Quando siamo piccoli tutte le piante sembrano enormi. Ma il giuggiolo (Ziziphus jujuba) che fronteggiava la casa della ‘nonna del Poggetto’ (così la chiamavamo noi cuginetti) era davvero di dimensioni notevoli. Ero piccola ma già ghiotta di giuggiole, ma non potendo raccoglierle, dovevo sperare che i più grandi si ricordassero di me.
Era un giuggiolo vigoroso e in salute, di cui mai nessuno si curava, fino a quando, a fine estate, le giuggiole mature attiravano le attenzioni di adulti e bambini. Per esperienza personale, posso dunque dire, che è una pianta che richiede poco o niente, si adatta bene anche ai terreni poveri e alle esposizioni ventose: il ‘Poggetto’ era esposto ai quattro venti.
E’ senza dubbio un frutto di altri tempi, oggi davvero poco utilizzato, ma che vale la pena di riscoprire per la facilità di coltivazione, per la bellezza della sua chioma e la bontà dei frutti.