Se il nostro orto è abbastanza grande da potere accogliere un albero scegliamo il gelso nero (Morus nigra), perché ha poche pretese e si adatta bene a qualsiasi ambiente, pur essendo un albero di bella e autorevole presenza e, cosa da non sottovalutare, fruttifica: in giugno ci regala tante more gustosissime!
Il gelso nero è un albero che si accontenta veramente di poco, se ci ricorderemo di annaffiarlo il primo anno, una volta che avrà bene radicato, potremo scordarci completamente di ‘lui’. In compenso ‘lui’ non si dimenticherà di noi e ogni anno ci darà in cambio tante more dolcissime e un’ombra fitta dove riposare, però magari una volta che avrà finito di fruttificare, perché queste more, succulenti e color porpora scuro, adatte a sciroppi, macedonie, torte e gelati (mamma mia che bontà) sono un disastro quanto a macchie, perché ne lasciano ovunque su abiti, pavimenti, bocca e mani!
Basta toccarle per ritrovarsi le mani completamente rosse, come insanguinate! Non a caso i miei figli quando erano piccoli, inscenavano scherzi alquanto macabri con le more del gelso! Questo non mi ha però impedito di piantare due gelsi nel mio terreno e siccome non c’è due senza tre, chissà che il prossimo autunno non arrivi anche il terzo!
Posizione – L’ideale è metterlo in un angolo dell’orto o del giardino, dove la chioma possa espandersi e il tronco corto e nodoso mettersi in evidenza. Preferisce le posizioni soleggiate, ma può stare anche in mezz’ombra. Si può coltivare lungo le coste (magari non proprio sul mare), in collina, ma anche in montagna: sopporta temperature sino a -10°-15°. Il gelso è un ‘tipo da bosco e da città’ perché tollera bene anche l’inquinamento urbano. Riuscite a farvi venire in mente un albero altrettanto versatile?
Terreno – Si adatta inoltre a qualsiasi terreno anche calcareo. L’importante è che sia profondo e ben drenato in modo che il suo apparato radicale abbia spazio e possa svilupparsi in modo armonico.
Irrigazioni – Il gelso nero tollera bene la siccità, tuttavia durante il primo anno d’impianto è consigliabile irrigarlo con costanza, soprattutto nei periodi caldi, al fine di favorire l’attecchimento.
Piantagione – Effettueremo l’impianto a fine inverno o ad inizio primavera, terminato il pericolo di gelo, oppure in autunno, ma quando il terreno non sarà troppo inzuppato di pioggia.
Concimazioni – Se proprio vogliamo un gelso frondoso e rigoglioso, oppure nel caso il nostro terreno fosse veramente molto povero, in autunno distribuiamo sul terreno sotto la chioma, dello stallatico maturo o dello stallatico pellettato mischiato alla terra del giardino.
Potature – Il gelso tende a pollonare molto, ma questi polloni (getti che nascono dalle radici vicine al tronco) vanno tolti perché sottraggono vigore ed energia alla pianta. Ripuliamo inoltre la chioma dai rami secchi, deboli o malati e da quelli che tendono ad incrociarsi tra di loro. Quando la pianta è giovane, nel tentativo di dare la forma desiderata, magari ampia e ad ombrello, potremo lasciare soltanto i 3 o 4 rami principali, ovvero quelli che andranno a costituire l’impalcatura dell’intera chioma.
Per concludere aggiungo questo link, per chi vuole scoprire l’origine, la storia e qualche curiosità sul Morus Nigra.
Salve,
ho 3 gelsi bianchi in giardino, uno avrà oltre un secolo e gli altri due sono in vaso in attesa di trapianto.
L’unica avvertenza doverosa da fare è che vi siete dimenticati di dire è che bisogna piantarlo in luoghi piuttosto isolati, lontano da tubature , muri e sopratutto casa vostra perché le radici che produce con gli anni sono tantissime e resistenti e possono far danni notevoli.
(Ortolano)
Ciao Ortolano,
la tua esperienza che ci regali così è preziosa…coma la seta che si produceva dai bachi allevati con le foglie del gelso!
GRAZIE!!!!
Salute e buon orto.
Buongiorno a tutti.
Io sarei molto interessato a sapere come fare per “moltiplicarlo”….talea?
Grazie.
(Ugo)
Ciao Ugo,
certo che la talea da buoni risultati anche se richiede tempo per la radicazione, un’altra tecnica consigliata potrebbe essere l’innesto.
Salute e buon orto.
buonasera a tutti,
abito in collina a 800 metri di altezza il terreno è argilloso, vorrei sapere se è preferibile piantare un gelso nero o bianco .
Grazie,
(Patrizia)
Ciao Patrizia,
Sia gelso nero che bianco hanno la stesse esigenze rispetto al terreno argilloso, ti suggerisco quindi di migliorarlo aggiungendo tanto terriccio e stallatico da mischiare nella terra di scavo della buca dove andranno le radici della pianta.
Ma perché non li pianti entrambi? Almeno si fanno compagnia…
Salute e buon orto.
Salve,
Ho piantato un gelso, a frutto nero, ad una distanza di tre metri dalle mura di casa, che problemi potrebbe dare?
Grazie,
(Pierpaolo)
Ciao PierPaolo,
Che bellezza la pianta del gelso!
Spero proprio che la vicinanza a casa non ti dia nessun problema, anzi, una bella ombra e frutti succosi in estate.
L’unico inconveniente sarebbe a livello radicale, in quanto, le radici stesse potrebbero incontrare ed avvolgere ed intasare eventuali tubature o fognature, dipende da dove hai posizionato la pianta, oltre che la sua distanza dalla casa.
Salute e buon orto.
Buongiorno,
ho da poco acquistato una casa in campagna da ristrutturare, purtroppo attaccato alla casa c’è un enorme albero di morus nigra, che in estate regala frutti grandi e dolcissimi.
Il problema è che dovendo ristrutturare casa l’abero verrebbe abbattuto, come posso fare per riprodurlo in un’altra zona del giardino?
(Anna)
Ciao Anna,
Immaginando quanto sia bella la pianta che hai vicino a casa mi da dispiacere pensare che dovrai abbatterla, davvero!
La riproduzione del gelso, in maniera rapida diciamo, si fa bene tramite innesto, la pianta viene forte e una volta attecchita l’operazione puoi trapiantarla in un’altra zona del giardino.
Oppure puoi anche pensare di comprare una pianta nuova in vivaio, se vedi che la varietà è la stessa.
Salute e buon orto.
Salve,
vorrei piantare un albero di gelso nero ma sono alla ricerca della varietà che fa i frutti come quelli che trovavo da ragazzo nelle campagne beneventane, (dove ancora credo viva un vecchissimo albero che fruttifica).
Tutti i gelsi neri che ho provato finora in giro per mezza italia non sono di quel tipo nel senso che hanno un sapore poco diverso da quelli bianchi, infatti sono dolci ma sono del tutto privi della componente acida e asprigna che li rendeva assolutamente irresistibili!
I vivaisti a cui ho provato a chiedere conoscono soltanto il Morus Nigra che posso assicurare non dà frutti come quelli che fino a pochi anni fa ho personalmente gustato.
Vi sarei grato se poteste darmi a tale scopo indicazioni di vivai veramente esperti e forniti.
Grazie,
(Roberto -Benevento)
Ciao Roberto,
Capisco la tua ricerca precisa che fai!
Volendoti aiutare ho trovato una varietà di gelso definita antica e rustica che si chiama,
Morus nigra var. Gelso della Regina.
Prova ad andare al tuo vivaio di fiducia e vedrai che riuscirà a fartela avere; in caso contrario contattaci nuovamente.
Salute e buon orto.
Buongiorno,
ho un gelso di qualche anno in un vaso e vorrei trapiantarlo in un angolo del mio orto. In ottobre va bene o devo aspettare?
Grazie,
(Randall)
Ciao Randall,
Che bellezza…gelso nato spontaneo!
Da adesso per tutto l’inverno è il momento adatto al trapianto di specie arboree a foglia caduca.
In particolare, da quando hanno perso le foglie, prima li pianti meglio è; le radici hanno modo di fare amicizia con la terra e al risveglio primaverile sono pronte per la nuova stagione.
Salute e buon orto.
Buongiorno.
Ho piantato un gelso a frutto nero tre anni fa, vorrei spostarlo per dargli più spazio e più “importanza” in quanto è una pianta meravigliosa.
Abito sul lago e nonostante l’inverno scorso così rigido quest’anno ci sta regalando una produzione di frutti miracolosa. È possibile cambiargli il posto senza che debba soffrirne?
Grazie,
(MariaPia)
Ciao MariaPia,
Se hai capito che la pianta ha poco spazio a disposizione per crescere fai bene a spostarlo, ottima idea!
L’operazione di strapianto e ritrapianto è certamente delicata ma se fatta bene permette alla pianta di non soffrire e anzi di riprender a crescere in maniera migliore.
Due indicazioni per aiutarti nell’operazione:
1 – La preparazione della nuova buca/dimora per l’apparato radicale la puoi fare anche adesso in piena estate, scava una bella buca di dimensioni almeno 40/50 cm di diametro, lasciando la terra di risulta al lato e fuori dalla buca stessa. In caso di terreno argilloso hai modo di poter migliorare la sua struttura attraverso l’azione del caldo e siccità stagionali.
2 – Le operazioni di strapianto e ritrapianto invece le farei in autunno, meglio quando la pianta ha già perso le foglie. Cerca di estrarre la pianta con più pane di terra possibile stando attenta ad estrarre la maggior parte di radici possibile. Importante anche praticare una potatura alla chioma per riequilibrarla con l’apparato radicale e permettere così un miglior risveglio primaverile.
Vedrai che la rusticità della pianta ti aiuterà nel successo dell’impresa, intanto goditi la sua vegetazione estate 2021!
Salute e buon orto.