AsparagiSe non disponiamo di spazio e pazienza, meglio rinunciare agli asparagi (Asparagus officinalis)! Affinché il raccolto sia sufficiente per una piccola famiglia, dovremo prevedere una fila di almeno 10 m o due file di 5m. Dopodiché armiamoci di pazienza, perché  per i primi due anni dovremo accontentarci di vedere crescere le piante, ma non potremo raccogliere asparagi!

Ma allora dove è il vantaggio? Il vantaggio sta nel fatto che l’asparagiaia, una volta avviata e gestita in modo adeguato, ci darà asparagi per i prossimi venti anni. Sarà dunque necessario fare un’attenta valutazione prima di decidere dove posizionare la nostra piantagione, perché occuperà quel terreno per molto, molto tempo!

I colori dell’asparago – In base alla varietà e alla tecnica colturale il colore dell’asparago può variare dal bianco, al verde, al violetto. Il bianco si sviluppa interamente sotto terra, il verde compie l’ultima fase del suo sviluppo fuori dal terreno e il violetto è evidentemente una via di mezzo tra i primi due.

Terreno – L’asparago ama i terreni leggeri, sciolti, piuttosto sabbiosi e ben drenati, meglio se privi di sassi e ghiaia che potrebbero ostacolare lo sviluppo naturale dei turioni. In caso di terreno troppo compatto o argilloso, meglio ricorrere alle aiuole rialzate.

Clima – L’asparago è una pianta che si adatta a qualsiasi tipo di clima: resiste sia al freddo che al caldo, ma dà il meglio di sé nelle zone temperate, posizioni soleggiate e lontana da forti venti.Asparago

Avvicendamento e consociazione – L’asparago si troverà benissimo impiantato dove prima c’erano i porri, poiché questi sembrano allontanare il pericolo del mal vinato (malattia fungina), aumenteremmo invece il rischio se, al contrario, impiantassimo l’asparago dopo l’erba medica, il trifogiio, la patata o la bietola.

Nei primi due anni di vita, quando la pianta di asparago potrà ancora consentire la vicinanza di qualche altro ortaggio, potremmo mettere nei suoi paraggi il cetriolo, la lattuga, il prezzemolo o il pomodoro.

Semina o impianto? La semina si può effettuare agli inizi della primavera in semenzaio, per poi trapiantare le giovani piante all’esterno quando si saranno irrobustite e il terreno sarà diventato più caldo. Tuttavia è molto più facile e veloce impiantare l’ asparagiaia partendo dai rizomi (zampe), oppure delle piantine in vasetti, che dopo due anni permettono una discreta raccolta.

Come effettuare la messa a dimora – A seconda della regione dove abitiamo, l’impianto dell’asparago avviene da febbraio ad aprile, secondo un procedimento ben preciso, che serve a garantire all’asparago tutto il nutrimento di cui necessita.

ImmagineImmagineImmagineImmagine Immagine 3Ma guardiamo bene come eseguire la messa a dimora dell’asparago in 5 mosse:

1) scaviamo una fossetta profonda 30-40 cm e larga altrettanto, lunga quanto noi riterremo opportuno fare la nostra fila;  se decidiamo di fare due file lasceremo 70-80 cm circa tra l’una e l’altra;

2) poniamo poi sul fondo della fossetta uno strato di letame maturo o di composto, dallo spessore di circa 10 cm;

3) ricopriamo poi il letame con uno strato, altrettanto spesso di terra mista a compost;

4) solo a questo punto posizioniremo nella fossetta, ormai quasi riempita, le ‘zampe’ carnose dell’asparago, allargandole bene proprio come fossero delle stelle marine. La distanza tra una zampa e l’altra può variare dai 30 ai 40 cm e la profondità a cui dovrà trovarsi il nostro rizoma sarà di circa 7-10 cm;

5) A questo punto colmiamo il solco con il resto della terra rimasta, fino a livellare l’intera parcella. Infine non ci resterà che annaffiare. abbondantemente.

Dopo qualche settimana (a primavera conclamata) per completare l’opera, potremo distribuire sulla parcella della cenere (o litotamnio), un po’ di cornunghia o del fertilizzante biologico completo, per poi coprire nuovamente il tutto con un leggero strato di terreno avanzato al momento dell’impianto.

E adesso che le ‘zampe’ dei nostri asparagi sono ben tranquille sotto la terra, come possiamo aiutarle a crescere? Ve l’avevamo anticipato che ci vuole un po’ di pazienza quindi, possiamo aspettare con tranquillità la pubblicazione del prossimo post per scoprire quali sono le cure colturali necessarie allo sviluppo dell’asparago.

foto da flickr di CaptPiper

18 commenti
  1. bruno
    bruno dice:

    Salve,
    avendo già piantato due anni fa l’asparagiaia, oggi vedo che le piante che hanno fatto dei rami alti un metro circa, volevo sapere a questo punto cosa devo fare: devo lasciarli crescere ancora o potarli? Non vorrei vanificare ora il tutto facendo delle mosse sbagliate. 
    Grazie per la risposta che mi darai.
    Saluti.
    (Bruno – Grosseto)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Bruno,
      adesso a fine estate inizio autunno la pianta dell’asparago è nella sua fase di produzione frutti e quindi ha al massimo sviluppata la sua chioma che nei freddi invernali seccherà naturalmente, poi la pianta tornerà a vegetare nella primavera successiva dando a noi il raccolto tanto atteso; per questo ti suggerisco nel prossimo autunno di tagliare la vegetazione alta a pari terreno e proteggere le piante rimaste sotto con della paglia o erba secca che funzionerà da pacciamatura e coperta invernale protettiva per le gemme che passeranno l’inverno. Stai tranquillo che non vanifichi niente, letue piante sono sane e belle!
      Per quanto riguarda la coltivazione dell’asparago ti consiglio di leggerti tutto l’articolo che trovi nel link.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  2. alessio
    alessio dice:

    Buonasera,
    vi scrivo perchè non ho ben capito:
    1) quando bisogna mettere le zampe di asparago nella buca (alcuni dicono in autunno, altri in primavera);
    2) che sostanze devo mettere nella buca in attesa di piantare le zampe stesse;
    3) ogni quanto devo lavorare la terra..facendo la buca in autunno ad esempio, la base si indurirebbe molto, consigli?!
    Ringrazio anticipatamente per la risposta.
    Saluti.
    (Alessio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Alessio,
      cerchiamo di spiegarti al meglio.
      1 – il trapianto delle “zampe” si fa solitamente in autunno-inverno, dipende anche da dove hai l’orto…Bolzano o Catania?
      2 – nella buca, che aprirai in fine estate, mescolerai, insieme alla terra di scavo, tanto terriccio, stallatico maturo e sabbia se vedi che nel tuo terreno c’è troppa argilla.
      3 – Le lavorazioni di sarchiatura leggera a far sparire la crosta di compattazione e togliere le infestanti, la si fa ogni qualvolta vedi che ce ne è bisogno…tanto di più in fine inverno/primavera che la pianta riprende a crescere…e produrre!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  3. Luigi
    Luigi dice:

    Salve,
    in primavera ho piantato dei semi di asparago selvatico raccolti in campagna a fine autunno, ma ad ora non ne è spuntato neppure uno. Il posto dove sono stati messi è riparato dal sole e non molto caldo anche se mi trovo in Sicilia.
    Li ho piantati in un semenzaio nella speranza di poterli ripiantare in futuro.
    Dato che ho letto che questi semi faticano a germinare, ci sono particolari attenzioni da fare prima di piantarli tipo immergerli in acqua per qualche giorno o scalfirne la superficie?
    Grazie.
    (Luigi)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Luigi,
      la produzione di semi d’asparago è soggetta ad impollinazione incrociata su piante differenti fatta ad opera d’insetti, in periodo primaverile. I frutti poi si formano verdi in estate per maturare in autunno, quando si raccolgono che sono diventati belli rossi e maturi quindi, successivamente si fanno mecerare per estrarre il seme dentro, di colore nero. La semina si fa a fine inverno, dopo che il seme ha ricevuto una buona quantità di freddo per germinare -anche dopo un mese di attesa- nella primavera.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  4. Daniele
    Daniele dice:

    Buongiorno,
    a primavera inoltrata di quest’anno ho piantato dei semi di asparago, ora ho delle piantine alte circa 12-15 cm, vorrei sapere quando è il periodo per la messa a dimora nel terreno.
    Altra domanda è sapere quanto va interrata la piantina? Io mi trovo nell’Italia settentrionale ad un’altitudine di 500 metri. Grazie.
    (Daniele)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Daniele,
      Se metti adesso, in autunno, le piantine a dimora è probabile che in primavera successiva tu possa avere i primi piccoli asparagi, per questo interra le piantine e rincalzale con la terra a coprire per alcuni centimetri, a protezione dei germogli basali.
      Un suggerimento ulteriore…tieni alcune piante al riparo per trapiantarle in primavera successiva, come scorta se quelle messe adesso dovessero seccare per il gelo invernale.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  5. Luigi
    Luigi dice:

    Salve,
    l’anno scorso ho raccolto dei semi di asparago, tra il mese di novevembre e dicembre.
    I semi, conservati a casa ma non al chiuso, sono ancora verdi avvolti dalla loro buccia e rompendoli esce ancora molta polpa umida. Come posso fare per eliminare questa parte verde e ottenere dei buoni semi da piantare?
    Grazie.
    (Luigi)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Luigi,
      in realtà tu hai raccolto i frutti…cioè semi + polpa + buccia… che avrebbero dovuto maturare completamente sulla pianta e cioè bacche di colore rosso; a quel punto dovevi farli macerare con un pò di acqua e tramite un colino separare i semi dalla polpa degradata e quindi ripartire dai semi, come dici te.
      Prova a fare lo stesso anche partendo dai frutti verdi e vediamo se comunque i semi sono pronti per germinare.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  6. Luigi
    Luigi dice:

    Ciao e grazie per la risposta,
    questi semi di asparago selvatico non diventano rossi ma rimangono verdi; dopo molto tempo (penso) la polpa si asciuga e il seme rimane all’interno di un guscio semitrasparente.
    I semi li ho ripuliti dalla polpa tramite un frullatore ottenendo semi perfetti, non scheggiati o rovinati dalle lame del frullatore.
    Ho provato a seminarli in un fazzoletto umido  ma sono ammuffiti tutti dopo qualche giorno.
    Vorrei provare a fare qualche altra prova di semina in un piccolo semenzaio anche se oramai c’e’ molto caldo.
    Cosa ne pensi?
    Semi di questo tipo ne ho tantissimi quindi qualche prova la voglio ancora fare.
    (Luigi)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Luigi,
      tieni conto che il seme d’asparago selvatico raccolto da noi ha bisogno, per germinare, di un trattamento particolare: in breve devi far macerare i frutti affinchè l’estrazione del seme sia fatta successivamente a questa pratica. Non credo che la tecnica del frullatore sia valida…i semi poi non germinando ammuffiscono come dici te.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  7. Gianfranco
    Gianfranco dice:

    Salve,
    posso direttamente mettere i semi nel terreno destinato alla coltivazione…senza dover fare il trapianto…nel caso positivo..mi indicherebbe come fare?? 
    Saluti,
    (Gianfranco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Gianfranco,
      certamente che si può coltivare asparagi anche tramite semina diretta, ovvio che è un percorso meno utilizzato anche perché più lungo, ma questo non significa meno interessante!
      La semina potresti anche farla in dei vasetti per poi mettere a dimora le piantine germogliate direttamente in pieno orto.
      Riassumendo quindi puoi fare:
      1 – Semina diretta in pieno orto: prepara delle strisce di terra ben lavorata e concimata – terriccio mischiato a stallatico maturo. Stagionalità, fine inverno, per avere i primi asparagi la primavera dell’anno successivo
      2 – Semina in vasetto e trapianto poi in pieno orto ad Aprile maggio con produzione posticipata alla primavera dell’anno successivo.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  8. Gianfranco
    Gianfranco dice:

    Salve,
    Dopo avere comprato rizomi di asparago quanto posso aspettare per piantarli hanno una scadenza?
    Grazie,
    (Gianfranco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Gianfranco,
      certamente avranno un tempo di vita limitato, quindi direi che prima li metti a dimora e prima le piante si svilupperanno al meglio.
      Nel frattempo conservali in ambiente fresco e umido, terriccio misto a rena di lago.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  9. Angelo
    Angelo dice:

    Buongiorno,
    ringrazio anticipatamente della risposta, ho raccolto dei semi rossi con quelli neri dentro sugli argini dei fiumi dove crescono selvatici però li ho semplicemente buttati nel mio orto in giardino ricordo che qualcuno era fuoriuscito dal guscio ma quest’anno non vedo nulla.
    (Angelo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Buongiorno Angelo,
      Hai raccolto certamente semi maturi, se il frutto era rosso come descrivi.
      Per ottenere un effetto migliore però ti suggerisco di eseguire la semina in vasetti per seguirne meglio la germinazione e quindi la crescita delle piantine.
      Ci sta che magari le piante siano germogliate e poi seccate per altre ragioni..riprovaci!
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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