Saorge 13 agosto 2017 – Dal diario delle mie vacanze spunta sempre qualche orto. Uno dei miei preferiti l’ho scovato a Saorge, piccolo paese arroccato su una parete rocciosa sovrastante la Valle della Roya. Saorge, in italiano Saorgio, è un luogo incantevole, che solo per qualche chilometro si trova in Francia sulle Alpi Marittime vicinissimo al confine ligure.
L’orto che voglio segnalarvi è l’orto del Monastero di Saorge, antico convento francescano, oggi rifugio creativo per scrittori, traduttori, sceneggiatori e compositori.
Un luogo ameno e raccolto, dove la pace è il primo frutto che vi si può raccogliere. Nonostante l’estate infuocata l’orto del monastero, seppure ‘provato’, resisteva e aveva un aspetto più che decoroso, gli ortaggi si alternavano ai fiori, come si addice agli orti sinergici. Nelle parcelle leggermente rialzate e pacciamate si alternavano file di pomodori e dalie, girasoli e zucchine, malvoni e melanzane.
L’orto si sviluppava su tre livelli o terrazze, ottenute grazie alla realizzazione di muri in pietra dal grande impatto visivo. La terrazza più alta era dedicata alle aromatiche ed era percorsa da cima a fondo da un grande pergolato in sassi e pali di castagno. Le due sottostanti accoglievano alberi da frutto, ortaggi, fiori ed erbe commestibili.
L’orto giardino è curato e coltivato da Lucy e Angelo, due ragazzi dell’Associazione ‘Jardin de la Roya’, che riescono a mantenerlo produttivo tutto l’anno. Gli ortaggi sono infatti utilizzati dalla cucina del convento e destinati ai palati di coloro che vi sono ospitati.
Sostare là, dopo avere visitato la deliziosa Chiesa di Notre-Dame des Miracles, aiuta l’animo ad acquietarsi. E anche chi non fosse interessato all’orto può trovare in quest’angolo un momento di tranquillità e ristoro. E’ un luogo sospeso tra cielo e terra, come tutto Saorge del resto, che ci fa ritrovare nella terra la sacralità che di solito riteniamo appartenere al cielo.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!