E’ possibile fare un orto-giardino dove non c’è terra ma solo cemento? Non solo è possibile ma è auspicabile: più spazi verdi nasceranno più le persone si accorgeranno della presenza indispensabile del verde, più troveranno gradevole viverli, più facilmente si riallaccerà e ricostruirà quel rapporto con la natura ormai troppe volte compromesso.
E allora usiamo le piazze cittadine, ma anche i semplici cortile e balconi, per riepimpirli di verde e imparare di nuovo la ‘natura’. Ultimamente ho progettato, con l’aiuto del giardiniere-vivaista Brando Sammicheli, un orto-giardino in un cortile lastricato per la Scuola di cucina MAMA, a due passi dalle storiche mura fiorentine.
I proprietari desideravano avere un luogo verde dove ambientare eventi, dove lo chef avrebbe potuto cogliere insieme agli allievi qualche ortaggio o aromatica o semplicemente dove ritemperarsi dalle fatiche quotidiane.
Lo spazio non era l’ottimale, perché racchiuso completamente tra mura confinanti con altre proprietà, quindi poco ventilato e molto, molto caldo in estate. Però alla fine ce l’abbiamo fatta: una lunga vasca rialzata con mattoni di tufo a sinistra, una lunga fila di grandi vasi schermati da un pannello in ferro e legno a destra e poi tre conche in cotto in perfetto stile toscano sul fondo, il tutto riempito di terriccio ben drenato, ma soprattutto di fiori e ortaggi. Nella scelta delle piante abbiamo privilegiato, anche per i fiori, le varietà commestibili, così le melanzane, i pomodori, le insalatine e i cetrioli si alternano a piselli odorosi, nasturzi, perilla, calendule, salvie, fragole e, naturalmente, aromatiche: timo, basilico, alloro, issopo, erba cipollina, origano, menta e nepeta. Tra i rampicanti, necessari a coprire i muri, abbiamo invece scelto varietà non commestibili, fatta eccezione per la passiflora incarnata, e quindi ipomea, ficus repens, falso gelsomino. Non poteva mancare infine un agrume in conca: un arancio calabrese a maturazione invernale. Tutto coltivato e allevato in modo strettamente biologico!
Il risultato finale è stato molto soddisfacente e quel piccolo spazio verde ha catalizzato in estate l’attenzione di tutti, sia dei professionisti che ci lavorano che di provetti cuochi e frequentatori occasionali. L’approccio iniziale non è stato immediato, perché non è sempre facile capire quanto sia delicato e bisognoso di cure un piccolo spazio verde all’interno di un luogo cementificato, ma è stata sufficiente un po’ di esperienza e di vicinanza per comprenderne il fragile equilibrio.
Così oggi alla Scuola di MAMA oltre a moltissime buone ricette si impara anche i piccoli piaceri di un orto-giardino in un cortile di città!
Bellissima idea,
io vorrei proporla per i miei balconi, speriamo che mi riesca bene come a voi….vi terrò informati sui risultati!
(Flavia)
Ciao Flavia,
grazie per apprezzare il nostro lavoro, e certo che attendiamo le tue notizie a riguardo.
Salute e buon orto.