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Tra tutte le aromatiche il dragoncello (Artemisia dracunculus) non è certo il più conosciuto, eppure ha molte virtù terapeutiche: stimola l’appetito, aiuta la digestione e allieva i disturbi di aerofagia e meteorismo. Il suo sapore intenso e piccante viene usato in cucina per insaporire arrosti, pesce e insalate oppure viene aggiunto ai ripieni di carne e verdure o per aromatizzare le salse.

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CimaturaTalvolta basta veramente poco per rendere una pianta più sana e rigogliosa. Per esempio forse non tutti sanno che una semplice cimatura può rivitalizzare alcune piante un po’ ‘striminzite’, restituendo loro nuovo vigore. La cimatura consiste nell’asportare l’apice vegetativo delle pianta, la sua cima appunto. Questa tecnica semplice ma efficace, si basa sul principio che una pianta, a cui viene tolto l’apice vegetativo, dirotterà tutta la sua energia sulle gemme che si trovano più in basso, spesso all’ascella delle foglie, formando nuovi rami laterali.

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Salve,
dispongo di un terreno di 2000 mq e sarei interessata alla coltivazione di piante officinali.
Mi rendo conto che l’estensione del terreno sia limitata, credete tuttavia che si possa iniziare un’attività minimamente redditizia da espandere in seguito?
Con questa metratura e’possibile accedere a finanziamenti per primo insediamento agricolo?
Il terreno si trova a Gragnano ed attualmente ospita un vigneto e un orto familiare.
Grazie,
(Valentina – Gragnano – Campania)

Ciao Valentina,
la tua domanda ci stimola alcune idee, vediamo di aiutarti al meglio.
La coltivazione di piante aromatiche, considerato il loro ingombro spaziale e anche la resa per ettaro del prodotto, non richiede una quantità di superficie enorme, come se tu dovessi per esempio coltivare il grano; quindi, dieri che, almeno per iniziare, 2000 mq possono essere sufficienti; però, prima di partire a coltivare la tua terra ti suggeriamo di valutare bene la (o le) specie di aromatiche da produrre – lavanda, rosmarino, salvia ecc. ecc.-, capendo innanzitutto chi sarà l’acquirente finale del tuo prodotto, che potrà essre un olio essenziale come fiori o foglie essicate.
Considerato che la tua idea è quella di avviare un’attività agricola a tutti gli effetti ti suggeisco di rivolgerti – per avere informazioni burocratiche aggiornate e precise – ad un’associazione di categoria della tua città, come per esempio Coldiretti o CIA.
Forza Valentina!
Salute e buon orto.

Fiore coriLa coltivazione del coriandolo (Coriandrum sativum) si adatta ai palati più esotici: il suo sapore aromatico e leggermente piccante, è molto apprezzato nelle cucina sudamericana e orientale, e i suoi semi sono uno degli ingredienti principali della polvere per curry. Grazie ad una sempre più diffusa curiosità verso piatti e sapori internazionali, oggi l’uso del coriandolo si è esteso anche da noi e viene utilizzato spesso per insaporire carni, minestre, pane, ma anche nelle marinate per la selvaggina e nelle salse.

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Ciao,
sono un ortista ancora in rodaggio, coltivo da soli 3 anni e vi ho chiesto spesso consigli ricevendo sempre risposte ottime.
Vorrei mettere delle piante aromatiche sul “confine” tra il mio orto e il viottolo. Visto che ho già il ramerino e la salvia mi piacerebbe mettere origano, timo….voi cosa mi consigliereste di piantare oltre a queste che vi ho scritto?
Grazie.
(Dario)

Ciao Dario,
grazie per i tuoi apprezzamenti, sono utilissimi per il nostro lavoro.
Riguardo alla tua questione invece ti dico che stai facendo un bellissimo lavoro, i confini dell’orto cioè sono proprio adatti alla piantagione di piante aromatiche perenni come quelle che hai già citato te. In aggiunta alla lista direi che potresti piantare anche: Lippia – erba luigia -, Rabarbaro, menta – diversi tipi -, melissa, santoreggia, lavanda, santolina, elicriso…e anche delle belle rose paesaggistiche da intervallare ai vari tipi di aromatiche.
Salute e buon orto.

il-giardino-medicinale-13-C’è un museo dove si imparano le erbe. Si trova a Sansepolcro, una magnifica cittadina in provincia di Arezzo che domina la valle del Tevere, la cui lunga storia è documentata da monumenti, strade e palazzi, ma tra tutti è il Palazzo Bourbon del Monte ad ospitare l’Aboca Museum dedicato all’uso delle erbe medicinali nei secoli.

Perché le erbe vanno conosciute per saperle apprezzare. Perché sull’erba si gioca, si corre, ci si sdraia a guardare le nuvole, ma ogni erba ha anche un nome, un profumo, un colore e ogni erba ha delle proprietà curative.

Quando si va a fare una passeggiata in giardino, nell’orto o in campagna, ci scordiamo che oltre a guardare un bellissimo spettacolo, stiamo guardando anche la prima farmacia che l’uomo abbia mai conosciuto!

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Mix NataleIn inverno è difficile portare i bambini nell’orto. La natura è a riposo e i lavori da fare scarseggiano. Il freddo gela le manine e la punta del naso. Si può giusto fare una passeggiata per controllare che tutto sia in ordine, guardare i colori che si spengono e osservare il sonno di animali e vegetali. Possiamo però invertire l’ordine dei fattori: invece di andare noi nell’orto, portare l’orto in casa o in classe! Come? Raccogliendo le aromatiche più profumate che abbiamo a disposizione come alloro, timo, rosmarino, arnica, elicriso, salvia erba luigia, insomma tutto ciò  che sprigiona profumo al tatto, per poi preparare dei pot-pourri da regalare a nonni, zii i e amici per le feste di Natale ormai alle porte!

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SantoregLe aromatiche sono tutte semplici da coltivare, tuttavia sembra ce ne sia una ancora più semplice delle altre: la santoreggia. E posso confermarlo: da quando l’ho trapiantata tra un marciapiede in pietra e l’aiuola di rose, rosmarini e lavande, ‘lei’ è sempre lì con il suo bel cespuglietto compatto, pronta a regalare profumo e colore. Perché sarà pure di facile coltivazione, ma non per questo è meno saporita e profumata! Anzi tutt’altro: la santoreggia montana ha un sapore decisamente piccante, tanto che in Provenza viene appellata ‘pepe d’asino’, peculiarità che l’aveva fatta apprezzare dai greci e dai romani, quando non era ancora disponibile il pepe o il peperoncino, mentre in Liguria viene chiamata ‘erba acciuga’, per il suo sapore deciso. E se avete ancora qualche dubbio sulla sua bontà provatela per condire un piatto di fagioli, sono certa che subito dopo correrete a procurarvi i semi o una talea!

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Salve,
amo le piante aromatiche che coltivo sul balcone.
In vari siti, con relativi forum, si leggono pareri a volte opposti sull’utilizzo di argilla o pomice e perlite per drenare il terreno delle piante aromatiche.
Ora volendo approntare una vasca di 1,50 m cmx50x50 pensavo di utilizzarne uno dei due. Premetto che le altre piante aromatiche sono in vasi 50cmx50 in terriccio apposito x piante aromatiche e godono tutte di ottima salute.
Altra domanda: ma la pomice non dovrebbe essere bianca? Ho acquistato della pomice presso un vivaio e quando ho aperto il sacco il contenuto era di colore marrone a scaglie. Ma esistono vari tipi di pomice?
Grazie
(Katia)

Risposta

Ciao Katia,
coltivare i propri aromi sul balcone è una vera fortuna…specialmente se poi li utilizzerai come ingredienti per la tua cucina!
Riguardo all’utilizzo di materiali drenanti il terriccio – come pomice, argilla espansa o perlite – ti dico che, per mia esperienza non devono essere aggiunti alla terra in grandi quantità, ma solo leggermente e se il terreno di coltura risulti essere particolarmente compatto, e non credo sia il caso dei terricci che si acquistano nei sacchi al consorzio agrario.
Riguardo alla pomice invece – essendo essa una roccia vulcanica di origine effusiva – il colore della stessa può variare da chiaro a scuro in base alla natura delle roccia, quindi puoi trovare pomici sia chiare che scure.
Salute e buoni aromi.

Aromatiche1Le piante aromatiche sono il primo passo per per avere un piccolo-orto giardino. Oltre ad essere esteticamente gradevoli, sono indispensabili per caratterizzare i piatti con profumi e aromi particolari. L’ideale è creare una piccola collezione di aromatiche per avere la possibilità di imparare a conoscerle da vicino, apprezzando le qualità olfattive e organolettiche di ciascuna. Inizialmente per orientarci nel riconoscimento sarà sufficiente mettere vicino ad ogni nuova pianta, un cartellino in legno (io li ho creati con del semplice compensato) con su scritto il nome con un pennarello indelebile.

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