Riccia, riccissima, frisée. Lasciamoci conquistare dalle foglie increspate, tenere e croccanti della Cicoria indivia (Cichorium indivia var. cruspum) e iniziamo a pensare alla sua semina. Parente della più conosciuta scarola, ha foglie molto più crespe ed è forse leggermente più sensibile al freddo, per questo spesso in inverno viene coltivata sotto le serre. Se la semineremo da ora a settembre ci regalerà dei buonissimi raccolti in autunno e in inverno.
Semina – La cicoria indivia potrà essere seminata da luglio a settembre per raccolti autunno invernali, oppure nelle zone a clima fresco, potrà essere seminata in primavera, già in febbraio se semineremo in un luogo protetto o da aprile se preferiremo seminare subito all’aperto. La semina potrà essere effettuata sia in semenzaio che in vasetti individuali, oppure direttamente a dimora quando le temperature non saranno inferiori ai 15-18°.
Prima della semina è meglio preparare il terreno aggiungendo del compost o dell’humus di lombrico e affinare un poco il terreno per renderlo più soffice e friabile. Se seminiamo direttamente in piena terra possiamo praticare la semina a spaglio e poi diradare le piantine lasciando 35/40 cm l’una dall’altra. Se invece optiamo per il trapianto di giovani piantine cresciute in semenzaio dovremo tracciare dei solchi distanti 35-40 cm l’uno dall’altro e quando le piantine avranno almeno 5 foglie le poseremo in delle buchette (meglio se fatte con l’apposito trapiantatoio) sempre ad una distanza di 30-40 cm l’una dall’altra.
Avvertenza importante: non seminiamo se le temperature sono ancora troppo elevate perché le cicoria indivie sono soggette a prefioritura.
Annaffiature – Le annaffiature dovranno essere regolari, moderate nella prima fase e via via sempre più regolari e costanti
Consociazione e rotazione – La cicoria indivia indivia si abbina a ortaggi che hanno una crescita più lenta, come il finocchio e il porro, ma anche con le aromatiche o altri tipi di insalata. Quanto alla rotazione può essere seminata dopo a tutti gli ortaggi, ma è meglio che non venga riseminata nella stessa parcella dove sono state appena raccolte altre cicorie.
Avversità – Le gelate e l’eccesso di umidità possono provocare il marciume del cespo della cicoria indivia, per questo motivo è meglio scegliere terreni asciutti e ben esposti al sole. Se dovessero sopraggiungere malattie fungine è consigliabile usare lo zolfo bagnabile o il macerato di equiseto.
Consiglio colturale – La cicoria indivia diventerà più tenera e croccante se verrà sottoposta al processo dell’imbianchimento. Per praticare questua operazione dovremo evitare che la cicoria indivia veda per almeno 10-15 giorni la luce del sole. Come è possibile? Si legano le foglie perfettamente asciutte del cespo di cicoria con un filo di rafia, oppure con un elastico (ma non troppo stretto) e poi copriremo la nostra pianta con un vaso in terracotta capovolto, raggiungeremo lo stesso risultato anche con un vaso di plastica, ma sarà meno stabile. Provate la tecnica dell’imbianchimento almeno su qualche pianta e poi fateci sapere quale versione di cicoria preferite: quella più verde e coriacea o quella più bianca e tenera?
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