Il Peperone di Senise, o meglio conosciuto come il Peperone Crusco
Scopriamo questo peperone unico, la sua conservazione e come coltivarlo.
Un altra caratteristica che lo rende facilmente conservabile è la sua resistenza del picciolo alla polpa. Il peperone crusco infatti, viene conservato sotto forma di collane appese.
Nel mese di agosto avviene la raccolta. Dopodiché, i peperoni rossi vengono posti su delle tele ad essiccare per 3 giorni. Solitamente in luoghi bui ed asciutti. Ecco poi che l’arte delle N’Serte o Serte prende forma. Un lavoro che solitamente spettava alle donne : la creazione delle Serte comincia con un ago ed un filo lungo e resistente. Il picciolo viene infilzato, ancora verde, dal filo per creare poi lunghissime “collane” di peperoni. Queste collane o Serte, lunghe anche due metri, vengono poi appese in luoghi freschi e ventilati fino a fine Novembre. Si dice infatti che il peperone diventi “crusco”, quindi secco, verso il periodo di Natale.
Una volta secco il peperone può essere conservato tale, per poi essere tradizionalmente fritto, o trasformato in una polvere rossa chiamata anche “Zafaran”.
Anche la frittura del peperone crusco è un’arte. L’olio infatti non deve bollire, altrimenti il peperone brucerebbe. In pochi secondi il peperone è pronto, croccante ed unico nel suo sapore!
La coltivazione di questi peperoni risulta facile.
Tutto inizia in semensaio nei mesi di febbraio/marzo. Accertiamoci sempre che i semi siano quelli del peperone di Senise e che siano in buone condizioni. In un vasetto, posizioniamo tre semi equidistanti, e ricopriamo con un leggero strato di terra. Le temperature di germinazione devono aggirarsi intorno ai 25°C. Dopo circa 2 settimane dovrebbero apparire i primi germogli, dopo un mese la piantina pronta al trapianto. Durante il trapianto, teniamo una sola pianta per vasino, in modo da facilitare lo sviluppo. Dopo circa tre settimane la pianta dovrebbe essere pronta per essere piantata fuori in piena terra!
Altrimenti possiamo saltare la parte di semina in serra e piantare direttamente le giovani piante nel mese di aprile ( quando le gelate sono finite). Se le notti sono ancora fresche è bene proteggerli con del tessuto non tessuto poiché intorno ai 10°C la pianta arresta la sua vegetazione. Al momento della piantagione, possiamo distanziare le piante tra di loro di 50cm circa. Lasciamo invece circa un metro tra un filare e l’altro. Se necessario, possiamo concimare con del concime comune per facilitare uno sviluppo equilibrato. Appena le piante saranno cresciute, è bene sostenere con un supporto tipo canna di bambù. Mano a mano che cresce, leghiamola evitando così che la pianta si rompa. Per evitare stress idrici, l’ideale è installare un impianto di irrigazione goccia a goccia. Questo ci permetterà di essere costanti e regolari. Attenzione! Il peperone non ama i ristagni idrici. In terreni argillosi infatti, è usanza piantarli in aiuole rialzate, evitando così ristagni.
Il peperone crusco ama il sole ed il caldo estivo. Ma come tutti i peperoni, non sopporta le ore calde e afose di agosto, preferisce infatti una mezz’ombra nelle ore più calde. Una soluzione potrebbe essere quella di piantare piante alte come il mais, per creare naturalmente ombra nel pomeriggio.
Idealmente ama le temperature che vanno dai 16°C ai 30°C. Il sole di agosto potrebbe anche causare l’aborto dei fiori o la bruciatura dei peperoni. Il mese di agosto è il mese di raccolta. Quando i frutti sono rossi, possiamo cogliere tagliandoli delicatamente con delle cesoie, all’altezza del peduncolo.
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