Maggio è un periodo di grande lavoro: tra semine, trapianti, pulizia e ripristino delle parcelle, dovremmo stare nell’orto anche di notte! Tra le tante c’è anche da combattere l’afide nero che infesta in questo periodo fagioli e fagiolini.
Bisogna essere veloci e agire di anticipo e contrastare il ‘nemico’ prima che si moltiplichi e possa mettere a rischio il nostro raccolto. Se l’infestazione è all’inizio basterà un’irrorazione di acqua e sapone di Marsiglia per fare miracoli (leggete il link per dosi e consigli sull’uso), ma se non abbiamo subito a portata di mano le scaglie del sapone di Marsiglia o il sapone di Marsiglia liquido, proviamo con del semplice sapone per piatti.
Mettiamone un cucchiaio in un litro di acqua e spruzziamo sugli ortaggi attaccati dagli afidi. Il tensioattivo impedirà a questi pidocchietti di colonizzare le nostre piante. All’occorrenza potremo usare questo rimedio anche sugli alberi da frutto: bassa tossicità e buon risultato. Mi raccomando la sera dopo il tramonto!
Se però gli afidi sono un problema ricorrente del nostro orto, allora occorrerà ricorrere alle virtù del macerato di ortica ed equiseto, da usare anche in modo preventivo. Questa volta per avere un preparato ancora più efficace, uniamo l’azione repellente di ambo le piante. Per non ritrovarsi a fare le cose in fretta e all’ultimo momento, è meglio avviare la preparazione dei macerati agli inizi del mese di maggio. Versiamo in un contenitore di plastica piuttosto capiente 20 litri di acqua e aggiungiamo 2kg di ortiche e 2 kg di equiseto. Lasciamo macerare per 10 giorni, senza stupirci se l’odore emanato dal preparato sarà forte e sgradevole. Una volta trascorso questo tempo, filtriamo con una garza, un setaccio a maglie strette o semplicemente una calza di nylon e irroriamo il macerato sulle piante. Già che ci siamo controlliamo anche i carciofi, perchè in questo periodo potrebbero subire la visita di ‘inquilini’ non graditi.
Un ultimo consiglio: quando concimiamo le piante cerchiamo di non abbondare troppo con i prodotti azotati (compreso il letame), perché l’eccesso favorisce l’insediamento degli afidi!
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