Meglio quello grigio o quello rosa? Stiamo parlando dello scalogno (Allium ascalonicum), il primo, quello grigio, ha una buccia più spessa, è molto profumato, resiste meglio al freddo e viene piantato di preferenza da ottobre a gennaio. Lo scalogno rosa si pianta invece tra febbraio e marzo, si conserva più facilmente e la sua epidermide è screziata di rosa e violetto.
Per i francesi la differenza tra questi due scalogni è sostanziale, ma per noi italiani, abituati al gusto forte della cipolla, utilizziamo lo scalogno perché più dolce e delicato e spesso è indifferentemente che sia grigio o rosa. Lo scalogno è ottimo quando riteniamo che il sapore della cipolla sia troppo acuto e invadente o possa sovrastare il sapore della pietanza stessa, come nel caso del pesce. Per averne tutto l’anno l’ideale è seminare le due varietà in tempi diversi.
Clima e terreno – E’ ottimo il clima marittimo, ma non avendo particolari esigenze, lo scalogno si adatta bene a tutte le zone ad eccezione di quelle troppo fredde e umide.
Cresce bene nei terreni sabbiosi oppure a medio impasto, privi di ristagni di acqua. Preferisce le posizioni soleggiate, ma sopporta anche qualche ora di ombra nell’arco della giornata.
Se il terreno fosse argilloso meglio creare dei piccoli dossi sulla cui cima piantare i bulbi, affondandoli nel terreno per 4-5 circa cm.
Semina e cure colturali – Lo scalogno si propaga in genere tramite i bulbilli che lo formano, che devono essere di media grandezza, sani e ben sodi. Meglio preparare il terreno 15 giorni prima della messa a dimora, lavorando e sminuzzando bene le zolle, ma non aggiungendo letame, perché il suo apporto potrebbe contribuire al marciume dei bulbi. Una volta che avremo reso il terreno ben friabile tracciamo dei piccoli solchi, lasciando 25-30 cm tra le file, e poniamo i bulbi nei solchi con la punta verso l’alto (esattamente come facciamo con l’aglio) ad una profondità di 5 cm e distanziati tra loro almeno 15 cm.
Una volta effettuato l’impianto sarà sufficiente eliminare le infestanti oppure pacciamare il terreno per evitare che queste crescano.
Buoni vicini – Come la cipolla anche lo scalogno ama la vicinanza di barbabietola, carota, fragola e lattuga, mentre non ama molto la prossimità di fave, piselli e fagioli.
Raccolta – Quando le foglie iniziano a seccare è tempo di raccolta. Estraiamo l’intera pianta dal terreno e lasciamola asciugare ed essiccare bene, solo così potrà essere conservata a lungo!
Per avere qualche informazione in più leggete anche questo precedente post sulla coltivazione dello scalogno!
Foto di Terri Bateman, di Dave Gunn, di Chris Penny da flickr
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