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come coltivare il cavolo frascone

Cavolo Frascone – foto Francesco Felici

Sembra un cavolo nero, ma non lo è. Il cavolo Frascone dell’Alta Versilia (Brassica oleracea var. acephala) si diversifica dal più famoso cavolo nero nella forma, nel sapore e nella storia. 

Le sue foglie sono più larghe. Sono almeno tre o quattro volte più grandi di quelle strette e puntute del cavolo nero. Sono meno gibbose e più chiare, se non addirittura in alcuni casi bianche. Scurissime quelle del cavolo nero, virano dal verde intenso al bianco quelle del frascone. E se le foglie del primo tendono a svettare verso il cielo, quelle del secondo tendono a ricadere verso terra come le luci consumate di un fuoco di artificio.

Il Frascone ha inoltre un portamento ‘sperlungone’, come lo definisce lo scrittore versiliese Silvano Alessandrini in una sua poesia. Un vero e proprio alberello, che può vivere anni nel nostro orto e chissà, forse trovando le condizioni ottimali, può addirittura diventare perenne. Francesco Felici, bio-eroe dell’azienda agricola ‘Fatti col pennato’, coltivatore custode sulle Alpi Apuane, ha una pianta di frascone di sei anni. E’ lui che ci ha fornito gli step principali della sua coltivazione.

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Salve, mi sto dilettando con l’orto.
Ho provato il broccolo romano, purtroppo non cresce molto ma la cosa che mi preoccupa è che sopra vengono delle macchie violacee.
Ecco la foto:CAVOLO CRISTINA
….è buono comunque? Cosa è, e come posso risolvere? Mille grazie.
(Cristina – Roma)

Risposta

Ciao Cristina,
grazie per la foto che ci aiuta sempre meglio a capire subito la questione.
Il tuo cavolo diciamo che è “sano come un Pesce” e quel viola è il suo naturale colore, quindi complimenti e per quando sarà il momento…buon appetito!
Salute e buon orto.

Salve,
nel mese di novembre, inoltrato, piantai del radicchio rosso e del cavolo, ma ancora oggi, febbraio non sono sviluppati come doveva essere.
Cosa devo fare: aspettare o zappettare il tutto?
Grazie.
(Marco85)

Ciao Marco,
le piantine di radicchio e cavolo non sono sviluppate secondo le tue aspettative per il motivo che avendole piantate nella stagione già fredda non hanno avuto il tempo – temperatura e luce sufficiente cioè – di crescere a sufficenza.
Adesso ti suggerisco certo di zappettare la terra aspettando la primavera alle porte per vedere uno sviluppo delle tue piantagioni invernali; per le prossime volte invece potresti anticipare a fine agosto i tuoi trapianti per avere piante di dimensioni maggiori, da consumarsi per tutto l’inverno.
Salute e buon orto

Salve,
amo la natura in tutti i suoi sensi.
Il Cavolo nero, come si coltiva, come posso proteggerlo?
Grazie.
(Alex)

Ciao Alex,
grazie per manifestare la tua passione per la natura.
Il cavolo nero – leggi pure l’articolo che trovi nel link – è una specie ortiva rustica che si pianta nel periodo fine estivo per consumarlo poi durante tutto l’inverno, quando la pianta s’intenerisce sotto il gelo…sperando che venga.
Ha bisogno di essere ben concimato prima del trapianto e l’unico vero concorrente di codesta specie di cavolo è l’insetto lepidottero Cavolaia, che attacca la pianta nella stagione autunnale, in questo periodo perciò stai bene attento a vedere se si verificano attacchi, per prevenire ogni danno.
Salute e buon orto.

Ciao,
per la prima volta mi vorrei cimentare con la coltivazione del cavolo nero, il mio orto è situato in collina, sui 350 m s l m è l’inverno è abbastanza rigido.
Credo che il cavolo nero ami il freddo ma non so molto su questo ortaggio (per me) pregiato, potete darmi qualche consiglio riguardo: periodo di semina, cure, irrigazione?
Antonio
Grazie.
(Antonio)

Risposta

Ciao Antonio,
il tuo orto è a un’altitudine perfetta per coltivare il cavolo nero e questa stagione è proprio la migliore per iniziare a metterlo a dimora nell’orto. Il cavolo infatti avrà a disposizione tutta l’estate per crescere e all’inizio dell’autunno e per tutto l’inverno sarà pronto per essere consumato.
Prepara adesso delle belle buche di 25 cm di lato che arricchirai con stallatico e terriccio, lascia fra loro una distanza di 35-40 cm, disponi le piantine interrando bene le radici e buona parte del fusto, irrigale almeno due volte alla settimana – tre se fa molto caldo…e godi a vederlo crescere.
Riguardo al gelo non temere..il cavolo lo sopporta benissimo, anzi…migliora il suo sapore e si intenerisce!
Per la coltivazione dei cavoli, ti suggerisco di leggerti questo interessante articolo che trovi nel link.
Salute e buon orto.

Foto 2Abbiamo visto come coltivare il cavolo cappuccio e abbiamo visto come sia possibile seminarlo da gennaio a settembre a seconda del periodo di raccolta o della varietà prescelta. Perché ci sono cavoli cappucci che potremo raccogliere in estate o in autunno, altri che potremo raccogliere in inverno e altri ancora che potremo raccogliere la primavera successiva!

E proprio di questo vogliamo parlare oggi, per aiutarvi nella scelta delle varietà più giusta.

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Cavolo cappuccioIl cavolo cappuccio (Brassica oleracea capitata) è una grande risorsa della cucina invernale, ma anche primaverile ed estiva, a seconda del periodo di semina e della varietà prescelta. Ma è soprattutto in inverno, quando tutte le altre verdure scarseggiano, che il cavolo cappuccio ci viene in soccorso e, sia crudo in insalata che cotto stufato, ci aiuta a risolvere un pasto. E se coltiveremo una varietà rossa avremo, oltre a tante proprietà antiossidanti, anche un bel tocco di colore prima nell’orto e poi a tavola.

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Buon giorno a tutti. Ho piantato dei generici pomodori tondi da sugo e insalata, sono venuti abbastanza bene, non troppo grossi, polposi e senza troppi semi. Alcuni però hanno delle vistose spaccature. Da che cosa dipende? Invio una foto.

Inoltre ho seminato dei fagioli nani mangiatutto dell’occhio veneti o dolci, le piante sono molto belle e robuste, però di fagioli neanche l’ombra. Le ho seminate il 18/05/2013. Mi chiedo come mai dopo 3 mesi neanche un fagiolo.

Un ultima questione ho seminato in semenzaio e poi piantato in terra del cavolo nero di Toscana, tutto bene salvo che qualche giorno fa le foglie di quasi tutte le piante hanno cominciato ad avere dei “buchi” che prima non c’erano. Da che cosa dipende?

Ringrazio tutti coloro che avranno la cortesia di darmi la loro assistenza.

Cordiali saluti.

(Gianpiero-Ragusa)

Risposta

Ciao Gianpiero, andiamo per ordine e cerchiamo di affrontare uno ad uno i tuoi problemi.

– Le spaccature dei pomodori dipendono quasi sempre da squilibri idrici, soprattutto se l’acqua scarseggia in fase di maturazione del frutto. In ogni caso leggi con attenzione il post pubblicato tempo fa sulle annaffiature dei pomodori e magari troverai qualche indicazione utile da seguire per la prossima stagione.

– Il ciclo produttivo del fagiolo mangiatutto è di circa 60-80 giorni, per cui i tuoi fagioli dovrebbero essere pronti per il raccolto, se non addirittura già raccolti. Mi sembra strano che tu non abbia visto neanche un frutto dal momento che le piante stanno benone! Non hai forse esagerato con del concime azotato? Talvolta l’eccesso di azoto favorisce la crescita eccessiva della pianta e delle foglie a scapito dei frutti.

– Controlla bene le foglie del tuoi cavoli perché potrebbe trattarsi di altiche o pulci di terra. Sono dei piccolissimi coleotteri riconoscibili perché se toccati fanno dei salti in avanti. Questi insetti si trovano particolarmente bene sui terreni compatti e asciutti, quindi la prima cosa da fare è pacciamare per tentare di mantenere più umido il terreno.  Per cercare di eliminarle occorre cospargere le foglie con farina di alghe o bentonite la mattina presto sulla rugiada. Ma se l’infestazione è troppo forte non resterà che ricorrere al piretro, che è un’insetticida naturale (ammesso anche in agricoltura biologica) da usare con molta cautela e solo in caso di estrema necessità.

Un ultimo consiglio: leggi il post sulla cavolaia. Coltivando cavoli non si sa mai!

Parlare di cavoli a luglio/agosto non sembra appropriato, perché fanno pensare più all’inverno che all’estate. Eppure se ci piacciono e vogliamo averli nell’orto è arrivato il momento di trapiantarli. Se non li abbiamo in semenzaio dovremo subito acquistarne delle piantine e provvedere a metterli a dimora. Se abitiamo in zone dove l’inverno è  mite o se abbiamo un terrazzo protetto, possiamo pensare alla coltivazione del cavolo broccolo, altrimenti ripieghiamo sul cavolo cappuccio, la verza o il cavolo nero. Gli amanti del cavolfiore possono leggersi questa scheda postata in precedenza.

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Brr…che freddo!!! Per noi, non certo per i cavoli. Questi ortaggi, appartenenti alla famiglia delle crucifere o brassicacee, non temono le basse temperature, anzi queste spesso ne esaltano il sapore. Ne esistono di moltissime varietà: cavolfiore, cavolo broccolo, verza, cappuccio, rapa, di Bruxelles… Forse è per questo che ogni tanto ci scappa un:  macché cavolo vuoi? Nell’imbarazzo della scelta optiamo in questa sede per il cavolfiore.

Posizione e suolo – Il cavolfiore predilige il clima temperato-freddo,  ama il terreno ricco di humus e teme molto la siccità all’inizio del suo ciclo vitale.

Semina – La si effettua solitamente in semenzaio tra maggio e luglio, alla profondità di 1 cm., e si trapianterà in piena terra 40 giorni dopo, quando avrà messo la sesta foglia e avrà raggiunto i 20 cm. di altezza. Le distanze di impianto si aggirano intorno ai 50-60 cm. sulla fila e 60 cm tra le file.

Avvicendamento o rotazione – Non ripiantate il cavolfiore sullo stesso terreno prima che siano trascorsi tre anni e avvicendatelo con: fave, piselli, fagioli, ecc.

Cure colturali – Tenete l’area ben diserbata e concimate il terreno qualche mese prima della messa a dimora. Annaffiate con abbondanza, soprattutto agli inizi, ma anche successivamente per evitare che i piccoli fiori si aprano e si distacchino tra l’uno dall’altro. Per trattenere l’umidità nel suolo è utile pacciamare.

Raccolta – Si pratica dall’autunno all’inizio della primavera a scalare, quando le infiorescenze sono bianche e compatte. Fate un taglio netto, comprendendo anche qualche foglia per coprire  e proteggere la stessa infiorescenza.

CONSIGLIO PREZIOSO! L’abbinamento con salvia, rosmarino, pomodoro e sedano allontana la cavolaia. Se ancora non conoscete questo insetto vuol dire che non avete mai posseduto un cavolo (senza offesa) e allora potete scoprire cosa sia nella categoria ‘avversità e malattie’, nel post ‘parassiti e antiparassitari naturali’.

Per saperne di più vai su Fondazione Bonduelle: Ritratti delle verdure

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