Immagine 7Il trapianto dà sempre grande soddisfazione, perché finalmente possiamo dare alle giovani piantine una dimora definitiva nel nostro orto o sul nostro balcone, dove potranno avere tutto il sole che vogliono e crescere in libertà. Una volta che avremo scelto con cura il luogo più adatto e pensato alle giuste consociazioni, non ci resterà che posizionarle nel terreno e annaffiarle, facendo i dovuti scongiuri affinché tutte le malattie fungine se ne stiano alla larga e tutti i parassiti decidano di andare nell’orto del vicino! (non ce ne voglia il vicino, stiamo solo scherzando!)

Tuttavia anche un’operazione semplice come il trapianto richiede molta cura e qualche precauzione. Per prima cosa ricordiamoci di acclimatare le nostre giovani piantine, siano esse in semenzai alveolari che in piccoli vasetti. Dopodiché per ridurre al minimo la cosiddetta ‘crisi da trapianto’ (che qualora andasse male si trasformerebbe in crisi di pianto per noi), che in genere arresta momentaneamente la crescita delle giovani pianticelle, possiamo procedere così.

1. Scegliamo il momento adatto! Se anticipiamo troppo l’epoca del trapianto, il terreno potrebbe non essere sufficientemente caldo e si rischierebbero le gelate; se al contrario tardiamo, le piantine potrebbero essere cresciute troppo e così le loro radici, che se si fossero attorcigliate nel vasetto complicherebbero poi la fase dell’attecchimento. Ricordiamoci che le piantine pronte per il trapianto sono fornite di almeno 4 o 5 foglie e di un adeguato apparato radicale.Immagine 11

2. Qualche ora prima del trapianto annaffiamo leggermente il terreno che dovrà accogliere le piante, questo favorirà una migliore aderenza tra il terreno e il pane di terra dei piccoli ortaggi. Mi raccomando senza eccedere, altrimenti vi ritroverete a che fare con della poltiglia e non con della terra.

3. Eseguiamo il trapianto dopo il tramonto o durante una giornata nuvolosa, mai sotto il pieno sole!

4. Per rendere più accoglienti le buchette che accoglieranno le giovani piante, potremo spargervi del compost ben maturo e setacciato, della farina di roccia o del litotamnio o della cenere di legna. Tutti ‘ingredienti’ che potrebbero favorire una buona partenza, dando un po’ di ‘sprint’ in più ai nostri ortaggi in ‘erba’!

5. Poniamo le piantine nelle buchette, o solchetti scavati in precedenza, con il fusticino ben in verticale e le radici ben distese. Il colletto normalmente dovrà trovarsi al livello del suolo. Dobbiamo fare molta attenzione affinché le radici delicate e sottili non vengano lesionate perché saranno loro ad assorbire l’acqua dal terreno. Solo nel caso siano veramente eccessivamente lunghe, risulterà meglio accorciarle leggermente piuttosto che torcerle o piegarle. Per questo quando scegliamo le piantine nei vivai, è meglio preferire quelle tozze con il fusto breve a quelle alte e già sviluppate e magari con molte foglie, le cui radici potrebbe essere conseguentemente già troppo lunghe.Immagine 10

6. Ci sono varietà di ortaggi che vanno piantati più in profondità, come il porro, alcune varietà di cavoli o gli stessi pomodori, e altri che invece vanno posizionati più in superficie, come le insalate, i sedani, le cipolle, tanto che sembrano quasi ‘vacillare’ anche una volta messe nel terreno. Per tutte le piante vale comunque una regola: comprimere bene la terra intorno al loro piede,  in questo modo  acquisteranno stabilità e attecchiranno più facilmente, ma senza però esagerare: perché le radici giovani sono fragili, comprimere sì, ma con delicatezza, assicurandosi che non restino sacche di aria tra il pane di terra e il terreno dell’orto.

7. A questo punto potremo annaffiare con generosità e delicatezza, non sopra la pianta, ma il terreno tutto intorno. Quando si teme un periodo di siccità in genere si farà una piccola conca intorno alla pianta, in modo che l’acqua possa sostare più a lungo, invece nei periodi di pioggia sarà meglio fare un monticello da dove l’acqua fluirà più velocemente.

8. Nel caso le piantine sembrassero appassite e la stagione promettesse un sole senza tregua, sarà meglio prevedere un telo ombreggiante per rallentare l’evaporazione, in attesa che si siano riprese definitivamente.

9. Se il nostro terreno fosse pacciamato, per eseguire il trapianto basterà togliere il materiale di copertura soltanto da dove si faranno i fori di piantagione.

10. Se volessimo dare alle nostre ‘baby piante’ una marcia in più annaffiamole con macerato di ortica diluito! Dopodiché, se vogliamo concimare ulteriormente, aspettiamo che le radici abbiano bene attecchito, ovvero non prima di quattro settimane circa.

Infine abbiate pazienza se non vedrete subito una crescita velocissima! Se il trapianto sarà ben eseguito, le piante supereranno facilmente questo piccolo choc. E se i finocchi impiegheranno un po’ di più , i pomodori e i peperoni si riprenderanno in un attimo!

7 commenti
  1. Daniela
    Daniela dice:

    Ciao,
    vorrei chiedere un consiglio: ho in casa una dozzina di piante di pomodoro che sto curando amorevolmente,
    le ho seminate in febbraio e ora sono alte circa 10 cm.;
    ho anche seminato del basilico che è germogliato,
    le piantine sono meno rigogliose ma comunque sono in buona salute.
    Settimana prossima staro’ via da casa, non ho nessuno che può innaffiare le piantine, cosa mi conviene fare?
    Riempire il sottovaso di acqua sperando che basti? Oppure mi azzardo a lasciarle fuori? Abito nel nord Italia, in queste giornate la temperatura esterna arriva a 22 gradi di giorno, ma di notte scende ancora anche se comunque rimane superiore ai 10 gradi.
    Grazie!

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Daniela,

      che bello, hai un vero arsenale di piantine, pronte per la stagione che verrà!
      Il mio consiglio è di tenerle al momento dentro ‘casa/serra’ – non so dove le hai seminate – visto che le temperature sono ancora basse nelle ore notturne.
      Per l’irrigazione invece, se non riesci a trasportare i vasi in vacanza oppure non puoi affidarli a nessuno, la soluzione migliore, che mi viene in mente,
      è il sotto vaso riempito d’acqua.
      Comunque goditi la vacanza tranquilla, specialmente i pomodori sono ben resistenti alle carenze idriche!!!
      Buon orto!

      Rispondi
  2. stefano
    stefano dice:

    Ciao,
    verso la fine di maggio ho trapiantato una trentina di pomodori, per la precisione dei san marzano. Da allora, però le piantine non sono più cresciute, e ormai siamo a luglio. Se sono cresciute un pò, sono cresciute al massimo di 4-5 cm: mi chiedo se sia normale.
    P.S.vivo all’estremo sud
    (Stefano)

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    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Stefano,
      hai piantato i tuoi pomodori nell’epoca migliore, il mese di maggio, ottimo!
      A questo punto della stagione però dovrebbero essere cresciute un pò di più che 4/5 cm, sinceramente. Ma la questione più importante è: hanno fatto fiori e frutti nel frattempo? Spedisci delle belle foto delle tue piante se vuoi!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  3. stefano
    stefano dice:

    Salve,
    in effetti hanno fatto i primi frutti e i primi fiori, ma non sono più alti di 20 cm.
    Vedrò Se riuscirò a mandare delle foto!
    P.s. ero preoccupato perchè ho sentito (come al solito troppo tardi) che nella mia zona i pomodori si trapiantano a metà aprile!
    (Stefano)

    Rispondi
  4. beppe78
    beppe78 dice:

    Salve,
    volevo delle informazioni; ma per quanto riguarda il trapianto che sia di pomodori di melanzane o di peperoni bisogna tenere conto delle fasi lunari?
    Oppure le fasi lunari servono esclusivamente per la semina?
    Io in Sicilia ho trapiantato i pomodori le zucchine le melanzane e i peperoni domenica 31/03/2019.
    (Beppe78 – Sicilia)

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    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Beppe,
      la luna, con i suoi cicli di crescita e decrescita, influenza sempre – più o meno – tutte le funzioni degli esseri viventi, composti prevalentemente sempre di acqua che circola o come linfa nelle piante, come sangue negli animali o come emolinfa negli insetti.
      Detto questo però, certamente, nel caso della propagazione delle piante da orto, secondo me, l’influenza maggiore è nelle semine che nei trapianti; meglio cioè trapiantare subito le piante che abbiamo comprato, invece di farle stressare nei vasetti, magari se la fase lunare è avversa intanto attendono la successiva direttamente in terra.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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