Buongiorno,
io lavoro come operaia nel tessile in un piccolo paesino nella provincia di Vicenza, al confine col Trentino.
Ovviamente sono appassionatissima di orto e ultimamente sto approfendendo delle tematiche che mi stanno particolarmente a cuore: la cura del suolo e la conservazione dei semi.
I semi sono abituata a conservarli, non acquisto quasi mai perchè ritengo che l’autonomia agricola passi innanzitutto da questa prima fondamentale operazione.
Coltivo un orto personale, un orto urbano e un orto condiviso.
Mi piace vivere l’agricoltura anche attraverso la coopeazione, l’aiuto reciproco e lo scambio di esperienze e conoscenze.
Adoro il vosto sito, vi seguo costantemente e imparo non solo dai vostri articoli, ma anche dai commenti degli altri utenti.
Grazie infinite per il lavoro che svolgete!
Quando acquisto le piantine è indicato nella confezione se sono ibride con la dicitura F1, ma nelle buste di semi invece non è indicato.
C’è un modo per capire se si possono conservare i semi ottenuti delle piante nate dalle bustine acquistate?
Grazie.
(Stefania – Vicenza)

Salve Stefania,
la tua storia di orto condiviso che ci racconti è molto sentita e interessante per tutti i lettori di in orto, grazie!
La produzione dei semi dai propri ortaggi è una pratica che appassiona molte persone ma non sono tanti quelli che la eseguono in quanto, acqustare semi in buste e ancor di più piantine già nate è sicuramente più comodo…pratico, anche perchè sappiamo sicuramente quale sarà il prodotto che verrà fuori da quel seme o quella piantina, quello cioè indicato sulla confezione.
Quando invece produciamo seme da piante allevate in ambiente aperto e non controllato quindi, essendoci di mezzo un probabile incrocio di pollini – anche con altre piante simili ma di varietà differente – allora non si sa mai che tipo di ortaggio otteniamo partendo da quella pianta nata..da quel seme; a maggior ragione poi se quella stessa pianta è un ibrido F1.
Concludendo quindi ti diciamo che estrarre il seme da piante ibridi f1 è quasi automatico otenere del seme non certamente fedele alla pianta che lo ha prodotto.
Salute e buon orto.

Ciao,
con un’amica coltiviamo per la prima volta un orto in cittÃ, Milano.
Questa estate grandi soddisfazioni grazie a fagiolini, zucchine, peperoni, melanzane e melone.
I pomodori hanno invece dato un risultato deludente, ma speriamo nel prossimo anno.
Abbiamo abbellito il perimetro dell’orto con piante da fiore e piante aromatiche, cercando di conciliare i nostri gusti estetici così da personalizzare il nostro piccolo pezzo di natura dove rilassarci, io dalle faiche lavorative lei da quelle domestiche.
Premesso che il terreno è di natura argillosa, cosa possiamo piantare in questo periodo per avere l’orto invernale?
I porri possono essere piantati? Non vorremmo ripetere l’esperianza delle carote, che, a causa della durezza del terreno non sono riuscite a sviluparsi verso il basso, producendo delle carote che sembravano delle rape o delle raddici di mandragola.
Grazie.
(Ileana – Milano)

Risposta

Ciao Ileana,
che bellezza la vostra storia di amicizia e di ortaggi…condivisione di gioie e piccole delusioni, ma la fatica ortistica specie se condivisa è solo piacere e salute pe l’anima e il corpo.
Certo che adesso è il momento di pensare a gli ortaggi invernali, come per esempio: cavoli di ogni tipo, radicchi e cicorie, finocchi ecc ecc.
Riguardo al terreno argilloso la migliore cosa è continuare a lavorarlo e aggiungerci sempre terriccio universale e stalatico maturo per la concimazione…vedrai che si trasformerà nel tempo.
Salute e buon orto.

Salve,
sono pensionato passo, da anni, tempo in orto e in frutteto (nord Italia).
E’ meglio lasciare una sola pannocchia sulla pianta di granturco, vedendo che le altre sono poco sviluppate?
grazie.
(Carlo)

Ciao Carlo,
la coltivazione del mais nell’orto familiare – ti suggerisco la lettura l’articolo che trovi nel link – non prevede l’eliminazione delle pannocchie per lasciarne solo una in crescita, anche perchè, se la pannocchia è più piccola delle altre, comunque darà sempre dei semi adatti alla raccolta.
Salute e buon orto.

Salve,
ho un giovane prugno di 2 anni, durante la fase vegetativa ha cominciato a produrre alla base in corrispondenza dell’innesto bolle di gommosa che si è estesa, ha fatto degli ottimi frutti ma ora si sono seccate tutte le foglie.
Cosa fare per recuperarlo?
Grazie.
(Maria)

Ciao Maria,
la gomma che si è formata in corrispondenza dell’innesto è un fenomeno abbastanza frequente, in fondo è una ferita e quindi una soluzione di continuità dei tessuti che può creare codesto tipo di evento; per cercare di limitare il fenomeno ti suggerisco di lasciare libero all’aria tutta la zona dell’innesto e, dopo averla ripulita dalla gomma prodotta, provvedi a disinfettarla con un prodotto a base di rame – es la poltiglia bordolese.
Per quanto riguarda la seccagione e caduta anticipata delle foglie può darsi che sia dovuta solamente al grande caldo di questa estate, ma la pianta dovrebbe essere verde – controlla le gemme – e quindi non devi fare niente, aspettare solamente che si risvegli nuovamente, in primavera. L’estate 2017 ha visto realizzarsi un autunno anticipato per molte specie di piante, che per il caldo eccezionale sono andate a riposare in anticipo.
Salute e buon orto.

Ciao mi chiamo Alberto e lavoro presso azienda di trasporto.
Vorrei chiedervi consiglio in merito a questo: vivo a Milano ma ho un terreno di 1800mq in Calabria sulla costa dell’alto Tirreno cosentino, lo vedo come un ottima risorsa, ma non so cosa ci potrei fare dato la distanza, mi potreste suggerire qualcosa che abbia “poca manutenzione ” pensavo ai limoni o ai cedri.
Grazie.
(Giovanni – Milano)

Ciao Giovanni,
considerato la distanza – elevata – e la superficie – limitata per considerare un investimento di tipo commerciale – una soluzione che ti potrebbe permettere una risorsa comunque familiare potrebbe essere quella di impiantare un oliveto per avere il tuo olio biologico.
In base alle minime manutenzioni da farsi: Potatura invernale, stallatura estiva e raccolta autunnale; farti di conseguenza un piano di viaggi relativi in Calabria.
Ti piace questa soluzione?
Salute e buon orto.

Salve,
il Kiwi cresce per talea?
Grazie.
(Giovanni)

Ciao Giovanni,
si, la riproduzione per talea legnosa è la principale modalità utilizzata per la pianta di kiwi.
Salute e buon orto.

Salve, sono Farmacista amante della natura di fiori e giardinaggio ed ho un bel giardino.
Ad aprile ho piantato, in piena terra, tre piantine in vaso di potentilla molto belle e rigogliose, le ho annaffiate regolarmente e capisco la stagione molto calda di questo anno abitando in provincia di Mantova ma sono letteralmente morte seccandosi piano piano, non so se dovuto a malattia o altra causa.
Sarei grato sapere da Voi esperti il motivo.
Grazie.
(Enea Dott.Ferramola – Mantova)

Salve Dott.Ferramola,
la potentilla è una rosacea molto rustica e frugale (quella che si ritrova spontanea in natura specialmente, meno quelle coltivate).
Le ragioni per le quali seccano possono essere diverse: caldo torrido che ha preso le foglie e poi ha seccato anche la radice, oppure innaffiature fatte che con il caldo hanno ribollito la terra bruciando sempre tutta la pianta, patogeno fungino tipo Phytophtora cambivora che ha fatto marcire la pianta….ecc ecc. Ma essendo talmente forte è probabile che qualche parte verde ci sia ancora adesso e che riprenda presto a vegetare. Altrimenti adesso elimini pure le vecchie piante morte e lasci lavorata la terra al sole e in autunno metta delle nuove piante.
Salute e buon orto.

Buonasera,
vorrei approfittare delle vostre conoscenze per salvare le piantine del mio orto.
Ho un orto nel terrazzo e da circa due settimane tutte le mie piante sembrerebbero malate. Non capisco cosa possa essere, intanto perchè mi sembra assurdo che siano tutte malate contemporaneamente e poi perchè ho fatto davvero di tutto. Trattamenti rameici per funghi, ho spruzzato il calcio, ho aggiunto un pò di ferro, concime regolarmente ed ho provato anche ad innaffiare un po’ meno, anche se vivendo il Sicilia con il caldo che sta facendo, l’acqua la vogliono.
Le foglie hanno dapprima cominciato ad avere delle macchie un po’ gialle e poi le foglie ingiallivamo e cadevano… poi dopo poco ho cominciato a trovare macchie marroni che cominciano dal bordo e poi prendono tutta la foglia fino a farla seccare.
Ho tolto tutte le foglie malate per giorni ed adesso le piante e sono spoglie non producono più fiori e quindi frutti.
Hanno cominciato a stare male le melenzane e poi due alberelli di melo, le zucchine ed adesso non vedo bene neanche i pomodori ed i peperoni. Sapreste aiutarmi a capire qual è il problema?
Grazie anticipatamente.
(Roberta – Sicilia)

Ciao Roberta,
quando le piante – contemporaneamemnte, anche se diverse fra loro, reagiscono come hai descritto tu, non credo che la questione sia una patologia ma potrebbe essere dovuto ad una cura colturale eccessiva – specialmente in quest’estate torrida e per giunta anche siciliana – per esempio una concimazione o anche la somministrazione di ferro – come scrivi – unita anche ad una riduzione di acqua.
Tieni conto che in estate è bene ridurre, se non sospendere, le concimazioni in generale come anche la somministrazione di minerali, perchè mettono a rischio il metabolismo della pianta che è già ben provato a resistere al caldo stagionale.
Per questo ti suggeriamo di interrompere sia concimazioni che trattamanti e aumentare la somministrazione di acqua, tienici aggiornati per piacere sui futuri sviluppi.
Salute e buon orto.

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