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Chi ha i figli a scuola lo sa: i programmi scolastici stanno entrando nel vivo. Le prime verifiche stanno assegnando soddisfazioni o delusioni. Ma la notizia è che anche l’orto in molte scuole è diventato materia di studio grazie a Slow Food e al suo progetto Orto in Condotta di cui la Fondazione Bonduelle è sostenitore ufficiale. Un percorso educativo triennale che prevede la coltivazione di orti nelle scuole con l’obiettivo di educare bambini e ragazzi alla sana alimentazione.

L’11 novembre, in occasione della FESTA DEGLI ORTI, che ogni anno corona il progetto, in moltissime scuole d’Italia si svolgeranno interessantissime attività didattiche in classe, in cucina e nell’orto che coinvolgeranno insegnanti, genitori e studenti. L’iniziativa quest’anno coinvolgerà più di 4000 scolari. Se volete che anche la scuola di vostro figlio partecipi al progetto Orto in Condotta scrivete a educazione@slowfood.it. Gli ortonauti di domani si vedono da piccoli.

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Forse non arriverà fino alle nuvole, come succede nella fiaba di Richard Walker, ma un fagiolo messo a riposare su un letto di ovatta bagnata germinerà in fretta e nell’arco di qualche giorno regalerà comunque al vostro bambino una magica sorpresa.

Ponete in un piattino lo strato di ovatta ben bagnato sul quale appoggiare i fagioli, copritelo con un altro di uguale dimensione e posizionatelo in un luogo illuminato. Unico accorgimento: non fatelo mai asciugare del tutto e non tenetelo in un luogo troppo freddo. Ben presto il fagiolo radicherà e spunterà il germoglio e a quel punto potete decidere di porre le giovani piantine in un vasetto pieno di terriccio, leggermente distanziate tra loro, e continuare a osservare la loro crescita. Se i vostri figli sono in età scolare potete invitarli a documentare l’esperimento prendendo appunti e scattando foto. L’importante è che alla fine capiscano che le piante hanno bisogno, di acqua, luce e di qualcuno che si prenda cura di loro.

foto di darkpatator da flickr

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