La Salvia apiana sta oggi vivendo un piccolo momento di notorietà, perché tra le sue molteplici proprietà c’è quella di contribuire alla purificazione degli ambienti e delle persone. E in tempi di Covid 19 questa non è una proprietà che passa inosservata, sono infatti molti quelli che improvvisamente vogliono iniziare a coltivarla o quantomeno a utilizzarla.
PROPRIETA’ DELLA SALVIA APIANA
La Salvia apiana è conosciuta anche come Salvia delle api, Salvia Sacra o Salvia bianca della California dove cresce spontanea nelle zone semi desertiche. I nativi americani la usavano nei riti religiosi per le sue proprietà terapeutiche e aromatiche.
Ne bruciavano le foglie nelle capanne sudatorie e per disinfettare gli ambienti dopo un caso di malattia contagiosa. Usanza non del tutto infondata visto che uno studio condotto dall’Università dell’Arizona nel 1991 gli attribuisce proprietà antibatteriche.
Le sue foglie argentee e cerose, se strofinate, emanano un profumo intenso e speziato. Se seccate e bruciate vengono usate per profumare gli ambienti. Secondo gli sciamani il suo aroma sarebbe in grado di allontanare le negatività e pacificare la mente.
La Salvia apiana è anche medicamentosa: l’ infuso delle sue foglie tonifica il sangue e aiuta a debellare tossi e febbri.
CARATTERISTICHE E COLTIVAZIONE DELLA SALVIA APIANA
La Salvia apiana si presenta come un piccolo arbusto sempreverde alto circa 1 metro. Dalla sua luminosa massa argentea in giugno e luglio si sviluppano infiorescenze che possono arrivare fino a 2 metri, con piccoli fiori bianchi poco visibili di cui le farfalle vanno pazze.
I suoi fusti sono ricoperti di foglie disposte a spirale. Le foglie più vecchie, poste in basso, con il tempo tendono a staccarsi ed essere rimpiazzate da altre più giovani.
Posizione e temperature
E’ una pianta rustica che può resistere anche a -10°. Non teme neppure il caldo, ma come tutte le aromatiche soffre i ristagni idrici. Quindi posizioniamola in pieno sole in un terreno ricco e ben drenato.
Semina
Si effettua in febbraio e una volta ottenute le piccole piante provvederemo a metterle a dimora l’anno successivo.
Impianto
Da eseguire preferibilmente in primavera, scavando una buca che sia almeno il doppio se non il triplo della grandezza del vaso e ponendo poi la pianta in modo che il colletto rimanga più in alto di almeno 3 cm del piano di campagna. Meglio se aggiungiamo alla terra della pomice o della perlite per favorire il drenaggio.
Irrigazione e potatura
Per i primi due anni dovremo bagnare il terreno ogni qualvolta che questo si presenterà asciutto. Trascorso questo periodo non sarà più necessario irrigare.
Se non ci interessa raccogliere i semi, a fine agosto si possono tagliare le infiorescenze secche.
COME USARE LA SALVIA APIANA IN CUCINA
Sia i semi che le foglie della Salvia apiana sono commestibili. Dai semi lasciati a mollo otterremo un’ottima bevanda, ma potremo anche unirli ai cereali o tostarli e consumarli tritati. Le foglie fortemente aromatizzanti si possono invece usare il cucina con carni, pesci o verdure.
CONSIGLIO
Non sempre è facile trovare questa pianta nei vivai comuni vi consiglio di provare a trovare i semi in rete oppure mettetevi in contatto con il Vivaio Piante Innovative di Paolo Gullino e Sofia Cerrano, oltre alla Salvia apiana da loro troverete molte piante insolite tutte commestibili e sapranno darvi ottimi consigli sul loro impiego.
foto da flickr di California Native Plant Society – Gardening,Laura Camp,Joe Decruyenaere,Bri Weldon
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