Dolce e facile da conservare, la zucca accontenta palati e coltivatori.

Annunciatrice dell’inverno, si consuma prima con gli occhi che con il palato. La zucca mantovana è perfetta per i tortelli.

La vasta famiglia delle zucche

La zucca è originaria del Sud America ed appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae. Le centinaia di diverse varietà regalano colori e forme diverse. Piccole, grandi, rugose, striate, bicolori…

In Italia arrivarono dopo il XVI secolo, portate dagli spagnoli. Solo una decina di varietà inizialmente, ma poi negli anni vennero selezionate centinaia di varietà tra decorative e commestibili. In botanica le zucche si suddividono in quattro principali categorie:

  •  Cucurbita maxima : a questa categoria appartengono zucche che ricordano la forma di uovo, turbante e sferica. ( Marina di Chioggia, Turbante di Turco) 
varieta cucurbita maxima
  • Cucurbita pepo : sono principalmente le zucchine. Vi appartengono poi le zucche di piccola taglia ed i Patisson. 
  • Cucurbita moschata : detta anche zucca torta. Qui vi sono le zucche claviformi, oblunghe e con ingrossamenti. ( Zucca violina, moscata di Provenza, Trombetta di Albenga)
  • Cucurbita melanosperma : La zucca spaghetti, che alla sua cottura regala filamenti che ricordano gli spaghetti.

La scoperta del Nuovo Mondo incrementò la varietà di zucche sulle tavole degli italiani. La moscata in particolare, colpì la fantasia dei cuochi di corte. Documentazioni, riportano preparazioni a base di zucca sulle tavole del palazzo Ducale di Mantova. Fu qui che la zucca Mantovana trovò il suo splendore per poi diventare oggi simbolo della Città di Mantova. 

Zucca Mantovana vs Zucca Delica

zucca delica

Nel Mantovano le idee non sono però così chiare. Vi è infatti una lunga battaglia su quale sia la vera zucca mantovana. Le due protagoniste sono la Zucca Mantovana e la Zucca Delica. Vediamo insieme le differenze. 

La zucca Delica è nata da un incrocio ed ha origini giapponesi. La buccia è verde scuro con talvolta delle striature color marrone rossastro. La forma è tondeggiante e la buccia sottile. Le sue dimensioni sono generalmente piccole: una zucca in media pesa circa 1 o 2 chili. La polpa è arancione, compatta e dolce. Viene usata per risotti, ripieni di tortelli o semplicemente al forno.

La zucca Mantovana o cappello di prete, prende il suo nome proprio dalla forma che ricorda un cappello o turbante. La sua buccia al contrario della Delica è verde chiaro, quasi turchese. Il peso è di circa un chilo, e la polpa è poco fibrosa, solida ed asciutta. Il colore al suo interno è leggermente più chiaro della Delica, sul giallo/ arancione. La zucca mantovana è la zucca per eccellenza per il ripieno dei tortelli.

zucca mantovana

La zucca ha bisogno di sole ed acqua.

Sono tra le ultime piante ad essere messe a dimora nell’orto, poiché temono il gelo e le basse temperature. Solitamente la temperatura ideale per un buon sviluppo si aggira tra i 23 ed i 28 gradi. Non ama il sole caldo di agosto che può causare bruciature sulle foglie ed anche sui frutti. La semina può avvenire anche direttamente in piena terra verso il mese di maggio/giugno. Questo renderà le nostre piante vigorose e resistenti. Al momento della piantagione assicuriamoci di avere un terreno ben concimato. Un apporto di potassio renderà il frutto più saporito. 

Lo sviluppo della zucca è veloce e richiede tanto spazio.

la coltivazione della zucca

Per risparmiare spazio si possono seminare 3 semi nella stessa buchetta, e far sviluppare le piante in parti opposte. Si può anche provare a farle arrampicare su delle strutture come pergole o recinzioni. Questo però solo su varietà dal piccolo frutto. Altrimenti il peso della zucca non reggerà. Durante lo sviluppo della pianta, possiamo pacciamare bene, per mantenere umido il terreno al momento dell’innaffiatura. Un’altra attenzione particolare va al lavoro del suolo, cerchiamo di areggiare con l’aiuto di una zappa o motozappa. Al momento della fioritura possiamo anche aggiungere del concime durante la lavorazione. 

Infine, stiamo attenti ad eventuali afidi o oidio.

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