Ogni orto dovrebbe sempre lasciare un po’ di spazio ai fiori da recidere, perché raccogliere i fiori con cui ornare la casa, dà altrettanto piacere che raccogliere ortaggi per riempire il piatto.
Immagino adesso la faccia perplessa e canzonatoria di tutti gli ortisti insensibili al fascino dei fiori, che scandalizzati diranno: ‘Ma figurati se lascio dello spazio prezioso a degli inutili fiori!’. Per una volta capisco, ma non condivido e dedico questo articolo a tutti quelli che sanno apprezzare la presenza floreale all’intero di un orto e il mio consiglio è di procurarsi dei tuberi di Dalia e di piantarli vicino ad una palizzata, vicino ad un muro oppure in un angolo dell’orto dove costruire dei sostegni per evitare che le dalie si spezzino al primo alito di vento più forte!
Perché proprio le dalie? Perché da sempre ‘orto-dalie’ è un connubio perfetto, perché creano delle macchie di colore molto decorative e perché fioriscono tutta l’estate regalandoci degli splendidi mazzi.
Se sono stata convincente ecco come coltivarle al meglio!
Esistono moltissime varietà di dalie, di ogni forma, dimensione e colore, per cui non sarà difficile individuare quella che fa per noi!
Le dalie sotto terra formano dei tuberi (come le patate per intendersi) e saranno questi tuberi che dovremo acquistare e piantare!
Quando e come si piantano – le dalie si mettono a dimora da metà aprile a fine maggio, a seconda del clima della propria zona, l’importante è che sia terminato il pericolo di gelate. Prepareremo una bella buchetta dove disporremo il nostro tubero, in modo che la parte superiore, detta corona, si trovi a circa centimetri di profondità. Ricopriremo i nostri tuberi di terra e disporremo tutto intorno delle canne, che in seguito serviranno come sostegno al cespuglio fiorito, magari cingendolo dello spago.
Concimazione – se il vostro orto è abbastanza fertile non saranno necessarie concimazioni particolari, tuttavia se volete avere delle fioriture straordinarie, dal momento che spunteranno i primi germogli e in seguito ogni 20 giorni fino a metà luglio, potete annaffiare con del concime liquido equilibrato. Altrimenti mettete alla loro base, ma in questo caso solo inizialmente, del concime organico pellettato a lenta cessione.
Innaffiature – irrighiamole con regolarità per tutta la stagione.
Come si conservano i tuberi – Questa è forse l’operazione da eseguire con maggiore attenzione. Infatti in autunno, ovvero dopo la fioritura, i tuberi andranno dissotterrati e conservati al riparo del gelo. Ecco come procedere.
1. Dopo la fioritura tagliare gli steli a 50 cm di altezza e poi, quando arriverà il momento di estrarre le radici dal terreno, accorciamoli a 10 cm da terra.
2. Pulire le radici dai residui di terra e lasciarle asciugare all’aria aperta per qualche giorno.
3. A questo punto i tuberi saranno pronti per essere disposti in una cassetta, meglio se splverizzati con un fungicida.
4. Copriamoli con della torba asciutta e conserviamoli in un ambiente buio, asciutto e ben arieggiato, ma al riparo da brutti sbalzi termici.
L’anno dopo non avrete che da riprendere i vostri tuberi e procedere nuovamente con la messa a dimora. E così via per molti anni…
Ti ringrazio invece per il post che mi ha riportato indietro negli anni! Negli orti dei masi di montagna c’è sempre stato un po’ di posto per qualche fiore: calendula, qualche papavero, narcisi e giacinti in primavera, bocche di leone e peonie… Il tuo è un suggerimento assai gradito, l’orto-giardino acquista ancora più fascino e importanza. Grazie
Grazie a te!