Il peperone dolce (Capsicum annuum) è il frutto estivo per eccellenza: rosso, giallo, carnoso, solo a ricordarlo fa venire caldo. Eppure si semina in inverno, ma non certamente all’aperto! Dovremo aspettare il tepore primaverile per poterlo trapiantare in esterno nell’orto, dopo averlo fatto crescere in semenzaio. Ci vogliono temperature che oscillano fra i 22 -26° e una buona luminosità per farlo sentire a proprio agio: eh sì il peperone è un tipo freddoloso!
Semina: l’ideale è preparare tanti piccoli vasetti, tanti quante saranno le piantine da noi desiderate, porvi dentro due e tre semi e una volta cresciute le giovani piante, lasciare solo la più robusta e recidere alla base con delle forbicine le più deboli. Il luogo dove riporre i vasetti dovrà essere mite (circa 21°), altrimenti difficilmente il peperone si deciderà a germogliare.
Una volta avvenuta la germinazione le temperature potranno scendere anche di qualche grado (non meno di 18° però). Dopo circa 60-90 giorni dalla semina, quando le piante avranno raggiunto circa 15 cm di altezza, potremo estrarle dai loro vasetti di semina e trapiantarle nell’orto a una distanza di 30-35 cm l’una dall’altra, le distanze dovranno aumentare se la varietà del peperone prescelto sarà di taglia media o grande.
Terreno: mentre effettueremo la semina nei vasetti pensiamo subito all’aiuola che dovrà accogliere i peperoni in seguito, perché sarà utile arricchirla con un’abbondante concimazione organica di letame o stallatico pellettato. Il peperone predilige terreni fertili, profondi, abbastanza sabbiosi, ben drenati e soprattutto privi di infestanti, quindi per evitare di stare sempre con la zappetta in mano a togliere le malerbe, sarà utile coprire il terreno con uno strato adeguato di pacciamatura.
Consociazioni: una volta che andremo a posizionare il peperone nell’orto ricordiamo che gradisce la vicinanza del basilico, ma anche del pomodoro, melanzana e aglio, cipolla, timo e zucchino. Poco gradita quella di barbabietole, cavoli e piselli.
Cure e annaffiature: Durante la crescita dovremo verificare la stabilità delle piante di peperone, soprattutto delle varietà più grandi, perché potrebbero necessitare di un sostegno, in questo caso fisseremo al loro fusto dei tutori (piccoli paletti) prima che i fiori si trasformino in ‘pesanti’ frutti. Sempre per lo stesso motivo potrebbe essere utile anche una rincalzatura.
Il peperone a differenza del pomodoro non richiede potature o ‘scacchiature’, tuttavia nelle regioni più fredde a fine agosto potremo effettuare una cimatura (il taglio della sommità della stelo centrale) per favorire la maturazione dei frutti.
Le irrigazioni dovranno essere costanti e abbondanti durante tutto il ciclo vegetativo.
Avversità: il peperone sebbene ami il caldo soffre il sole eccessivo che potrebbe provocare scottature ai frutti, quindi se viviamo in zone dove il sole è molto, molto forte scegliamo varietà di peperone a fogliame compatto in modo che i frutti siano ombreggiati dalle foglie stesse (tipo Corno di toro Giallo o Rosso).
Raccolta: la raccolta avviene circa 170-240 giorni dopo la semina e avviene scalarmente dall’inizio dell’estate.
Se avete ancora qualche dubbio sulla coltivazione di questo ortaggio solare e colorato leggetevi anche questo post sulla coltivazione del peperone: incrociando le informazioni avremo un quadro veramente completo.
foto di Harvey Barrison, di la Ezwa, di mariesophie Bock Digne, di pépiniériste 85 da flickr
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