Quando leggo qualcosa di interessante non posso fare a meno di condividerlo sulle pagine di InOrto. Questa volta si tratta di un ‘fertilizzante di copertura’, cioè una concimazione che aiuta le piante già sviluppate a mantenersi sane e forti per produrre al meglio.
E’ semplice ed economico, perché può essere comodamente fatto in casa, basterà procurarsi gli ingredienti necessari.
Preparazione e utilizzo – Procuriamoci 500 gr di steli di agli e cipolle (se li raccoglieremo nel nostro orto basterà conservarli senza gettarli nel compost), 500 gr di tanaceto (leggete il link per sapere come riconoscerlo), una manciata di stallatico ben asciutto o pellettato, e qualche cucchiaio di bentonite o farina di roccia.
Mettiamo tutti gli ingredienti di questa ‘zuppa nutriente’ in un contenitore di plastica e aggiungiamo 10 litri di acqua. Mescoliamo bene il tutto e lasciamo riposare il preparato per almeno 10 giorni.
Una volta trascorso il tempo necessario, filtriamo il macerato e distribuiamolo al piede delle piante per tutto il periodo estivo, da luglio a fine settembre. In che misura? Sarà sufficiente un bicchiere per pianta una volta la settimana. E scriveteci per farci sapere se vi sembra funzionare!
Ciao Nara, peccato saperlo adesso, bisognerà provarlo l’anno prossimo, perché non so se riuscirei a trovare adesso le foglie di tali piante; in tutti i modi io ho sempre fertilizzato col macerato di ortica e con i beveroni di letame di cavallo. Senti Nara, a tal proposito siccome vorrei mettere giù molto aglio, mi sembra di aver letto da qualche parte che l’aglio non richiede troppo letame, dico bene? Mi puoi dare tutti i consigli per farne una buona quantità, che l’anno scorso mi è venuta una vera schifezza…Spiegami tutto per bene dalla A alla Z e avrai la mia riconoscenza. Ti abbraccio e buona giornata Renzo
Ciao Renzo, il macerato di ortica e, come li chiami tu, i ‘beveroni’ di letame di cavallo vanno benissimo, ma è anche vero che l’aglio preferisce il terreno letamato nella stagione precedente, quindi quando è già un po’ ‘scarico’. Un’altra cosa che l’aglio non sopporta è il ristagno idrico: se il tuo terreno è argilloso, lo devi alleggerire con della sabbia, della paglia, insomma con del materiale che renda il terreno più leggero e permeabile. Inoltre controlla bene che gli agli da semina siano sani e vigorosi. E per ultimo ti consiglio di leggerti due articoli: il primo è brevissimo e riguarda la semina dell’aglio, il secondo riguarda invece la coltivazione dello scalogno, che per molti versi è molto simile all’aglio. Infine ti prometto che a breve farò un nuovo articolo sulla coltivazione di questo ortaggio, scrivendo tutti i migliori suggerimenti nel dettaglio. Pazienta un attimo che sarai presto accontentato! A presto!
Buongiorno,
grazie per i consigli che date di solito !
E’ vero che l’aglio va piantato esattamente il giorno 28 ottobre, San Simone, né prima né dopo?
(Giuseppe)
Ciao Giuseppe,
prego, è un piacere dare un piccolo aiuto a tutti voi, amanti della natura!
La semina – trapianto dei bulbi cioè – dell’aglio viene fatta, in Italia, in diversi momenti, in base alla stagionalità e anche alle tradizioni,
qui in Toscana si dice:”Chi vuole un bell’agliaio lo pianti di gennaio..ma chi se ne intende lo mette di novembre”.
Diciamo che per trapiantare l’aglio non c’è una data precisa da rispettare, ma una stagionalità, che è quella autunno – invernale, di modo che appena finito il freddo, l’aglio subito inizia a crescere nell’orto.
Salute e buon orto!