Il camino è uno dei simboli dell’inverno. Chiunque ne possieda uno in questi mesi lo accende, se non per scaldarsi almeno per guardare il fuoco e meditare. Quindi non esiste momento migliore per parlare degli effetti benefici della cenere di legna sulle nostre colture.
La cenere è ricca di potassio, fosforo e calcio, ma non di azoto. Può essere utilizzata nell’orto aggiungendola al terreno di semina da lavorare in seguito, oppure direttamente nei solchi come facevano un tempo i contadini prima della semina della patata o della carota, ma la si può spargere anche ai piedi delle specie arboree, o direttamente nei vasi delle nostre piante. Ma ricordatevi, sebbene sia di grande aiuto, non ha le caratteristiche per essere un fertilizzante completo.
Proprio perché ricca di calcio è meglio evitare di somministrala alle acidofile (azalee, rododendri, ortensie) che potrebbero soffrirne. E’ invece buona abitudine unirla al compost in fermentazione, ne diminuisce l’umidità e l’acidità, e alla fine otterremo un fertilizzante più ricco. Alcuni la usano come antiparassitario e cospargono di cenere alcuni ortaggi, come sedano e zucchini, così gli insetti, credendoli fantasmi, scappano spaventati. Sto scherzando! In verità li soffoca, creando loro problemi respiratorii.
Unica raccomandazione non usate mai distribuire cenere derivante dalla combustione di legna che ha subito trattamenti (colle, vernici, ecc.) perché potrebbe contenere sostanze tossiche.
Insomma forse non sarà il migliore fertilizzante in commercio, però rispetta il ciclo della natura ed è a costo zero!
foto di ozgurmulazimoglu da flickr