerisco di continuare a coltivare l’olivo, aumentando il numero di piante, l’olio d’oliva è il migliore che possiamo avere nella nostra dieta mediterranea.
Salute e buon orto!

© 2021 Bonduelle InOrto